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Autore: atassa    29/05/2013    2 recensioni
[Favola]
E se le favole non fossero come ve le hanno sempre raccontate?
Dalle prime righe della storia: -C’era una volta un bosco, il cui nome era “Fuorestosa”. In questa radura girava voce che vi abitassero creature delle favole. Al confine di questo luogo vi abitava una povera famigliola, composta dal padre falegname e alcolista, la madre che lavorava su una nave e non era quasi mai a casa e i loro figli: la grassa e complessata Gretel e lo smilzo e bulimico Hansel.-
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era una volta un bosco, il cui nome era “Fuorestosa”. In questa radura girava voce che vi abitassero creature delle favole. Al confine di questo luogo vi abitava una povera famigliola, composta dal padre falegname e alcolista, la madre che lavorava su una nave e non era quasi mai a casa e i loro figli: la grassa e complessata Gretel e lo smilzo e bulimico Hansel. Un giorno il padre spese i loro risparmi di una vita in una costosissima bottiglia di champagne, che in verità era una semplice bottiglia di birra, che gli aveva venduto con l’inganno il Brucaliffo, ma lui non lo seppe mai, perché dopo averla portata a casa la lasciò sul tavolo e si andò a fare una doccia, già pregustando il sapore delle bollicine. In tanto i due figliuoli che non mangiavano ne bevevano da ore, causa i vizietti del padre, scambiarono il liquido per acqua e nel tentare di aprirlo lo fecero cadere, spargendo tutto lo champagne sul pavimento. Il padre insospettito dai rumori di vetri rotti entrò in salotto e colse in flagrante i ragazzini, che cacciò di casa e abbandonò brutalmente nel bosco, come fossero semplici cani parlanti. E qui iniziarono le appassionanti avventure di Hansel e della grassa Gretel.
I poveri bambini cercando riparo si inoltrarono nella fitta boscaglia. Camminarono e camminarono per ore,  quando ad un tratto Hansel udì un rumore, un ululato, e come in ogni film horror che si rispetti si incamminò in direzione del suono. Affacciato alla finestra della sua casetta di mattoni azzurri, c’era un lupo tremante che fissava i tre porcellini kamikaze cannibali che cercavano di distruggere la casa dell’animale, lanciandosi con una fionda su di essa. Il lupo poco prima che la casa crollasse, si lanciò dalla finestra e corse per fuggire. La paffuta Gretel ricordando che nella storia dei tre porcellini il lupo era il cattivo, gli fece lo sgambetto, tronfia di aver salvato tre cicciose vite, ma purtroppo non sapeva che c’era qualche errore di battitura nella storia originale e appena il lupo cadde per terra i tre fratellini porcellini gli saltarono a dosso e lo sbranarono. Il terzo porcellino, il più grande di tutti, indicò la paffuta Gretel e urlò: “Mangiamola!”.Al che i due fratellini si misero a correre e si fermarono a riposare solo quando seppero di averli seminati. A quel punto i due bimbi sentirono dei singhiozzi e non poco lontano videro nascosta tra le fronde un orrenda vecchietta con una pustola al naso, un mantello nero e un cestino di mele rosse. La fame cominciava a farsi sentire per Gretel e vedendo le succose mele non poté non avvicinarsi a quella dolce tentazione. Al che la vecchietta per sfogarsi con qualcuno, con la scusa di offrire la frutta ai poveri fratelli iniziò a raccontargli la sua tragica storia. “Vedete, io sono la regina del popolo di Fuorestosa, ma la mia figlia acquisita che io adoro tanto mi ha cacciata dal castello per ospitare i suoi sette maggiordomi e il suo sposo, inoltre mi ha rubato lo specchio dei miei antenati! Ho cercato di persuaderla a farmi rientrare in casa, offrendole queste mele rosse, ma purtroppo mia figlia è allergica e ora insinua che io voglia ucciderla con delle mele avvelenate e mi odia, ma tu, mia cara bambina che ne hai già trangugiate quindici puoi ben notare che sei ancora viva, comunque ti consiglio di metterti a dieta.” I due spinti da un impeto di compassione per la vecchia si diressero al castello di Biancaneve per convincerla a far rientrare la povera matrigna, ma fu lei a convincere loro…
Quando entrarono nella stanza della bella Biancaneve, la trovarono ad applicarsi chili di fondotinta per nascondere i brufoli. Ciò rallegrò molto Gretel che nonostante fosse grassa non aveva brufoli, anche perché aveva solo otto anni. La brufolosa Biancaneve li invitò a sedersi su uno dei nani e iniziò a parlare. “Oh salve miei cari Hansel e Gretel dovete sapere che da quando mi sono iscritta a mirror-book (il facebook delle favole) mi sta molto a cuore la vostra situazione familiare e quindi vi spio da sempre. E ora volevo proporvi una cosa … Perché dev’essere sempre il Bene a trionfare? Ad esempio vi sembra giusto che io vada a vivere in una tenda con sette brutti nani, rinunciando al castello di mio padre solo per amore?! NO! E anche voi bambini, vi sembra giusto che vostro padre vi abbia abbandonato solo per aver distrutto una bottiglia da 85 dollari e la passi liscia? NO! Fate come me! VENDICATEVI, passate al lato oscuro, vi darò tanti cioccolatini”. I bimbi non se lo fecero ripetere due volte e fecero la cosa più saggia, si dettero alla piromania e bruciarono la casa del padre con dentro l’amato genitore e vissero felici e contenti nel castello di Biancaneve fino a che, la principessa invitò a cena i tre porcellini dopo aver scoperto che Gretel aveva mangiato il suo fondotinta. 


***

QUESTA STORIA E' STATA SCRITTA A QUATTRO MANI:
LE MIE (
ATASSA) E QUELLE DI FIRELIGHT.
Vi giuriamo che l'abbiamo scritta in un momento di debolezza e non credevamo fosse così demenziale, anche se a noi piace. 

  
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