Di
gemelle e di
biglietti per una commedia.
-Quindi tu porti
le donne a teatro solo se vuoi vederle
nude?-
Wilson e House
camminavano per i corridoi del Plainsboro,
diretti ai rispettivi uffici dopo aver pranzato insieme... beh, House
aveva
pranzato con il pranzo di Wilson e infatti l'oncologo si era dovuto
accontentare dell'insalata che faceva da contorno al suo sandwich.
House aveva dato al
collega due biglietti per una commedia a teatro, aggiungendo che
avrebbe dovuto
portarci una donna che desiderava vedere nuda.
-Certo, per
quale altro motivo un uomo sano di mente dovrebbe
portare una donna a teatro!-
Un'infermiera
che si trovava a passare di li rivolse loro
un'occhiata sdegnata.
Wilson le
sorrise imbarazzato come per scusarsi dello scarso
tatto del suo accompagnatore.
-Non dovresti
gridare così, qualcuno potrebbe offendersi...-
lo riprese mentre insieme spingevano la doppia porta trasparente che
bloccava
loro la strada e si avviavano verso l'ufficio di House.
-Oh, ma certo!
sai bene quanto sia sempre attento ai
sentimenti della gente... -House si finse triste.
-Che sei
un'insensibile maleducato lo sapevo già, ma sei
pregato di evitare di farmi fare brutte figure...-
Si fermarono
davanti all'ufficio.
-Non sia mai che
House rovini la piazza al playboy
dell'ospedale Plainsboro il
grande
Wilson- ironizzò House cogliendo l'occasione di alzare la
voce per farsi
sentire da due infermiere di passaggio - Dimmi, quanti cuori hai
spezzato da
quando ti hanno assunto?- lo scimmiottò il diagnosta mentre
l'altro tentava di
rendersi invisibile, con scarso successo.
-Sei un
bastardo...-lo indicò Wilson prima di scivolare via.
-Accidenti
dottoressa, vedo che le gemelle sono in ottima
forma...- House fischiò all'indirizzo della dottoressa Cuddy
e tutti
nell'ingresso si voltarono a guardarli.
-Smettila, mi
metti in imbarazzo...- sibilò tra i denti lei.
-Strano, ieri
Wilson mi ha detto la stessa cosa... A parte
questo oggi hai un incontro con un finanziatore dell'ospedale?-
insinuò
nuovamente alla sua scollatura.
-No, stasera
vado a teatro ma non ho il tempo di passare a
casa a cambiarmi....- la Cuddy non si accorse dell'ombra che
passò sul suo
viso.
-A teatro? e con
chi?- la Cuddy lo ignorò dirigendosi verso
l'ascensore, ma House la seguì.
-Non sono affari
tuoi con chi vado a teatro...- sorrise
amabile la donna prima di schiacciare il bottone.
Il medico
zoppicante non fece in tempo a raggiungere
l'ascensore per salire con lei e rimase al piano terra a fissare le
porte,
scornato.
-Buongiorno
House...- Wilson apparve dietro di lui, appena
entrato dall'ingresso principale come testimoniava il fatto che avesse
ancora
addosso il cappotto.
-Sei in
ritardo...-borbottò il diagnosta premendo il bottone
dell'ascensore con il bastone.-Bella cravatta... è nuova.-
Non era una
domanda, ma Wilson ormai ci era abituato.
-Si,
è nuova... ti piace?- chiese entrando con lui
nell'ascensore e tendendola verso il suo naso.
-Un regalo di
una nuova fiamma?- L'amarezza che gli colorì il
tono non era affatto intenzionale, ma nemmeno il fastidio che sentiva
allo
stomaco lo era dopotutto.
-No, l'ho
comprata per...come diresti tu... far colpo su una
nuova fiamma....- gli sorrise Wilson.
Il DING
dell'ascensore sembrò voler sottolineare la vampata
di fastidio che investì House.
L'oncologo
uscì dalle porte che si aprirono, seguito più
lentamente dal diagnosta che si mostrò scontroso per tutto
il tragitto fino al
suo ufficio.
-Beh, buon
lavoro House...-
-Non stancarti
troppo o stasera a teatro non riuscirai a
tenere gli occhi aperti...- lo rimbeccò House prima di
entrare nell'ufficio e
chiudere la porta.
-Teatro?-
Scendere a
pranzo senza Wilson non era la stessa cosa... per
prima cosa non sapeva a chi altri avrebbe potuto rubare il pranzo in
maniera
così sfacciata senza prendersi un pugno, e poi se non fosse
stato per Wilson
avrebbe mangiato ogni giorno da solo... sapeva bene che la colpa era
solo sua,
non era un tipo con cui fosse facile andare d'accordo,
perciò a meno che non
fosse pronto a sopportare Cameron anche a pranzo doveva accontentarsi
della
compagnia di se stesso.
Ed era pronto a
pranzare con se stesso, davvero, se non fosse
che appena entrato vide Wilson e la dottoressa Cuddy seduti allo stesso
tavolo
che pranzavano e ridevano...ridevano... Wilson non rideva in quel modo
con
nessuno... beh a parte lui.
Marciò
verso il loro tavolo risoluto... o almeno per quanto
poteva fare uno zoppo... e li guardò vagamente compiaciuto
dello sguardo
colpevole che gli lanciarono quando si accorsero di lui.
-House, quale
procedura pericolosa e che si rivelerà inutile
vuoi farti autorizzare oggi?- gli chiese la Cuddy mentre Wilson
abbassava gli
occhi sul piatto giocherellando con i maccheroni.
House si chiese
se fosse il caso di chiedere l'autorizzazione
di picchiare Wilson in sala mensa.
-Nessuna, volevo
solo augurare buon pranzo alle gemelle..-
rispose acido prima di voltarsi e andarsene.
-Ma guarda la
dottoressa fa la sua uscita trionfale... copri
bene le Kessler, non vorrei che prendessero freddo..-
House raggiunse
la Cuddy nell'ingresso, mentre quella si
avvolgeva meglio la sciarpa intorno al collo.
-House.. vuoi
smetterla con questa storia?- sorrise la Cuddy.
Ad House non
piacque affatto quel sorriso, era come se
sapesse qualcosa di cui lui era beatamente all'oscuro... insomma era il
sorriso
che di solito aveva lui, quindi si sentì irritato
dall'essere in svantaggio.
-E il tuo
cavaliere dov'è?- chiese aggiustandosi il cappello
e appoggiandosi al bancone.
-Mi aspetta
li...è uno dei nostri finanziatori e ieri mi ha
invitato a teatro... una commedia.- il suo sorriso si
allargò e House cominciò
a chiedersi se per caso non fosse stato raggirato.
-Ma...Wilson...-
balbettò.
-Hei...-
Si
voltò vedendo Wilson che camminava verso di lui.
-Ho due
biglietti per una commedia...-disse tirando fuori
dalla tasca i biglietti che gli aveva dato lui il giorno prima.- Ti va
di
venire a vederla?-
House gli
sorrise afferrando un biglietto.
-Volentieri...-
Fuori dal
teatro....
-Un momento...
in questo modo sono io che ho invitato te... i
biglietti te li ho dati io... mi devi un pranzo...-
-House, te lo
offro tutti i giorni... a volte mi chiedo se il
tuo sia davvero un bisogno fisiologico o lo fai
solo per potermi rubare il pranzo...-
-Non pranzerei
con nessun altro...-
-Vuoi dire che
nessun altro pranzerebbe con te...-
-Wilson... ti
devo ancora un pugno...-
-Non mi
sembra...-
-Si, volevo
dartene uno in sala mensa oggi a pranzo...-
-Oh, in questo
caso perchè non andiamo da me...così posso
offrirti qualcosa in cambio della commedia.-
Fine
Ho
visto la puntata
in questione ieri... come al solito è stata stupenda...
questa è la mia prima
H/W, e non è nemmeno molto impegnativa però spero
di aver fatto un bel
lavoro... o almeno un lavoro passabile... grazie a tutti quelli che la
leggeranno e la recensiranno ( sempre che ne valga la pena XD!).