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Autore: JulieLewis    12/12/2007    1 recensioni
"Non avrei mai pensato che potessi diventare così importante per me e occupare un posto così grande nel mio cuore. Io,una ragazza come tante,forse un po’ esuberante e saccente,che non pensava a nient’altro che alla scuola e ad ottenere sempre bei voti e tu,un ragazzo dell’ultimo anno preso in giro da tutti coloro che continuavano a considerare la tua passione per la musica una sciocchezza o una cosa che di certo non ti avrebbe salvato la vita."
One-shot (sulle note di When You're Gone di Avril Lavigne) dedicata al bassista dei Good Charlotte,Paul Thomas ^-^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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When you're gone

Quando si parla di Good Charlotte vengono subito alla mente sempre e solo i gemelli Madden -.- Ma non dobbiamo dimenticarci di Billy,il nuovo arrivato Deano e Paul. Nelle ff non hanno quasi mai ruoli principali ed è proprio per questo che ho deciso di creare una one-shot interamente dedicata a questo straordinario bassista *-* ( che tra l'altro in questi giorni si sta riprendendo da una brutta caduta durante un concerto e perciò gli auguro di guarire completamente al più presto <3). Pubblicata per la prima volta su un forum dei Good Charlotte,ma l'ho riveduta e corretta per postarla qui ^-^

 

 

When you're gone { I need to feel you here with me. }

 

I always needed time on my own
I never thought I'd need you there when I cry


Non avrei mai pensato che potessi diventare così importante per me e occupare un posto così grande nel mio cuore.
Io,una ragazza come tante,forse un po’ esuberante e saccente,che non pensava a nient’altro che alla scuola e ad ottenere sempre bei voti e tu,un ragazzo dell’ultimo anno preso in giro da tutti coloro che continuavano a considerare la tua passione per la musica una sciocchezza o una cosa che di certo non ti avrebbe salvato la vita.
Eppure continuavi per la tua strada,sordo a tutti quegli insulti.Passavano i giorni,ma il tuo amore per il basso non diminuiva.
Ancora ricordo il giorno in cui ci siamo conosciuti; quel giorno che ho considerato come il peggiore di tutta la mia vita e solo ora mi rendo conto che è stato il migliore in assoluto.
Io ero seduta al mio solito tavolo nella caffetteria della scuola dopo averlo avevo riempito di quaderni e sopra la solita pila di libri avevo appoggiato il mio bicchiere di caffè. Che cosa stupida,avrei dovuto prevedere che quel bicchierone si sarebbe rovesciato da un momento all'altro. In quel momento tu stavi correndo  con il tuo basso e distrattamente facesti cadere il mio caffè come immaginavo.Ti sei voltato verso di me sbarrando gli occhi,poi sei rimasto a fissare tutti quei fogli che pian piano assorbivano la bevanda colorandosi di marrone chiaro.

"Mi dispiace, io non volevo,davvero!”

Hai esclamato e con un gesto poco aggraziato hai cercato di riparare il danno appena fatto ma io  ti bloccai.                                                                                                                                                                                    ”Gli occhi servono per guardare” ti risposi acida chiudendo in fretta il libro di storia.Mi hai guardato con un’espressione strana,un misto tra l’essere mortificato e l’essere divertito.                                                                                                                                        ”Che vuoi?” continuai io rimettendo nella borsa i pochi libri superstiti.Mi hai teso la mano e mi hai sorriso.”Io sono Paul”.
In quel momento avrei voluto ridere per non piangere,o per urlarti che non poteva risolvere tutto così sapendo di aver appena mandato all'aria un lavoro costato due notti intere; avrei dovuto odiarti per il resto della mia vita,perché ormai era questo che provavo per ogni singolo studente della scuola. Puro odio. Nonostante questo c'era qualcosa in te che mi spinse ad andare oltre e soprattutto ad archiviare la faccenda in fretta; così,ti tesi la mia mano e mi presentai,abbozzando un sorriso.


And the days feel like years when I'm alone

Dopo quel giorno non ti ho più rivisto per settimane,o forse addirittura mesi. Andavo assillando le mie amiche che non riuscivano più a sopportare me e le mie strane congetture su un tuo possibile cambiamento di scuola.Per fortuna niente di ciò che dicevo era vero,poiché un giorno ti presentasti davanti casa mia con un mazzo di rose e sorridendo mi chiedesti di uscire senza troppi giri di parole.
“Se faccio il simpatico magari rimedio a quel disastro”
“Non serve,ti ho già perdonato sai?Dove andiamo?”
“Mhm..scegli tu”
Questo è stato l’errore più grande che potessi fare in quel momento,non avresti mai dovuto chiedermelo sapendo che ti avrei portato in uno dei più grandi centri commerciali della città e non ti avrei dato alcun modo di fuggire.Tu non facevi altro che seguirmi lamentandoti ed io ridevo ad ogni tua espressione quando ti mostravo qualsiasi cosa.
“Mi spieghi cosa te ne fai di un portachiavi a forma di pinguino?”
“E’ carino!”
“Ma è inutile,e costa troppo per essere un portachiavi”
“E a te cosa piace,sentiamo...”
“Mhm..le cose gratis” dicesti,ed entrambi scoppiammo a ridere.Mi hai trascinato via da quel negozio mentre i commessi e i clienti ci guardavano sconcertati,ma anche divertiti dal nostro atteggiamento.
Mi dimenavo cercando di liberarmi dalle tue braccia possenti,ma vincesti tu e io mi ritrovai in un negozio di strumenti dove era impossibile fare un singolo passo.Bassi e chitarre occupavano ogni centimetro di quel pavimento e non riuscivo a seguire le tue spiegazioni.Ti rivolgesti al proprietario del negozio e quando uscimmo avevi in mano un nuovo basso.
“Suono in un gruppo” mi informasti accarezzando il basso appena comprato. ”I Good Charlotte.E se tutto va bene andremo in tour”
Eri estasiato da quel sogno che era ormai prossimo dall’essere realizzato,te lo si leggeva in faccia.
“Questo vuol dire che andrai via molto spesso” aggiunsi malinconica consapevole che un giorno,magari,tutto quello che stava cominciando tra di noi potesse finire d’un tratto.
Ti facesti serio e mi presi il viso tra le mani.”Ma tornerò.Non voglio scappare da te” mi sussurrasti prima di darmi un bacio.


And the bed where you lie is made up on your side

Ora sono distesa sul nostro letto dove mi hai detto per la prima “ti amo” e dove abbiamo fatto per la prima volta l’amore.                            Avevi ragione,ai Good Charlotte era andato tutto bene e non facevate altro che fare tour e rinchiudervi in sala d’incisione per registrare e produrre album. Ma ne valeva veramente la pena perché siete bravissimi,e tu con quel basso facevi magie.
E’ triste addormentarsi ogni notte senza averti accanto,senza assaporare ogni minuto la tua presenza,senza perdersi nel calore che emani ad ogni tuo abbraccio.A volte mi ritrovo ad accarezzare il cuscino in lacrime,pensando a cosa potessi fare in quel momento,dove avresti suonato,chi avresti reso felice soltanto per poche ore. 
So che per voi la musica è il vostro ossigeno e i fans sono ciò di cui avete più caro,ma ci sono alcuni momenti in cui non vorrei affatto che fossi famoso,ti vorrei tutto per me,in fondo tu sei mio e di nessun’altra.

When you walk away I count the steps that you take
Do you see how much I need you right now


“Torno presto amore”. Ogni volta mi regalavi un bacio sulla guancia e mi salutavi con la mano mentre fuori il tour bus ti aspettava con i tuoi amici già dentro.Prometti che appena avresti avuto un attimo di tranquillità ti saresti attaccato al telefono e avremmo parlato per ore,sussurrandoci parole dolci.
Tutto questo però non è mai accaduto,non hai mai avuto attimi di tranquillità,non siamo mai stati al telefono per ore quando tu eri dall’altra parte del mondo.
I miei studi vanno avanti,e vorrei condividere ogni buon risultato e ogni soddisfazione con te,ma tu sei lontano chissà dove a firmare autografi,e in quel momento magari neanche sei in grado di capire quanto io abbia bisogno di te.

When you're gone
The pieces of my heart are missing you
When you're gone
The face I came to know is missing too
When you're gone
The words I need to hear to always get me through the day and make it ok
I miss you

Non sai quante volte ho pensato di prendere il primo aereo e venire da te,ma non so come qualcosa mi ha sempre fermato.Cerco di trascorrere i giorni normalmente come quando ancora non ti conoscevo, ma non posso.Afferro il cellulare e controllo ogni cinque minuti desiderosa di vedere apparire su quel dannato display un tuo messaggio,uno squillo.
Mi manchi,mi manca ogni singolo particolare di te: il tuo viso dolce capace di infondere serenità a chiunque ti guardi,i tuoi discorsi senza senso e le parole che mi dici prima di un esame per incoraggiarmi e farmi andare avanti,per farmi affrontare nel migliore dei modi la giornata.
Durante le lezioni mi accorgo che non seguo gli insegnanti,piuttosto passo le ore scrivendo il tuo nome e contornarlo di cuori su quel quaderno che mi sarebbe dovuto servire per appuntare quel passo difficile,una data importante da ricordare. Mi comporto come una ragazzina che ha un cantante preferito ma sai? Non mi importa,non mi vergogno a dimostrarti così tanto amore.

I've never felt this way before
Everything that I do reminds me of you


Il mio è un sentimento profondo,farei di tutto per te amore mio,e so che anche tu sei disposto a fare qualsiasi cosa pur di farmi star bene.
Quando torno a casa e preparo da mangiare ripenso a tutte le volte che la domenica mattina venivi in quella stanza e,cingendomi la vita,mi davi un bacio tentando di mangiarti tutto,nonostante io più volte ti impedivo di farlo.
“Sono le 8 di mattina e ho fame,se permetti” mi dicevi sempre facendo finta di esserti offeso.Sapevi benissimo che io non ero capace di resistere a quella tua espressione,e alla fine ti lasciavo fare.


And the clothes you left, they lie on the floor                                                                                                                                                                                  

And they smell just like you, I love the things that you do

Più volte mi hanno consigliato di trovarmi un’occupazione,e non pensarti troppo.Di sicuro in quei momenti ti stavi divertendo e non volevo assolutamente che al tuo ritorno venissi a sapere che invece io ho trascorso tutto quel tempo a piangermi addosso perchè non so stare senza di te neanche un’ora.
Stava arrivando la primavera e ridendo,pensai che dovevo approfittare di quel momento per aprire l’armadio e svuotare la tua parte.
In quel modo non avresti potuto avere qualcosa da ridire su ciò che decidevo di tenere e ciò che era destinato a finire in uno scatolone per un bel po’ di mesi.
Afferro una tua vecchia maglietta nera il cui logo è ormai sbiadito dal tempo o forse da un cattivo lavaggio e la metto addosso,immaginando di abbracciarti.
Mi distendo sul letto con le braccia incrociate e chiudo gli occhi,sospirando.Mi rigiro più volte,asciugandomi gli occhi lucidi e cerco di continuare il mio lavoro,ma decido di chiudere le ante con un gesto brusco e violento.


All I ever wanted was for you to know
Everything I'd do, I'd give my heart and soul
I can hardly breathe I need to feel you here with me, yeah


Passano i secondi,minuti,forse ore.Il cielo si annuvola e in lontananza avverto i primi tuoni.Chiudo la porta della stanza sistemando però il letto, la cui federa era stata stropicciata dal mio corpo,e mi dirigo in salone con l’intento di guardare la televisione quando la porta d’un tratto viene spalancata e tu compari sull’uscio.
Corro ad abbracciarti mentre tu non la smetti di ridere,mi accarezzi i capelli e la vita.Entri in casa chiudendo la porta e restiamo in piedi a baciarci,mi era mancato anche questo.
“Ti sono mancato?” mi chiedi,conoscendo già la risposta.
“Tantissimo” ti sussurro,prima di levarti la giacca.
Mi prendi in braccio e mi porti in camera dove ero stata poco prima.Ti guardi intorno e con lo sguardo mi chiedi cosa ci facessero tutti quegli scatoloni per terra.
“Faccio pulizia” ti rispondo,facendoti sdraiare sul letto.
“Tanto dopo vado a riprendermi i vestiti” aggiungi ridacchiando,mentre i nostri due corpi diventano uno solo.
“Ti amo Julie.” mi dici qualche istante dopo,accarezzandomi le guance.
“Ti amo anche io Paul,sono stata male.” ammetto,abbracciandoti.”Non andare più via” farfuglio chiudendo gli occhi.
“Ora sono qui, amore,non andrò da nessun’altra parte se tu non sei con me.”
Alzo di scatto la testa e ti sorrido,ti bacio e tu mi stringi ancora più forte come per non lasciarmi andare,ma io non sarei scappata da te.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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