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Autore: Cheshire_Blue_Cat    23/05/2013    1 recensioni
Perché non c'é niente di peggio di essere rifiutati dalla persona di cui più ti fidavi... e ti arrabbi così tanto da non sapere più con chi prendertela se non con te stesso, anche se non hai nessuna colpa.
Forse è la prima fic incentrata principalmente su Soul e Maka, senza interferenza da parte di altri personaggi ;) Hope you like it
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Streets of Love

- Ama con sufficiente intensità e
  avrai accesso a tutto il dolore possibile. -
CIT.

 
 
Sii forte, continuano a ripeterti.
Non farti mettere i piedi in testa.
Combatti e vinci.
Io ci ho provato, davvero, ho sempre voluto essere forte così da non dovermi appoggiare a nessuno e ce l’ho fatta: ho distrutto il Kishin, insieme a Soul e gli altri.
Sono caduta affondo più volte, ma sono sempre riuscita a risalire e allora… perché fa così male?
È questo che s’intende per “ferita dell’anima”?
Non so cosa provare. Se rabbia, tristezza o vergogna…
Oggi è l’anniversario della fondazione della Shibusen, il Sommo Shinigami ha organizzato la solita festa e si prospettava una bellissima serata. Avevo intenzione di ballare con Soul.
Io ho messo il più bel vestito che avevo nell’armadio: nero con un grosso fiocco purpureo in vita e un intricato pizzo nella gonna.
Volevo che Soul mi vedesse solo arrivato alla scuola quindi mi sono fatta accompagnare da Tsubaki e Black*Star. Persino lui mi ha fatto i complimenti per il vestito, contando quanto fosse incapace a condividere pensieri che non riguardassero la sua magnificenza… sto dilagando…
Le scese una lacrima dispettosa e strinse di più il gessetto con cui stava scrivendo…
Ho salito le scale come una Cenerentola pronta al ballo con il suo principe, appena entrata fui avvolta da una bellissima luce poi nella mia mente la punta del grammofono stridette sul disco: - Soul… - dissi ferma, stringendo tra le mani guantate la gonna del vestito.
Lui si voltò, staccandosi frastornato dalle labbra di quella ragazza e guardandomi stralunato.
Guardai lei: era bella, mora, riccia, con gli occhi verdi  e con una quarta di reggiseno. L’avrò intravista per i corridoi della scuola si e no una o due volte. Frequentava un’altra classe ed era una Maister ancora senza Buki.
Soul mi tese la mano, nel tentativo di trattenermi per spiegare mentre quella incrociava le braccia sul corpetto del vestito: - Chi è quella Soul-kun? -
Strinsi i pugni, non aveva nulla da spiegarmi, girai i tacchi e uscì dalla sala nello stesso momento in cui Tsubaki e Black*Star entravano. Per far capire quanto tempo ci mette un cuore ad infrangersi…
Venni qui nella terrazza e mi sedetti sul muretto. Adesso sto qui ad impiastricciarmi il vestito con quel gessetto bianco trovato per caso e con cui ho scritto sul muretto… mi sento una stupida. È ovvio che avrebbe preferito un’altra qualunque ad una come me, cosa pensavo?
Con rabbia gettò via il gessetto, ormai quasi del tutto consumato. Per un istante, uno solo, aveva pensato che lui l’avrebbe rincorsa. E per fare che poi? Per farle delle ridicole scuse?
No, non le avrebbe accettate probabilmente e forse sarebbe scappata di nuovo; aveva recepito il messaggio: a Soul non serviva una Maister bacchettona, senzatette e secchiona.
Si tirò le ginocchia nude al petto e vi nascose il viso poi quel velo leggero di trucco cominciò a colarle lungo le guance.
- Che stupida… - si disse.
Era così triste da non sentire qualcuno avvicinarsi alle sue spalle, se ne accorse solo quando questi le posò una mano sulla spalla.
Si voltò asciugandosi le lacrime in tutta fretta, incrociò gli occhi cremisi di Soul e indurì l’espressione: - Va via! - gli ordinò.
Lui invece si sedette affianco a lei prendendole la mano e cominciò a leggere, con finta noncuranza, ciò che c’era scritto sul muretto e, più andava avanti, più stringeva la presa sulla mano della ragazza. Alla fine sorrise.
Abbassò la testa: - Avanti. Dammi un Maka-chop, me lo merito. - strinse i denti ma il solito colpo spaccacranio non arrivò, piuttosto Maka gli appoggiò una mano tra i capelli candidi fingendo fosse un colpo.
Soul le strinse le braccia attorno alla vita: - Un figo come me non dovrebbe ricorrere a certi metodi per far ingelosire una ragazza. -
Maka sorrise con gli occhi lucidi poi gli tirò un poderoso ceffone: - Brutto idiota! - urlò  prima di abbracciarlo.
- Sei la MIA Maister, ricordatelo. -
 
SPAZIO ME XD
È permesso? *sbuca fuori dall’angolino*
Salve a tutti *inchin* ho scritto questa one-shot di getto  e non l’ho manco corretta, quindi beccatevela così com’è =3=
*butta giù un antidepressivo* una scena del genere mi è successa da poco, senza “happy ending” purtroppo (adesso si spiega da dov’è uscito questo aborto -.-)
Il titolo è la canzone che ho ascoltato per tutto il tempo, dei Rolling Stones :D
Spero che almeno un pochino pochino sia stato apprezzato :3 e spero in qualche recensione.
Bye Bye
  
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