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Autore: Margherita_poet    01/06/2013    1 recensioni
Margherita, il ritrovamento di qualcuno a cui dare l'amore che custodiva negli squarci di cuore in cui, da allora, conserverà solo le emozioni più belle.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Seduta a prua Margherita fissava i movimenti dell’ acqua continuando a chiedersi quanto tempo ancora avrebbe impiegato l’acqua a ritornare ferma come era stata prima di essere sfiorata dalla barca. Margherita si sentiva così dentro e continuava a chiedersi anche lei quando sarebbe riuscita a trovare la sua tranquillità, ma nel suo caso era molto più difficile. Il nome Margherita deriva dal greco e significa ‘perla’, sua madre scelse per lei questo nome perché sua figlia rappresentava la cosa più di valore che possedeva. La scuola, quelle poche persone che si definivano amici: Margherita non era orgogliosa di tutto questo e anche se provava ad esserlo dopo un po’ abbandonava l’impresa. Proprio non ci riusciva, non riusciva a ricominciare dopo un tradimento, a guardare con tranquillità le persone che la circondavano perché sapeva che anche quelle prima o poi le avrebbero fatto del male anche se lei le avrebbe amate; anche Margherita ha amato ma quell’amore è stato distrutto e lei da allora, pur cercando qualcuno che meritasse davvero il suo amore, non è riuscita ad amare mai più in quel modo. Quell’estate era in Grecia e tra il profumo dei fiori per le strade e le voci allegre dei mercanti Margherita incontrò per la prima volta Batuffolo, un bellissimo gatto bianco con gli occhi verdi. Batuffolo aveva attaccato al collo un cordoncino e uno smeraldo,passò correndo tra le gambe di Margherita appena lei mise piede sulla terra ferma. Batuffolo era un gatto randagio e Margherita non sapeva di appartenere a quella terra. Scese dalla barca si avviarono in hotel,lei e sua madre, avevano prenotato una camera e stavano morendo dalla fame, Batuffolo invece aveva appena rubato del pesce a Totonno, che era il pescatore più simpatico che ci fosse da quelle parti, e vedendola la guardò con i suoi due occhi verdi e la seguì. Si fermò davanti alla porta dell’hotel dove rimase per tutta la notte fin quando, la mattina seguente, non vide Margherita uscire. La seguì di nuovo e lei ,ormai rassegnata al fatto di doversi portare dietro quel bel gattone randagio, decise di provare ad avvicinarlo. Si guardarono negli occhi e successe! Margherita per un attimo, una frazione piccolissima di secondo vide in quel gatto tutto il desiderio di ricevere l’amore che lei conservava dentro perché non trovava a chi darlo e per quell’attimo, a Margherita, non parve più nemmeno impossibile riuscire a tenerci a qualcuno come aveva fatto in passato,nemmeno se si trattava di un gatto! Batuffolo scese dal muretto in cui poco prima si era appisolato e scattando in avanti con un salto andò da Margherita. Lei non sapeva cosa fare perciò rimase immobile ma più i minuti passavano e più Batuffolo si sentiva a suo agio accanto a lei. Così, vedendosi un gatto fare le fusa si abbassò ad accarezzarlo e con un sorriso Margherita scoprì di aver trovato il suo migliore amico. Appena sua madre li vide si avvicinò e si mise seduta in mezzo alla strada con loro. E in quel momento a nessuno dei tre importava il fatto che tutti stessero a guardarli o che avevano bloccato il traffico,perché in quel momento erano felici insieme.
  
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