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Autore: fedechan10    29/05/2013    3 recensioni
Le persone dicono che non discriminano nessuno, ma appena hanno davanti una coppia omosessuale o persone di altra nazionalità sono subito pronte a giudicarle. Parlano tanto ma non dimostrano niente.
Questa è la storia di due ragazze, due età diverse e due vite diverse che si incontrano e da cui nascono sentimenti nuovi. Pur fregandosene dei pregiudizi delle persone sono costrette a nascondere questo loro amore.
A questo punto posso solo augurarvi buona lettura ;)
/storia inventata/
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Area scrittrice: salve a tutti :) questa è la mia prima storia che tratta un tema delicato e ho pensato che scriverlo condividendolo, mi avrebbe fatto crescere e ragionare. Spero sia all'altezza e che vi piaccia :) Recensite e datemi consigli mi fa solo piacere :) Grazie mille :3 Buona lettura!!!! *O*




 
Una notte qualunque
 
“Noe-chaaaaaaaaaan*!!!!! Ciaooo!! Allora che si fa stasera?” una ragazzina bassa, dagli occhi grandi e verdi e capelli lunghi saltellava come una bimba eccitata davanti all’amica che la guardava scocciata.
“Fede calmati! Lo so che hai appena preso un 6 in inglese e sei felice, ma non per questo mi devi far venire il mal di mare standomi davanti! Comunque stasera come sempre andiamo al locale…” disse disinvolta la ragazza bionda.
 
Noemi e Federica sono due ragazze di 16 anni che frequentano il il secondo liceo, la più piccola Federica era la più energica, aveva tanti sogni, amava fare tante cose. Era una liceale piuttosto bassa in molti la scambiavano per una delle medie tranne il fatto che i suoi grandi occhi verdi erano truccati di nero e quei capelli lunghi con la frangetta la rendevano misteriosa e cupa. Ma dietro quel nero e quella pettinatura nascondeva un grande sorriso e una persona molto gentile. Ma la storia è basata su Noemi, una ragazza seria, molto intelligente e razionale, anche se l’aspetto non lo lasciava intendere, era alta più o meno un metro e settanta, occhi marroni, piercing sul naso, capelli biondi con una zona rasata a destra che lasciava intravedere un rasta che cadeva sulla spalla fino all’altezza del seno. Apparentemente aveva un carattere piuttosto aggressivo ma se la si conosceva bene era una ragazza dolce e molto insicura. Amava uscire la sera e divertirsi con la sua migliore amica, fare nuove amicizie e sfogarsi ballando sotto le note della discoteca.
 
Quel sabato sera come sempre si sarebbero recate insieme in discoteca.
 
Mentre camminavano verso la fermata dell’autobus si scambiavano opinioni sul vestiario per quella notte e si accordarono sull’ora in cui il padre di Noemi avrebbe passato a prendere l’amica.
 
Durante il pomeriggio le ragazze si messaggiavano in continuazione per ipotizzare lo svolgimento della serata, Federica insicura di non apparire abbastanza bella chiese continui consigli su come vestirsi e raccomandava l’amica di non bere troppo, perché non voleva ritrovarsi nella situazione della settimana prima dove l’ha dovuta sorreggere fino a casa e far in modo che i suoi non si accorgessero di niente.
 
La sera arrivò in fretta e giunsero presto al locale, erano le undici e mezza di sera e la musica cominciava ad essere più forte e penetrante. Si succedettero diverse canzoni famose remixate e cantante a voce alta dai ragazzi che ballavano scatenati in quella sala. Le due amiche si avviarono al bancone e presero due bevande per poi recarsi nella mischia, qui tutto diventava confuso, la gente saltava a ritmo e ti coinvolgeva. La musica era penetrante e dopo poco ci si sentiva soffocare dalla gente che ti stava così vicina, così Federica condusse l’amica fuori per prendere un po’ di aria.
 
“Uffa! Voglio farmi qualcuno!” disse con tono capriccioso Noemi verso l’altra che non ne poteva più di quella confusione e annuiva senza rendersi conto di cosa le stesse dicendo.
“Senti Noe mi sono stancata, si mi diverto ma dopo un po’ stare in mezzo a quei mezzi pervertiti è davvero una rottura di palle” disse Federica sedendosi su un muretto.
“Ma voglio farmi qualcuno!!” si lamentò l’altra ignorando l’amica.
Ci fu un momento di silenzio quando la più piccola si alzò “Noe, Noe guarda li!! Che figo!”
“Ah… qual-” non fece in tempo a finire di parlare che un gruppo di ragazzi si avvicinò alle ragazze chiedendo se erano libere, puzzavano di alcol e non si reggevano in piedi.
“Ehi tu! Biondina!” la ragazza lo guardò e questo le si avvicinò incominciando a baciarla. L’amica rimase immobilizzata, non si aspettava questo gesto e rimase a osservare i due baciarsi. Dopo qualche secondo Noemi spinse via il ragazzo, lo scrutò, mentre l’altro la guardava soddisfatto e con un cenno ai suoi amici se ne andò barcollando.
La mora guardò l’amica e poco dopo scoppiarono a ridere “Beh! Volevi farti qualcuno!” le disse con le lacrime agli occhi.
 
La serata passò in fretta e fu l’ora di tornare a casa. Prima di dormire le ragazze ricordarono i momenti della serata scrivendosi sul cellulare per poi darsi la buona notte.
 
 
 
 
*Chan è un suffisso utilizzato nel gergo giapponese per indicare una persona cara, coetanea. Federica essendo una appassionata dell’Oriente spesso utilizza questi termini per parlare con la migliore amica.
  
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