IL
VICINO DI
CASA
Salve a tutti. Questa è la prima ff che oso pubblicare,
anche se sono tanti anni che le scrivo. Vi prego siate buoni e ...
recensite!!
Ah! Dimenticavo la cosa più importante. I personaggi sotto
citati, tranne un paio, non sono miei, ma del grande, magnifico,
immenso, impareggiabile, Sensei Inoue ...
PROLOGO...
Piove ... Piove a dirotto
da stamattina presto e pare proprio non voglia smettere ....
Mi chiedo perché ci deve essere questo tempo del cavolo
proprio la domenica! Tutti i santi giorni sono costretta a stare chiusa
in quella noiosissima scuola, a seguire quelle ancor più
noiose lezioni che sembrano non aver mai fine, aspettando con infinita
trepidazione il fine settimana ...
A quest'ora solitamente faccio la mia bella e
rilassante passeggiata in riva al mare, con l'unica compagnia del mio
inseparabile amico a quattro zampe, del rumore delle onde che si
infrangono sulla battigia e qua e là gli schiamazzi di
qualche gruppo di ragazzini che giocano a pallone.
Non riuscirei mai a vivere lontano de questa incantevole e immensa
distesa blu! E' l'unica cosa che mi ricarica mente e corpo dopo le
fatiche di un'intera settimana.
Oggi invece non se ne parla proprio di uscire ...
Uffa! Questo lento e monotono ticchettio di gocce che si schiantano sul
vetro mi stanno mettendo una malinconia del diavolo!
Me ne sto qui in camera mia, seduta sul davanzale della finestra a
studiare questo pallosissimo capitolo di storia per l'interrogazione di
domani con il mio micione nero che dorme ronfando sul mio braccio e il
mio fedele cagnolino che gli fa compagnia sul tappeto accanto al letto,
ma credo sia la ventesima volta che rileggo lo stesso identico rigo
senza capirci un granché! Non riesco a concentrarmi ...
Mi passano per la testa mille pensieri, mentre guardo all'orizzonte i
tetti di Kanagawa inzuppati d'acqua.
E non è semplice cogliere tutte le sensazioni che in questo
periodo mi fanno sobbalzare lo stomaco e mi mettono un'ansia della
malora ...
Colpa della scuola? No, non direi, sta andando piuttosto bene, anche se
non mi spreco a studiare più di tanto.
Forse a casa le cose andrebbero molto meglio se il mio caro papino
fosse meno bacchettone e rompiscatole.
Gli amici? Bè, Sanae è la mia più cara
amica dalle medie e siamo in pratica inseparabili. Abbiamo persino
scelto lo stesso liceo per stare assieme.
E allora che cosa c'è che non va? Perchè mi sento
sempre così strampalata e stralunata ultimamente? O meglio,
come dice la mia amica, perchè sono così
rimbambita? Non sarò mica innamorata? Chi, io?!? Non diciamo
stupidaggini ...
Vediamo un po'... Se pensi sempre ad una persona in particolare, ti
ritrovi a sorridere come un'ebete quando lo vedi passare per i corridoi
della scuola, trascini di peso la tua amica in palestra per vedere gli
allenamenti, anche se del basket non ti importa nulla, anzi, lo detesti
dal più profondo del tuo essere, e tieni sulla scrivania una
foto che risale all'estate passata dove tu e lui posate insieme
perchè sia la prima cosa che vedi appena ti svegli, vuol
dire che sei innamorata? Bè, se la mettiamo così
... Lo confesso, sono innamorata!!
Solo che il lui in questione non ha molto tempo o intenzione di pensare
a me in questo momento ... E' tutto concentrato su quella cavolo di
pallacanestro per accorgersi che la sottoscritta gli muore
letteralmente dietro! Ci sono le selezioni per il campionato
interscolastico in questo periodo e anche se mi presentassi vestita
solo con foglie di lattuga e facessi la danza del ventre in bilico su
una puntina da disegno, non mi filerebbe nemmeno un po' ...
Ecco, quando parli del diavolo ...
L'amore della mia vita sta uscendo di casa con la borsa in spalla e ci
metterei la mano sul fuoco che ha intenzione di andare ad allenarsi
anche oggi!
Sta venendo giù a secchiate, ma nemmeno un uragano
riuscirebbe a farlo stare lontano da quella stramaledetta palestra!
Apro la finestra e mi sporgo un po' per vederlo meglio ...
Cavolo, diventa più bello ogni giorno che passa! Non mi
stupisco se quelle scalmanate compagne di scuola gli fanno
continuamente una corte serrata ed esasperante. Come si fa a resistere
ad uno così? Fisico slanciato e atletico, capelli corvini,
viso angelico e quello sguardo ... Ti ruba l'anima ...
Come sempre più spesso capita, mi ritrovo imbambolata ad
ammirare la più bella creazione di madre natura su questo
pianeta e la mia testolina matta parte a fantasticare ad occhi aperti
su cose che non potrei mai e poi mai raccontare a nessuno! Il cuore
perde un colpo per strada e mi sento arrossire fino alla punta dei
capelli ...
-Ehi! -
La sua voce mi riporta con i piedi per terra.
-Che vuoi?- chiedo fingendomi seccata. Ormai la maschera di "amica
sì, ma infondo ti detesto" fa parte del normale di ogni
giorno. E' l’unico modo che ho per non soffrire troppo per
l’indifferenza che spesso mostra nei miei riguardi...
-Hai da fare? -
-Se vai a caccia di lumache con questo tempo, direi proprio di
sì!-
-Uhm ...-
Io e questo tizio così "solare e chiacchierone" ci
conosciamo da sempre. Siamo cresciuti porta a porta e lo conosco come
le mie tasche.
Soltanto una santa riuscirebbe a sopportare il suo carattere chiuso,
scontroso, attaccabrighe e tremendamente taciturno.
Eppure, senza quasi accorgermene, me ne sono innamorata!
Forse proprio perché é così:
scontroso, attaccabrighe, taciturno ...
-Rane!-
-Oh! Allora cambia tutto! Arrivo.- Chiudo la finestra, mi infilo la
felpa e seguita a ruota dal mio cane, mi precipito giù per
le scale. -Mamma, esco con Kiko.- annuncio entrando in cucina, mentre
mi infilo l'impermeabile e recupero velocemente le chiavi di casa,
sperando di evitare di imbattermi in quella rompiscatole di sorella
maggiore che mi ritrovo ad avere. Si é accorta di quello che
provo per il nostro vicino e non perde occasione per prendermi in giro
e mettermi in imbarazzo davanti a lui con allusioni e canzoncine sceme.
-Ma si allena anche oggi?- esclama mio padre, alzando per un secondo lo
sguardo dal giornale.
-Pare di sì ...-
-Cercate di tornare almeno per ora di pranzo!- si raccomanda mia madre,
intenta a affettare le verdure per qualche manicaretto e manco si volta
a guardarmi.
-La domenica ...- inizia mio padre, ma lo fermo prima che parta la
solita tiritera.
-... si pranza tutti insieme! Sì, sì,
lo so ... - esclamo, mentre mi dirigo verso l’uscita.
Apro la porta di scatto e me lo ritrovo davanti. Da sotto l'ombrello mi
guarda accigliato.
-Diluvia!- mi dice, brusco.
-E' per questo che hanno inventato quel coso che tieni in mano. Si
chiama ombrello!- replico io secca, tirandomi sulla testa il cappuccio
dell'impermeabile. Senza aggiungere una parola allunga l'ombrello verso
di me. Mi avvicino e lentamente iniziamo a camminare. -Porcamenta!-
brontolo sbuffando, mentre cerco di evitare la ventesima pozzanghera.
-Guarda che tempo! Non potevi startene tranquillo almeno oggi?- Lui
continua a proseguire senza degnarmi di risposta e allora continuo.
-Quel cretino del custode doveva proprio darti le chiavi della
palestra? -
-Perché non rimani mai senza voce!?- mi fa per tutta
risposta.
-Per tua disgrazia non é mai successo!- esclamo, sorridendo
sarcastica.
-Purtroppo ...-
Già, abbiamo due caratteri completamente opposti. Siamo come
il giorno e la notte, noi due.
Se lui é un tipo taciturno, dalla mia bocca le parole escono
a frotte, a volte troppe e probabilmente troppo alla svelta e come
ripetono sempre tutti, chiacchiero pure per tutte le volte che Kiko fa
scena muta. Forse é per questo che ci cerchiamo a vicenda.
Nonostante qualche inevitabile incomprensione, uno compensa l'altra e
la nostra é sempre stata una tacita complicità ...
-Se ti do tanta noia, perché continui a volermi dietro?- gli
domando incavolata, ma lui fa spallucce e allunga il passo, lasciandomi
sotto la pioggia come una cretina. -Avevo di meglio da fare oggi!-
-Non saresti venuta con me!-
-Ma che cosa credi, di essere al centro del mio mondo?-
-Muoviti!-
-Lasciami sotto l'acqua un'altra volta e giuro che ti uccido!- esclamo
furibonda, rimettendomi velocemente al suo fianco. Al mio caro vicino
piace un mondo farmi andare fuori dei gangheri e credetemi, ci riesce
benissimo!
Che cosa prova lui per me? Bella domanda!
Continua a dire che sono la disgrazia più grande della sua
vita, che se non mi avesse fra i piedi sarebbe meraviglioso, ma
puntualmente mi cerca!
Se salto di assistere ad una partita tiene il muso per giorni, eppure
se alla fine l’aspetto per fargli i complimenti o qualche
tiratina d'orecchi su come ha giocato, mi dice che non serviva che ci
andassi ... allora lì do fuori di matto e iniziamo a
litigare! Bè, forse é il caso di dire che sono io
a strepitare come un' alienata, mentre lui, stoico e impassibile come
una statua del museo delle cere, mi propina i suoi gentili
epiteti, del tipo: "Nevrotica!" oppure quello più
gettonato: "Rompipalle!", facendomi incavolare ancora di
più!
Non riesco proprio a capire che cosa passa per la testa di quello
lì quando pensa a me.
Sono solo la vicina di casa e amica oppure ... Non lo so davvero!
Eppure se un qualsiasi altro ragazzo mi dedica qualche attenzione di
troppo, lui diventa ancora più scontroso e scorbutico del
solito ...
Mi chiedo, é solamente la sindrome da amico iperprotettivo o
che altro?
Ad ogni modo, anche se non so cosa significhi questo suo comportamento
nei miei confronti, vedere l'impassibile asso dello Shohoku che si
ingelosisce per causa mia, mi fa sperare almeno un pochino ...
-"Prossimo scontro al vertice: Kainan sv Ryonan."- leggo ad alta voce
la prima pagina di una rivista sportiva che ho trovato in bella mostra
nella sua borsa, mentre Kiko continua imperterrito a correre avanti e
indietro con quella cavolo di palla.
Sta andando avanti così da quasi più di un'ora,
ma sembra non essere ancora stanco e tanto meno pienamente soddisfatto
di quello che sta facendo, glielo leggo negli occhi ...
La palla rimbalza per l'ennesima volta sul parquet e finalmente, da
quando ha iniziato, l'infaticabile Rukawa si concede una pausa.
Gli tiro l'asciugamano e lui si siede a terra, accanto a me, prende
dalla borsa la bottiglia dell'acqua e lentamente inizia a sorseggiare
...
Il mio povero cuore parte a battere mille giri il secondo e lo stomaco
mi fa quello strano tuffo che mi scombussola da capo a piedi ogni volta
che sto così vicino a lui ...Tutto sudato e con il fiatone
è ancora più fico!!
Meglio ributtare gli occhi sul giornale, prima che si accorga che lo
sto fissando in totale rapimento! E prima che do ascolto al mio istinto
e faccio qualcosa di totalmente insensato...
-Maki contro Sendoh ... Sfida interessante!- esclamo entusiasta,
poggiando la testa sulla parete.
-Già!-
Kiko guarda il canestro che ci sta innanzi, perso nei suoi pensieri.
So bene che cosa passa per quel cervello bacato dal basket ...
E' intento a ricordare la partita d'allenamento che lo Shohoku ha
disputato contro il Ryonan ad inizio stagione.
Forse Kiko non credeva di dover tenere testa ad un giocatore
bravo come Sendoh - a quanto ho potuto capire questo tizio di talento
ne ha da vendere- e sicuramente non vede l'ora di trovarselo di nuovo
contro.
-Nell'amichevole con il Ryonan avete perso per un solo punto, se non
sbaglio ...- chiedo, mentre mi stiracchio le braccia. Lui annuisce, ma
lo vedo incupirsi. -E Sendoh ti ha messo in seria difficoltà
... Ma se ti conosco bene, non si ripeterà un'altra volta!-
-Ci puoi scommettere!-
Sorrido. Ecco il perché di tutto questo allenamento extra ...
Attento a te Akira Sendoh!! La prossima volta l'asso dello Shohoku ti
farà mangiare la polvere del parquet!!
-Dicono che sia veramente un bel ragazzo ...- esordisco con un mezzo
sorriso dipinto sul viso.
-Cosa?!- borbotta aggrottando la fronte. -Chi?-
Ok, ho nuovamente il ragazzo con il cervello avariato sul pianeta Terra!
-Sendoh.- preciso poi. -Non sono mai riuscita a vederlo di persona e
oltre che a giocare molto bene, Sanae dice che é veramente
molto, molto, molto carino!!- continuo sfogliando in
velocità la rivista, nella speranza di vedere una sua foto
da qualche parte.
Kiko si alza di scatto, mi lancia con un gesto secco l'asciugamano in
faccia e riprende a palleggiare senza degnarmi di una parola.
Mi alzo lentamente, mi avvicino con passo felpato e con un gesto felino
riesco a fregargli la palla.
-Se riescono a farti fesso così anche in partita, sei
veramente un pessimo giocatore! - esclamo sorridendo e mentre lui mi
guarda ancora allibito, centro un canestro. -Tre punti!!-
-Idiota!-
-Scarso!-
PS: Grazie a Renée che mi ha dato il coraggio di
pubblicare...