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Autore: Mon    25/05/2013    2 recensioni
Una delle cose che, invece, Laura adorava del suo lavoro, era quella di poter andare ai concerti e poterli vedere da una posizione assolutamente privilegiata. Stare al fianco del palco e vedere allo stesso tempo la band che si esibiva e il pubblico che cantava tutte le canzoni a memoria era una delle cose che la emozionava maggiormente.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Gambler'
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Laura aprì gli occhi sentendo qualcosa che le solleticava una guancia; ancora assonnata si girò con la pancia verso il soffitto e guardò Nate al suo fianco.
«Buongiorno principessa...»
«Buongiorno. Che ore sono?»
«Quasi le nove...»
Laura si stiracchiò, sbadigliando. «È presto...» si lamentò, tirandosi le coperte sopra la testa.
«C’è un motivo perché ti ho svegliato presto...»
La ragazza si scoprì il volto di colpo, guardò Nate e alzò un sopracciglio, perplessa. «Sarebbe?» chiese.
«Ho avuto un’idea!» rese noto il ragazzo. Sembrava contento.
«Devo preoccuparmi? Quale?»
«Adesso te la spiego...» rispose, mettendosi a sedere sul letto. Laura appoggiò la schiena contro il suo cuscino e fissò Nate che teneva il suo tra le braccia.
«Abbiamo appurato che nessuno di noi due sa resistere all’altro, e mi sembra sia più che chiaro tutte le volte che finiamo a letto insieme...» cominciò. Abbassò lo sguardo, diventando leggermente rosso in viso. Laura non poté fare a meno si pensare a quanto fosse bello, timido e dolce. Non riusciva a trovargli difetti, forse a volte era un po’ stronzo, ma quel poco che bastava a non far perdere la pazienza alla ragazza. Decise di sporgersi verso di lui, passò una mano tra i morbidi capelli di Nate e poi gli diede un veloce bacio.
«Continua...» lo esortò.
«Ho pensato, magari se qualche volta uno dei due ha qualche giorno libero, perché non vedersi? Ovviamente senza nessun impegno, sul fatto di cominciare una storia seria siamo entrambi d’accordo che sarebbe complicato...»
Laura annuì. Alla ragazza l’idea non dispiaceva; non era un impegno serio, niente che avrebbe comportato preoccupazioni per quello che l’altro stava facendo mentre era in giro con il tour, niente a che fare con lunghe telefonate la sera per sapere come era andata la giornata dell’altro, niente cose sdolcinate da fidanzati.
«Accetto! Saremo come due amici che ogni tanto si vedono dopo un po’ di tempo...»
«Esatto! Però noi non è che andiamo solo fuori a cena a chiacchierare...» disse il ragazzo, sporgendosi verso Laura e dandole un bacio.
La ragazza lasciò fare, accomodandosi meglio sul letto. Quando però il ragazzo cominciò a baciarle il collo lei lo fermò.
«No ti prego. Devo andare a lavorare e se continui ancora a darmi questi baci io non resisto!» disse.
«Allora non resistere!» fu la risposta repentina di Nate, che continuava a baciare il collo di Laura.
La ragazza cercò di spostarsi, riuscendo a divincolarsi dalla stretta del ragazzo. Lui si girò verso di lei e la guardò. «Te ne vai così?»
Laura si sporse verso di lui e disse: «Io devo andare a lavorare e tu devi raggiungere gli altri. Se non sbaglio avete un tour da portare avanti!»
Nate sbuffò, scese dal letto e raccolse le sue cose. Entrambi si prepararono poi scesero le scale insieme. Arrivati in fondo, Laura si girò verso il ragazzo. «Se ci sono tutti gli altri, come lo spieghi che abbiamo sceso le scale insieme, di mattina, dopo che io ieri sera ero qui che ti aspettavo?»
Nate alzò le spalle. «Non mi interessa quello che pensano. Quello che faccio nella mia vita privata sono fatti miei. Facciamo finta di niente e poi me la sbrigo io.»
Laura annuì.
Quando sbucarono nella hall dell’albergo, seduti sulle poltrone dove Laura era stata la sera precedente, c’erano Andrew, Jack ed Emily. Nate li salutò, loro alzarono lo sguardo dai cellulari e guardarono l’amico. Laura lesse negli sguardi di tutti e tre la sorpresa di vederla insieme a Nate, decise però di fare finta di nulla e di salutarli, proprio come le aveva chiesto il ragazzo.
«Arrivo subito...» disse Nate, prima che gli amici potessero aggiungere qualcosa; accompagnò così Laura fuori dalla porta dell’albergo e li si salutarono.
«Il mio numero ce l’hai, vero?» chiese il ragazzo.
«Certo. Tu hai il mio, giusto?»
«Si...»
«Allora ci sentiamo. Appena uno dei due ha qualche giorno libero chiama l’altro...»
«Assolutamente si! Posso salutarti dandoti un bacio?»
«Perché me lo chiedi? Me la prenderei se non lo facessi!»
Nate si avvicinò così a Laura, la tirò a sé e la baciò, appassionatamente. Quando si allontanarono, la ragazza si incamminò, lasciando Nate a fissarla, finché non scomparve dalla sua vista.

***

«Mi spiegate cosa ci faceva qui Laura? Sta insieme a Nate?» chiese Emily, guardando perplessa i due amici al suo fianco.
«Non ne ho idea. Tu, Jack, sai qualcosa?» rispose Andrew.
«Ne so quanto voi...» disse Jack, alzando le spalle e guardando fuori dalla porta, per vedere se l’oggetto della loro conversazione stava rientrando.
Quando lo vide arrivare, immediatamente Jack puntò un dito contro di lui poi gli fece segno di avvicinarsi. Lui, Andrew ed Emily fissarono Nate, il ragazzo li guardò per qualche secondo poi sbuffò. «Allora, cosa c’è?»
«Cosa ci faceva Laura qui? E perché avete sceso le scale insieme? Cosa avete fatto?» Questo era Jack.
«Tu e Laura state insieme?» Questa era, invece, la voce di Emily.
Nate batté le mani, gli altri si zittirono improvvisamente. «Lo dirò adesso poi non ho più intenzione di ripeterlo. Io e Laura non siamo fidanzati, si è vero, andiamo a letto insieme, ma non siamo una coppia. Lei ha la sua vita, io la mia. Il caso è chiuso! Vado a fare colazione perché ho molta fame!» disse, girando le spalle ad Emily, Jack ed Andrew.
«Come no! Tutti dicono così, poi alla fine finiscono per sposarsi...» disse Jack, quando Nate era già troppo lontano per sentirlo. 





Salve a tutti!
Nuovo capitolo, avevo promesso che lo avrei postato ieri, ma non ce l'ho fatta, non era pronto. Spero possiate perdonarmi, anche perché non è nemmeno uno dei più belli, almeno, a me non piace tantissimo. 
Come sempre non posso fare a meno di ringraziare chi ha aggiunto la mia storia tra le preferite e tra le seguite. State diventanto tante e io ho perso il conto. Mi limito ad un ringraziamento generale, così non faccio torti a nessuno. Grazie, vi voglio bene, sul serio.
Al prossimo capitolo.
Mon.

  
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