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Autore: annalisastyles    26/05/2013    13 recensioni
Penseresti mai che l'amore esiste davvero?
Penseresti mai che il vero amore esiste anche se hai un ragazzo che ti tratta come una cameriera?
Penseresti mai di trovare il vero amore sotto la cosa che odi di più? Un temporale.
***
"Ti rivedrò?" gridò quando ormai ero all'angolo della strada e lui al centro del porticato, sotto la pioggia.
"Lo spero" dissi timidamente tra me e me, per poi sparire su, lungo la strada di casa mia.
***
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Tell me your secrets and ask me your questions.
Coldplay-The Scientist





"Sono rientrata" gridai ai presenti in casa. Dei pesantissimi passi fecero eco al mio urlo scendendo le scale in fretta e furia. Entrai in cucina per lasciar la busta della spesa fradicia, come del resto lo ero anch'io, per poi salire in camera.
Mio fratello non ringraziò neanche, fece irruzione nella stanza e spingendomi afferrò la sua busta adorata.
"Ma che schifo, Abby! E' tutta bagnata!" disse non appena si rese conto della busta gocciolante, spostò il suo sguardo su di me e notò che non era solo la busta a gocciolare. "Ma come ti sei conciata?!" si limitò a dire.
"La prossima volta ci esci tu sotto l'acqua, Zayn" dissi uscendo da quella stanza, per evitare di scannare mio fratello con le mie stesse mani.
Avevo le scarpe più bagnate quasi del nostro stesso acquario. Esempio pessimo, lo so, ma il mio umore in quel momento era davvero pessimo.
"Mamma" urlò mio fratello ancora dalla cucina, in cerca di attenzioni dall'unica persona in casa pronte a dargliele. "Abby mi ha portato la spesa tutta bagnata!" cantilenò lui come una lagna.
Dio, perchè stavo ancora sotto lo stesso tetto di quell'essere?
"Abby, dannazione, perchè hai portato la spesa tutta bagnata a tuo fratello?!" comparve lei, Crudelia Demon, dal suo studio, indossando una vestaglia rosso fuoco lunga fino ai piedi.
"Forse perchè lì fuori diluvia ed io non avevo neanche un ombrello intatto con me?!" risposi acida prima di risalire le scale e rifugiarmi nella mia camera, il mio mondo.
Perchè non avevo ancora fatto le valigie e non ero ancora scappata da quella famiglia? Forse solo per quella villa, era piena di ricordi, bei ricordi, e non volevo dargliela vinta a quei due poveri stupidi.
Ma forse era arrivato il momento di scappare via da tutta quella routine, da quel dolore e fare come aveva fatto quel ragazzo.
Entrai sotto la doccia e una profonda sensazione di benessere mi pervase non appena il gettito dell'acqua calda sfiorò la mia pelle.
Chiusi gli occhi, lasciandomi avvolgere da quel calore, e mi ritrovai a pensare a quelle iridi di un verde smeraldo mai visto, contornati da quei ricci così lunghi e allo stesso tempo leggeri.
Quel ragazzo era stato quasi simile ad un'apparizione angelica, se non fosse per il fatto che mi aveva lasciato qualcosa che mi poteva far ricordare di lui: un bel taglio sulla parte sinistra del cranio.
Non riuscivo a pensare ad altro che a quegli occhi e quella gentilezza inusuale al giorno d'oggi.
Eppure, nonostante fossi rimasta totalmente incantata da quel ragazzo, non sapevo neanche il suo nome.


"Abby?" fui svegliata da una voce stranamente familiare dal mio bel sogno. Il riccio mi invitava a scappare con lui.
Aprii gli occhi di scatto, ritrovandomi faccia a faccia con due occhi celesti e da un sorriso tranquillo.
Cosa ci faceva in camera mia lo dovevo ancora capire, mi limitai a sorridergli e girarmi dalla parte opposta del letto.
"Dovremmo andare a scuola, ti ricordo" mi disse Louis togliendomi di dosso le coperte, fui travolta da brividi di freddo. Possibile che avessi preso la febbre?
"Oggi salto, faccio un salto in biblioteca" mi limitai a dire, prima di alzarmi dal letto e andare in bagno.
"NO! Come puoi abbandonarmi? Da chi diavolo li copio io oggi i compiti?" disse incazzato bussando pesantemente alla porta. Feci finta di niente e con fare lento e svogliato mi vestii.
"Andiamo" dissi alla figura maschile imbronciata, seduta appena sul mio letto. Se si era offeso era il colmo.
Uscendo dalla mia camera una 'nuova' figura maschile mi spinse per poter passare.
"Ciao, Louis" sorrise smagliante mio fratello al ragazzo alle mie spalle. Portai gli occhi al cielo e scesi giù. "Come mai ancora con quell'acida di mia sorella? Andiamo, come diavolo fai?" risero entrambi di gusto per poi tornare a guardarmi e ricordarsi della mia presenza.
"Non essere cattivo, Zayn" prese parola Louis, mi stava davvero difendendo? "Mi serve" disse completando il suo discorso.
Ecco, ora si che ci siamo. Gli servivo, se no perchè stava ancora con me?

"Non puoi marinare la scuola proprio oggi" sentenziò quando eravamo per strada diretti sul vialetto che portava al centro. A differenza della sera prima, nel cielo c'era un sole potente e caldo, sembrava quasi che l'acquazzone e tutto quello che era successo la sera precedente fosse stato solo un brutto sogno.
Portai instintivamente la mia mano sul taglio, per accertarmi di non aver sognato nulla del genere.
"Lou, forse è il momento che ti metta a studiare invece di ripetere l'anno per la quarta volta" gli risposi scocciata.
Ricevetti un paio di occhi sentenziatori, manco avessi detto una qualsiasi bestemmia contro la bandiera inglese.
"Senti, ragazzina, io e te dobbiamo parlare poi, eh!" disse girando per la via della scuola, mentre io continuai la mia strada dritta per la biblioteca.
Ci andavo spesso lì, era una specie di rifugio da tutto e tutti, e ci potevo trovare tranquillamente pace e silenzio.
Non appena entrai nell'ampio locale, il profumo della carta e di libri antichi mi invase l'anima, calmandomi.
Vidi l'anziana signora dietro il bancone all'entrata. Era solita accogliermi nel primo pomeriggio, non andavo quasi mai di mattina.
"Signorina Malik, cosa ci fa lei qui ora? E la scuola?" domandò preoccupata la dolce signora dai capelli bianchi raccolti in un'ordinata cipolla.
"Cercavo pace e tranquillità, signora Stewert" dissi facendo spallucce e sporgendomi per darle un tenero bacio sulla guancia.
"Allora sarà un effetto del temporale di ieri, tutti che non vanno a scuola per venire in biblioteca" rise un po' tra se e se lasciandomi sconcertata. Tutti chi? La biblioteca sembrava deserta, se non fosse per la mia presenza e quella della signora Stewert.
La lasciai in balia del suo libro e mi rifugiai negli alti scaffali del reparto romanzi d'amore, alla ricerca del libro del giorno.
Scorsi una copertina nera, con una scritta rosa, due scaffali più in alto di me.
Innamorata di un angelo, era il mio romanzo preferito. Non finiva nel migliore dei modi, ma almeno era un amore vero che aveva vinto su tutto.
Tentai con scarsi risultati di alzarmi in punta di piedi per afferrare il libro, ma la mia statura si divertiva a prendersi gioco di me.
"Vuoi una mano?" mi chiese una voce roca e calda alle mie spalle; imbarazzata mi scansai per permettere al ragazzo di recuperare il mio libro.
"Sì, grazie mille" dissi con lo sguardo basso, vergognandomi da sola della mia stessa altezza. "E' quello con la copertina nera" dissi appena, nella speranza di non essere giudicata almeno dai miei gusti sdolcinati.
"Innamorata di un angelo" commentò poco dopo il ragazzo, porgendomi il libro davanti a se. Le nostre mani si sfiorarono una volta che recuperai il volume, provocandomi un leggero brivido lungo tutta la schiena.
Pian piano spostai il mio sguardo sul petto del ragazzo, riconoscendo una collanina dal ciondolo in argento che aveva attirato la mia attenzione anche la sera prima.
Sconvolta, con il cuore a mille, spostai il mio sguardo sui suoi occhi, accertandomi che erano proprio quelli verdi smeraldo che avevo sognato per tutta la notte.
"Mi hai aiutato un'altra volta" sorrisi timidamente, senza riuscire però a staccarmi dal suo contatto visivo.
"Sto cercando di diventare il tuo angelo custode" disse sorprendendomi. Un leggero rossore prese parte sul mio viso.
"Conosci la storia?" domandai esterrefatta, ancora più affascinata da quel ragazzo che conosceva anche il mio romanzo preferito.
"Serva me, servabo te" disse citando una frase del libro, lasciandomi ancora più incantata.
"Salvami, ti salverò" conclusi sorridendogli e perdendomi in quelle sue fantastiche iridi verdi.
Sorrideva, lasciando sbucare una fossetta sulla guancia sinistra.
"Cosa ci fai qui?" mi chiese rompendo quel silenzio che ci aveva invaso, permettendomi di ammirarlo nel migliore dei modi.
"Mi chiederai per sempre la stessa, solita cosa?" domandai divertita e in lui nacque una risata, una risata che mi scaldò il cuore. Com'era possibile che un ragazzo appena conosciuto, di cui non sapevo nemmeno il nome, mi creasse tutta quella confusione interiore?
"Hai ragione, ma non riesco a capire perchè sei sempre sola. Per questo te lo domando" tentò di giustificarsi lui.
"Meglio sola che mal'accompagnata" dissi citando un detto famoso, rise ancora mandandomi in tilt il cervello.
"Ti sei ripresa dal temporale di ieri sera?" domandò sereno, mentre col cenno del capo mi invitava a sederci su un divano poco distante da noi.
"Direi proprio di sì" dissi facendogli notare il mio sorriso, che aveva rimpiazzato il terrore e le lacrime della sera prima. "Tu hai trovato un posto in cui stare?"
"Sì, è un mio caro amico e dato che vive da solo con la sorella ha detto che per lui non ci sono problemi" sorrise tranquillo, per poi inumidirsi le labbra con la lingua.
Quel semplice movimento mi rese incapace di pensare ad altro che alle sue labbra rosse distanti un soffio dalle mie. Le vidi incurvarsi verso l'alto e spostai il mio sguardo sui suoi occhi verdi.
"Devi stare qui tutta la mattina?" domandò indicando il libro.
"Ero venuta qui in cerca di pace e tranquillità" dissi facendo spallucce.
"Oddio, scusa. Ti sto disturbando" disse alzandosi di scatto dal divano, ma instintivamente lo afferrai per la mano, per bloccarlo. Il mio sguardo si fermò sul contatto delle nostre mani e timidamente ritornai composta, dando spazio anche a lui di sedersi al mio fianco.
"Tranquillo" dissi cercando di tranquillizzare prima di tutto me stessa. Lui mi sorrise più sereno di prima.
"Ti va il gioco delle domande?" domandò lui illuminando i suoi occhi ancora di più. Una sensazione mai avuta dentro si fece spazio sul mio petto, accellerandomi il battito. Annuii appena.
"Inizio io" disse divertito a quell'idea "Posso sapere come ti chiami?" il nome. Me ne stavo per dimenticare un'ennesima volta.
"Abby" porsi la mano davanti a me. La strinse appena, evitando di farmi male "Harry" disse scostando appena i ricci con un movimento veloce del capo.
Harry. Perchè non avevo mai sentito nome più bello di quello?
"Quanti anni hai?" domandai a mia volta io.
"19" disse facendo una strana espressione col viso.
"Io ne ho 17" dissi fingendo un broncio.
"Facciamo qualche domanda più sensata, và" rise, seguito dalla mia risata. Era la prima volta che ridevo dopo davvero tanto tempo, lui smise di ridere, fermandosi ad osservare la mia risata. Quasi come se si fosse risvegliato da un incanto, si decise a parlare. "Credi nell'amore?"
Domanda pesante.
"Leggo tanto, davvero tanto sull'amore. Ne rimango affascinata ogni volta sempre di più, tanto che, una volta che torno alla vita reale, non faccio altro che cercare amore in qualsiasi cosa faccio. Ma, ogni volta che torno alla vita reale, mi rendo conto di quanto le persone ora vivano senza sentimenti, fregandosene di dimostrare qualcosa a qualcuno. Tutto è dovuto, e sembra quasi che la propria esistenza serva solo a fare da cameriera. Non ho mai amato, anche se innamorarmi, vivere davvero, sentendo quelle farfalle nello stomaco o perdere un battito solo notando gli occhi del mio amato, l'ho sempre desiderato. Ma il mio tipo di amore è tutt'altro rispetto a quello che viviamo ora" perchè diavolo ne avevo parlato con lui?
Mai nessuno aveva avuto modo di aprirmi così tanto e permettermi di parlare. Mai nessuno mi aveva chiesto la mia opinione.
"Qual è il tuo tipo di amore, allora?" domandò lui, sempre più interessato ai miei discorsi.
"Ora mi prenderai per pazza" sussurrai, cercando di convincere il mio cuore a calmarsi.
"La vedi esattamente come me, appunto ti domando qual è il tuo tipo di amore. Per capire se siamo davvero due pazzi, insieme" sussurrò ridendo a sua volta.
Insieme. Com'è che ora non esisteva più nessuna rabbia contro il mondo, nessuna preoccupazione e nessuna agitazione? Ero persa nei suoi occhi e nelle sue parole. Non mi era mai successo, e la cosa mi preoccupava.
"Io aspiro all'amore platonico. Quell'amore che non accetta nessun altro al di fuori del proprio partner, quell'amore così assurdo e grande da far paura, quell'amore che ti porterebbe anche alla morte se servisse. Quell'amore che riempie tutto il tuo mondo, non permettendoti di pensare ad altro" dissi con aria sognante, presa da quel mio ideale che mi catturava ogni volta.
Rise appena, facendomi quasi pensare che davvero mi aveva scambiata per una matta da manicomio. Eppure, non so perchè, non riuscivo a smettere di raccontargli tutto quello che provavo, mi sentivo chiamata a parlare, e a lui sembrava interessare il mio punto di vista, così mi sentivo sempre più in dovere di aprirmi con lui.
Con Harry.
"Avevo ragione, sai? Avevo ragione a pensare di aver trovato qualcuna capace di fare la pazza con me" sorrise.
Risi, alleviata all'idea di non essere stata scambiata per una pazza da manicomio.
"Ci credi nell'amore a prima vista?" mi chiese tenendo fermo il suo sguardo smeraldo sui miei occhi blu. "Perchè io credo proprio di sì".





Come potrò mai ringraziarvi abbastanza?! Come?!
16 recensioni solo al primo capitolo? Ma mi volete davvero morta? *O*
Sul serio, grazie grazie davvero!
Spero che sono riuscita a colpirvi ancora con questo capitolo.
Ma non sono carini Abby ed Harry insieme?
Credete che succederà qualcosa?
Ed Abby che cos'ha che non riesce a spiegarsi?
Ed Harry a chi si riferisce quando le rivela che crede nell'amore a prima vista?
E Louis cosa vuole dirle?
Quante domande, lol
Domande che saranno risposte tutte nel prossimo capitolo!
Spero davvero che mi invadiate di recensioni anche questa volta perchè ne sarei davvero contenta!
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito perchè mi hanno davvero fatto capire che la storia piace e vale la pena che io continui.
Giuliavedanaxx
Vika_
emilygreen
Directioner_Is a promise
xandimsorry13
I_love_life
eli99123
matysora
I_want_boobear
Tomlins_off
livingmydaydream
ThankYouIdols
underwater_
thesunshining
Light19
rescue me idols
Siete state davvero dolcissime! Grazie mille! <3
spero di poter contare sempre sulle vostre recensioni e di altri se magari vogliano (lo vorrei tanto)!
Con tanto amore e affetto scappo a mangiare che ho fame :')
Alla prossima, Anna <3
  
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