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Autore: Tempestosa    02/06/2013    4 recensioni
"Io ti amo Ichigo.
Ti amo, ti amo e non smetterò mai di farlo! Sei riuscita ad entrare nel mio cuore, ad impossessartene gelosamente e capricciosa come non mai non hai neanche voluto restituirmene la chiave.”
[RyouxIchigo]
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ricordi la prima volta che ci incontrammo Ichigo? Io avevo senza il tuo consenso modificato il tuo DNA. Non proprio il primo “appuntamento da sogni” di qualsiasi ragazza, vero? A volte mi domando seriamente come tu e tutte le altre ragazze non mi abbiate voluto uccidere. Io ho messo continuamente la vostra vita in pericolo, e voi nonostante questo ci siete sempre state per me e per Keii. Siete state la nostra famiglia, tu lo sei stata per me Ichigo. E non mi importa quante volte abbiamo litigato, tu eri talmente tonta da non accorgerti che ti stuzzicavo solo per averti completamente mia, per qualche attimo. Tutte le volte che ti ripetevo di non abbuffarti che sembravi una balena.. ricordi? La verità è che ero talmente codardo da non riuscire a dirti che avrei passato ore a sfiorare quel corpo talmente perfetto che possiedi, a baciare le tue labbra di fragola e inebriarmi del tuo profumo così dolce e delicato! Hai fatto breccia nel mio cuore, Ichigo. Lo ammetto. Ed ammetto anche di essere stato tanto orgolioso quanto codardo da non volerti dire cosa hai rappresentato per me, per tutto questo tempo. Ho avuto miliardi di possibilità ed occasioni per poter voltare pagina, poterti dimenticare felice accanto al tuo Masaya.. ed invece cosa ho fatto? Sono rimasto tutto questo tempo in un angolino a fissarti da lontano, a sperare che tu un giorno o l'altro ti saresti accorta di me, che saresti riuscita ad amare un ragazzo più freddo del ghiaccio ma dentro terribilmente insicuro e fragile. Tu mi conosci Ichigo. Mi sono sentito solo ed incompreso per anni finché non sei arrivata tu. Sei la mia ancora di salvezza, il mio appiglio per non sprofondare giù e toccare il fondo una volta per tutte, ma nonostante ciò mi chiedo come sia possibile che tu sia stata l'unica a non essersi mai accorta dei miei sentimenti. Io ti amo Ichigo.

Ti amo, ti amo e non smetterò mai di farlo! Sei riuscita ad entrare nel mio cuore, ad impossessartene gelosamente e capricciosa come non mai non hai neanche voluto restituirmene la chiave.”

 

Ryou shirogane strinse i pugni quasi fino a farsi male. Denti stretti, busto rigido e sguardo fisso sulla ragazza destinataria di queste parole.

Sbattè un pugno sul bancone facendo sussultare le posate sopra di esso. Molti furono i visi che si voltarono, incuriositi dalla reazione del biondo. Ma Ryou incerì tutti con lo sguardo, compreso Keiichiro che lo guardò con un misto di rimprovero e non seppe capire cosa e la sua furia si placò solamente quando fra tutti quei visi si unì quello della piccola Ichigo che aveva appena finito di servire uno dei tavoli.

Lei lo guardò con aria interrogativa, come a chiedergli cosa ci fosse che non andava. Ryou sospirò, allentò i pugni ancora ben stretti e uscì dal locale iniziando a provare commiserazione per se stesso. Da quanto tempo si ripeteva quella scena? Settimane, mesi? Da quanto tempo lui prendeva la forza per confessarle i suoi sentimenti per poi dichiarare forfait all'ultimo minuto?

L'unica cosa che non andava era lui. Lui incapace di esternare le proprie emozioni a qualcuno.

Quando la porta del Caffé si aprì alle sue spalle a Ryou non servì neanche voltarsi per capire chi fosse.

“Lasciami in pace, ti conviene.” Schietto, gelido ed impassibile.

“Addirittura, siamo passati alle minacche adesso Shorogane-kun?” La voce di Ichigo, colorita da un pizzico di acidità, fece voltare Ryou credente di avere a che fare con un'ulteriore seduta psicologa del suo amico Keiichiro.

“Non credevo fossi tu, scusa.” Il biondo abbassò lo sguardo sentendosi realmente in colpa ed odiandosi più di prima per aver avuto un simile comportamento con Ichigo proprio quando stava per promettersi che avrebbe iniziato a trattarla meglio.

“Che acidità Shirogane-Kun. Ecco perché non troverai mai una ragazza!” Ichigo si portò una mano alla fronte scuotendo leggermente la testa, poi dopo essersi sistemata la gonna della divisa si accomodò accanto a Ryou, in uno dei gradini del locale. “Quindi.. vuoi dirmi che ti è preso prima oppure no? Sai, i clienti potrebbero iniziare a spaventarsi del proprietario e a rimetterci in denaro saresti tu.” Gli fece la linguaccia e Ryou si fece scappare un mezzo sorriso. Ecco un altro dei motivi per cui amava Ichigo: era di una bellezza e di una semplicità disarmante, e soprattutto era l'unica a riuscire a tirarlo su di morale, anche quando per gli altri non sembrava più esserci speranza.

“Tralasciando che il locale è aperto unicamente per dare a Keii la possibilità di fare amare la sua cucina anche in Giappone, non è successo nulla Ichigo. Sono solo stanco.” Sospriò pronunciando quella frase, e poggiò il mento pronunciato nel palmo della sua mano.

Ichigo corrucciò le labbra, incapace di interpretare la frase del ragazzo. “Noi siamo amici Shirogane-kun. Se qualcosa non va me lo diresti, vero?” Una mano della ragazza sfiorò la giacca di pelle di Ryou che sossultò.

Amici.. amici, amici. Sapeva dire solo quello?

La mano di Ryou si poggiò sopra quella di Ichigo che, innocentemente intrecciò le sue dita con quelle del ragazzo. Il cuore di Ryou andrò a tremila in quel momento e avrebbe davvero voluto dirle tutto ciò che si era ripetuto fino a pochi momenti prima, ma qualcosa lo bloccava. E quel qualcosa aveva anche un nome.

Ichigo era felice, ma non accanto a lui.

 

Si alzò di scatto, trascinando con sé anche Ichigo che gli teneva saldamente la mano.

“Sai che ti dico Ichigo?” esordì sicuro di sé. Era il momento giusto, lo sentiva. Poteva dichiararle i suoi sentimenti, aprirle il suo cuore e chissà se non fosse terminato il tutto con uno splendido bacio. Prese aria dalla bocca. “Andiamo a mare! Io, te, keii e le ragazze!” Non ce la fece ed a queste parole seguì una risata frizzante di Ichigo che si coprì le labbra con la mano libera.

“Ma Shirogane-kun, fino a ieri ha nevicato!” Disse indicando quella poca neve depositata sopra gli alberi. Era pieno inverno, e la notte prima vi era stata la prima nevicata dell'anno.

“E quindi Ichigo? Pensa, ci divertiremo! Chiudiamo per qualche giorno e andiamo a rilassarci davanti il camino della mia casa a mare, non ti piace l'idea?”

Ichigo ancora rideva. Con qualche lacrima negli occhi causata dal vento che iniziava ad infreddolirle le gambe fasciate dalle sole calze color carne della divisa. Ma era felice perché vedeva che Ryou aveva acquistato quel poco di serenità che era riuscita a trasmettergli, forse. E in fin dei conti aveva sempre desiderato andare a mare e trovare la spiaggia innevata.

“Sai che ti dico Shirogane-kun?” gli fece il verso. “Hai avuto una bell'idea! Folle, ma splendida!”

E così dicendo Ichigo fece una cosa che sorprese non poco Ryou. Lo abbracciò. Un abbraccio forte, caldo, che fece sentire Ryou tremendamente bene.

“E questo?” domandò alludendo al suo gesto.

“Questo perché... non c'è un perché.” Fece spallucce avvicinandosi al viso di Ryou.

Ichigo aveva gli occhi ancora lucidi per via del vento pungente, ma Ryou era pronto a giurare che brillavano di luce propria. “So solo che ne avevi bisogno Shirogane-kun.” disse. “Chiamalo senso felino...” Gli fece un'occhiolino scherzoso e poi si voltò per entrare nuovamente dentro. Stava per aprire la porta quando Ryou la fermò.

“Ichigo..” la chiamò.

La rossa si voltò con i suoi grandi occhi color cioccolato. “Sì?”

“Ti voglio bene.”

Tre parole, semplici ma vere e sentite. Ichigo rimase per un momento interdetta e le sue guance si arrossarono leggermente. Non era abituata a espansioni simili da parte del biondo, come nessuno d'altronde.

La ragazza pesò accuramente quelle parole, e Ryou lo capì dal suo sguardo. Poi, incrociando gli occhi con isuoi rispose. “Anch'io te ne voglio, e non immagini quanto.” Gli sorrise, felice, sorpresa anche di sé stessa e senza aggiungere altro entrò dentro il locale lasciando Ryou fuori, solo.

Le labbra fredde del ragazzo si piegarono in un sorriso. Abbassò gli occhi, li ripuntò nella porta al di là della quale sapeva esserci la ragazza da lui amata. Era felice.

Felice come un bambino alla quale è stata regalata una caramella. Un regalo semplice, ma in quel momento il più bello di tutti.

Alzò nuovamente il volto al cielo ed alcuni fiocchi di neve iniziarono a scendere e a depositarsi ovunque.

Ryou Shirogane iniziò a ridere. Una risata rauca ma calda.

Mare? Ma come accidenti gli era venuto in mente?

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Okay, so che magari leggendo l'introduzione vi sareste aspettati tutt'altro ma... a me mancavano terribilmente questi due! ç_ç
Mi dispiace avervi deluso, ma spero che anche voi abbiate apprezzato la stupidità del nostro Ryou. L'amore si sa, intotisce le persone ed anche molto! 
Comunque è la prima volta che pubblico qualcosa qui, ma spero di essere bene accetta da chi, come me, adora questo manga con tutta se stessa :3 
Alla prossima ^//^

  
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