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Autore: Queen    12/09/2004    7 recensioni
Orphen si avventura in una foresta in cerca di Bloody Agust, è l'ennesimo scontro tra i due.... questa volta però Orphen sembra avere la peggio...
Genere: Avventura, Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ADDIO AZALEE

Salve a tutti!! Questa è la mia prima fic su Orphen!! Spero che vi piaccia.

p.s: io non so come finisce questo anime, ho solo ideato un piccolo finale.

 

Buona lettura!

 

 

LA FINE DI BLOODY AGUST

 

Capitolo 1: Il rapimento di Kriou

 

Il sole splendeva alto nel cielo limpido e sereno completamente privo di nuvole. Nella foresta regnava il silenzio… un silenzio spettrale che veniva rotto, di tanto in tanto, dal fruscio delle foglie mosse dal vento.

Ad un certo punto furono delle voci ad interrompere la quiete che si era creata…

Kriou: Uffa! Orphen mi potresti rispiegare cosa facciamo qui?? Sono due giorni che vaghiamo senza meta in questa buia foresta piena di insetti schifosi…

Stette un attimo ad aspettare una risposta ma lo stregone non la guardo neanche.

Kriou: Orphen non puoi ignorarmi così… dovrò pur sapere dove ci stiamo dirigendo…

Ma lo stregone continuava ad ignorala facendo innervosire non poco la ragazza.

Ormai Kriou stava andando su tutte le furie… proprio non sopportava Orphen quando si comportava così…

Majic, che ormai ci era abituato, se ne accorse subito, e per evitare l’ennesimo litigio prese la parola.

Majic: Kriou, il maestro ti ha già spiegato due giorni fa cosa dobbiamo fare qui…

Kriou: Ma io non è che ci ho capito tanto…

Orphen, esasperato a causa delle lamentele della ragazza si voltò.

“Finalmente si è deciso a rispondermi…” pensò Kriou… ma fu costretta a cambiare subito idea quando stregone disse a Majic, con aria molto scocciata…

Orphen: Majic, ti sarei molto grato se potessi spiegarglielo tu… dato che io mi sono stufato di ripetere sempre le stesse cose ad una persona che non capisce…

Krio stava per esplodere, per fortuna Majic intervenne prontamente iniziando a spiegare alla ragazza cosa facevano in quel bosco.

Majic: Vedi Kriou, questa non è una foresta normale, da qualche parte qui dentro partono degli impulsi magici molto potenti… ed il signor maestro vuole scoprire da dove partono e che cos’è che li emana…

Kriou: Questo lo sapevo… quello che voglio sapere è che cosa gliene importa a lui di questi impulsi, avanti dimmelo!

Majic: Vedi il signor maestro…

Poi si bloccò.

Kriou: Allora Majic cosa ti è preso?

Majic: Ecco… questo non lo so… il signor maestro non mi sembra che abbia mai aggiunto altro…

Kriou: Ma era proprio questo quello che volevo sapere!!!!!!

Poi con un braccio scansò Majic, che le si era parato davanti, e continuò a camminare finché non raggiunse lo stregone. Gli si puntò poi davanti ed iniziò a guardarlo negli occhi con un espressione poco raccomandabile che avrebbe fatto impallidire chiunque. Chiunque eccetto Orphen che ricambiava lo sguardo con un aria indifferente.

Questa situazione andò avanti per qualche secondo poi…

Kriou: Ora, o ci dici perché ci hai portati qui o io non mi muovo…

Orphen stette per un attimo in silenzio poi rispose come rassegnato…

Orphen: Se te lo dico… poi mi prometti che stai zitta per il resto della giornata?

Kriou: E va bene…

Orphen si diresse verso una roccia che si trovava poco distante da lui, sul un lato della strada e ci si sedette. Fu subito raggiunto dai suoi due compagni di viaggio che lo guardavano ansiosi di sapere.

Orphen: Vedete questi impulsi che si sentono sono uguali a quelli che percepisco tutte le volte prima della comparsa di Azalee…

Poi fece una pausa, alzò lo sguardo e rapidamente gettò un occhiata ai suoi amici, riabbassò lo sguardo e continuò.

Orphen: … questo mi ha portato a pensare che forse da queste parti… ci sia il nascondiglio di Azalee.

Kriou e Majic rimasero in silenzio, come se non avessero afferrato il concetto, ma la loro reazione non si fece attendere, o meglio, la reazione di Kriou non si fece attendere…

Kriou: Ma tu sei completamente pazzo!

Majic: Calmati Kriou, dopotutto perché ti stupisci? Infondo lo scopo del suo viaggio è quello di salvare la signorina Azalee…

Kriou: Proprio per questo dico che è pazzo! Ma dico, vuoi salvarla o vuoi farti uccidere? Devo ricordarti che ci siamo imbattuti in Bloody Agust qualche giorno fa e che per poco non ci lasciavi le penne? Cosa pensi di risolvere andandole incontro senza avere almeno una certezza di poterla salvare eh? Secondo me faremmo meglio a tornare indietro ed elaborare un piano…

Solo ora che Kriou glielo aveva detto, Orphen, aveva capito di aver sbagliato… si era avventurato in quella foresta senza una precisa strategia d’attacco, così da mettere in pericolo non solo la sua vita, ma anche quella dei suoi amici… non solo, ora riusciva a comprendere il perché di tutti i suoi fallimenti, aveva capito come mai ancora non era riuscito ad avere la meglio su Bloody Agust… aveva sempre pensato che fosse perché era troppo debole… ma ora capiva che c’era qualcos’altro che non andava… ogni incontro con Azalee era sempre stato casuale, e quindi non aveva mai avuto un piano… uno schema da seguire per essere sicuro di riuscire nel suo intento di ridare alla ragazza  la sua forma umana…

Orphen: Hai perfettamente ragione Kriou…

Kriou: Come scusa? Puoi ripetere ciò che hai detto?

Orphen: …Avanti torniamo indietro, quando sarò sicuro di poter salvare Azalee torneremo a controllare se è qui che si nasconde…

Kriou era sconcertata, non sapeva cosa rispondere, se Orphen le avesse detto qualcosa del tipo “non mi importa di quello che pensi tu si fa come dico io…” avrebbe sicuramente saputo cosa rispondere… ma, da quando avevano iniziato il viaggio, non c’era stata una volta in cui lui le avesse dato ragione… ed era per questo che ora non sapeva cosa rispondere…

Majic: E’ sicuro di quello che dice signor maestro?

Orphen: Si…

Si limitò di rispondere lo stregone alzandosi dalla roccia ed iniziando a percorrere il sentiero nel senso contrario a quale erano venuti.

Majic e Kriou esitarono un attimo, poi iniziarono a seguirlo.

Camminarono per un attimo in silenzio. Kriou sapeva quanto fosse importante per Orphen riuscire a salvare Azalee, forse era stata troppo dura con lui… sapeva di aver ragione, ma forse gli aveva sbattuto in faccia la realtà in maniera troppo brusca.

Kriou: Orphen senti…

Orphen: Si? Cosa c’è Kriou?

Kriou si sentiva stranamente imbarazzata, non sapeva se era il caso di ritornare sull’argomento o di stare zitta…

Kriou: Volevo chiederti scusa… non avrei dovuto essere così dura…

Orphen: Non devi scusarti… hai fatto bene… mi sono comportato da egoista…

Majic: Come da egoista?

Orphen: Vedete… se avessimo continuato la ricerca e ci fossimo imbattuti in Bloody Agust non avrei messo a rischio solo lamia vita… ma anche la vostra… meglio se torniamo in città, così avrò tutto il tempo di preparare un piano per poter finalmente rompere l’incantesimo che ha trasformato Azalee in un mostro…

Kriou e Majic non aggiunsero altro e continuarono a camminare in silenzio.

 

In un'altra parte della foresta…

 

Due piccole figure stavano vagando senza meta fra gli alberi della foresta. Una di queste aveva sulle spalle uno zaino, che sembrava molto pesante, mentre l’altra teneva una grossa spada.

Quest’ultima figura non faceva altro che lamentarsi…

Borukan: Quel maledetto di uno stregone… è tutta colpa sua se ci siamo persi in questa foresta!

Doochin: Ma fratello cosa centra ora Orphen?

Borukan: Stai zitto! Lui centra sempre, e poi è per seguirlo che ci siamo addentrati nella foresta quindi è colpa sua! Scommetto che ora è da qualche parte a ridere di noi…

Doochin: Se lo dici tu…

Borukan: Certo! Ma vedrai un giorno me gliela farò pagare… lo ucciderò e allora sarò io a ridere di lui AHAHAH!

Doochin scosse la testa facendo un sospiro di sollievo, oramai era abituato alle continue sfuriate di Borukan contro Orphen e sapeva che in quei momenti era meglio non contraddirlo.

Ormai era da un bel po’ che camminavano seguendo il sentiero che c’era all’interno della foresta, ma senza riuscire a trovare l’uscita.

Doochin: Scusa fratello…

Borukan: Cosa vuoi ora? Non vedi che sono concentrato per cercare di ritrovare la strada per uscire di qui?

Doochin: Non volevo disturbarti solo che…

Borukan: Solo che cosa?? Avanti vuoi dirmi cosa vuoi?

Doochin:: Questa strada mi è familiare… penso che siamo già passati di qui…

Borukan: Vuoi dire che stiamo girando intorno???

Doochin: Si…

Borukan: Non è possibile! E’ tutta colpa di quel maledetto stregone…

Doochin: Ancora? E cosa centra ora?

Borukan: E’ così evidente Doochin… ci avrà fatto un incantesimo per farci fare sempre lo stesso giro nella foresta… ha paura di me… sa che se lo raggiungo non ha scampo! Ma ti troverò prima o poi razza di stregone, e quando ti troverò ti ucciderò facendoti correre intorno ad un albero!!

Doochin: Si, si come no… Ora come facciamo?

Borukan: Semplice… usciamo dal sentiero…

Doochin: Cosa?

Borukan: Avanti, seguimi!

Disse passando attraverso dei cespugli  per poi scomparire tra le ombre della foresta.

Doochin: Ma così è peggio… tanto è inutile… Aspettami!

E così lo seguì.

Passarono un bel po’ di tempo a vagare tra le oscurità del bosco, ma alla fine riuscirono ad uscirne.

Borukan: Vedi Doochin? Che ti avevo detto, siamo riusciti ad uscire da quella maledetta foresta! AHAH

Doochin, più che preoccuparsi delle stupidaggini che diceva il fratello, si preoccupò di capire dove fossero finiti. Poco distante da loro c’era un piccolo lago, ma, al contrario di quello che diceva Borukan, si trovavano ancora la foresta… e lo si poteva capire dagli alberi che circondavano quella piccola oasi.

Doochin: Mi dispiace contraddirti fratello… ma ci troviamo ancora dentro alla foresta…

Borukan: Cosa?

Doochin: Guarda, tutt’intorno ci sono solo alberi… quindi non siamo usciti…

Ma il fratello sembrava non ascoltarlo. Qualcosa aveva catturato la sua attenzione… qualcosa che si trovava al di là del lago…

Doochin: Cosa stai guardando fratello?

Borukan: Laggiù… guarda… c’è una strana roccia…

Doochin guardò nella direzione indicata da Borukan… e la vide… più che una roccia sembrava una collina… però aveva qualcosa di strano. Aveva un colore insolito per una collina… era dorata.

Burokan: Avanti cosa stiamo aspettando?

Doochin: Cosa vuoi dire fratello?

Burokan: Avanti andiamo a vedere quella strana roccia più da vicino…

Doochin: Ma…

Burokan: Niente ma… non hai visto com’è strana? voglio vederla da vicino…

Doochin (con aria rassegnata): …E va bene, andiamo…

Così i due fratelli si incamminarono. Erano quasi giunti in prossimità della roccia quando sentirono un suono che li fece sussultare… non era proprio un suono… era come se qualcuno stesse respirando molto profondamente…

Burokan e Doochin si guardarono intorno con aria un po’ impaurita, ma non riuscirono a capire da dove potesse provenire.

Doochin: Sarà stato il vento…

Burokan: Già… ma non perdiamo tempo andiamo a vedere quella strana roccia…

Continuarono l’avanzata, ma vennero di nuovo spaventati da quello strano suono.

I due si guardarono l’un l’altro… questa volta riuscirono a capirne la provenienza…

Subito si nascosero dietro ad un grande masso che si trovava poco distante da loro.

Doochin: Fratello non credo che quella sia una roccia…

Burokan: Non occorre che me lo dici ci sono arrivato anche da solo!

Doochin: Secondo te di che si tratta?

Burokan: Penso che sia un mostro o qualcosa del genere…

Ad un certo punto sentirono  un altro rumore, il mostro si stava movendo.

Doochin: Dici che ci ha sentiti?

Burokan: Spero di no…

Poi alzarono la testa per vedere cosa stesse facendo. Fortunatamente stava ancora dormendo, aveva semplicemente cambiato posizione; ora aveva il muso rivolto verso i due ragazzi.

Burokan e Doochin riabbassarono subito la testa.

Doochin: Bene, dorme ancora…

Burokan non lo stava ascoltando, sembrava immerso nei suoi pensieri.

Doochin: Burokan mi ascolti?

Burokan lo guardò con aria seria poi gli disse: Non ti sembra famigliare?

Doochin: Come scusa?

Burokan: Non ti sembra di averlo già visto da qualche parte?

Doochin diede un occhiata veloce al mostro prima di rispondere.

Doochin: In effetti ora che mi ci fai pensare…

Fece una pausa poi con aria terrorizzata aggiunse: Non sarà mica…

Burokan: E già! Credo proprio che si tratti del mostro… Bloody Agust mi pare… quello che quello stupido stregone ha affrontato qualche volta senza riuscire mai a sconfiggere…

Doochin: Allora dobbiamo subito allontanarci di qui!

Burokan: Allontanarci?

Poi si alzò e iniziò ad avanzare lentamente verso il mostro.

Doochin: Burokan, dove stai andando? Dobbiamo scappare!

Burokan: Non ci penso nemmeno!

Doochin (uscendo anche lui dal loro nascondiglio): Cosa vuoi fare?

Burokan: Non lo hai capito? Voglio sconfiggere quel bestione e non credo che sarà tanto difficile ora che è addormentato… così potrò dimostrare a quello stregone che io sono mille volte meglio di lui perché riuscirò la dove lui ha sempre fallito…

Doochin: Tu sei pazzo! E come pensi di riuscirci?

Burokan: Semplice!

Poi, con molta fatica, prese la spada che teneva dietro la schiena e la sguainò.

Burokan: Con questa!

Doochin: Non ci riuscirai mai! Non riesci nemmeno a tenerla alta! Avanti andiamocene prima che sia troppo tardi!

Aveva perfettamente ragione; la spada era troppo grossa e pesante per uno della sua taglia…

Burokan: Zitto! Ora vedrai come riduco a fettine questo mostro ahahah

Poi si zitti improvvisamente alla vista dell’espressione che si era da poco stampata sul viso del fratello.

Burkan(ridendo): Cosa c’è Doochin? Sembra che tu abbia visto un fantasma!

Doochin (con voce tremante): F-fratello guarda alle tue spalle…

Burokan si girò lentamente… e impallidì improvvisamente; davanti a lui si stava alzando imponente la figura di Bloody Agust.

Ci fu un attimo di silenzio…poi il drago fece un passo in avanti verso Burokan, che impaurito, lasciò cadere a terra la spada e iniziò a  correre verso il fratello.

Burokan: Presto Doochin nella foresta li ci sarà più facile nasconderci!

Doochin: Va bene!

E, come fulmini, sparirono tra l’oscurità della foresta.

In quel momento Bloody Agust emise un verso, un ruggito, che si espanse per tutta la foresta.

 

Orphen e compagni si trovavano a poca distanza da li e poterono udire il ruggito in tutta la  sua potenza.

Majic: Cosa è stato?

Orphen: No… non ditemi che…

Poi la sua attenzione, ma anche quella di Kriou e Majic, fu attirata da dei rumori che provenivano da dei cespugli li davanti.

Orphen si mise in posizione d’attacco pronto a scagliare le sue lame bianche di luce. Il rumore si faceva sempre più vicino finché dai cespugli non uscirono, con grande sorpresa di Orphen, Kriou e Majic, Burokan e Doochin.

Finalmente quell’aria di tensione che si era creata si era allentata, Kriou e Majic tirarono un sospiro di sollievo, mentre Orphen, lentamente, lasciava la sua posizione d’attacco.

Orphen: Cosa ci fare qui? Ma, soprattutto, sapete cos diavolo sta succedendo qui? Cos’era quel ruggito di prima?

Burokan: Bel modo di accogliere chi ha rischiato la vita per affrontare quel mostro…

Orphen: Che mostro?

Burokan: Come “che mostro”? quello che affronti sempre tu… come si chiama… Bloody…

Orphen: …Bloody Agust….

Orphen pronunciò quel nome con un filo di voce.

Burokan: Esatto! Si proprio quello! Avrei voluto ucciderlo utilizzando la spada della signorina Everlastin…

Kriou si avvicinò minacciosamente a Burokan, lo prese per la maglia e lo tirò su in modo da guardarlo negli occhi, e scotendolo in continuazione gli disse…

Kriou: Tu… dov’è ora la spada… la mia spada! Parla che fine ha fatto! Allora mi vuoi rispondere? Guarda che sto per perdere la pazienza…

Majic: Kriou…

Kriou: Sta zitto Majic! E tu… cosa aspetti a rispondere???

Orphen: Kriou…

Kriou: Non ti ci mettere anche tu ora… non vedi che gli sto chiedendo dove ha messo la mia spada dato che non l’ha con se?

Makic: E pensi che da morto te lo possa dire?

Kriou si fermò e guardò Majic con aria interrogativa.

Kriou: Prego?

Majic: Guarda come lo hai ridotto…

Kriou ritornò con lo sguardo su Burokan; il povero ragazzo sembrava aver perso i sensi tra le mani di Kriou. Notandolo la ragazzo lo appoggiò a terra.

Kriou (un po’ imbarazzata): Bene, stavamo dicendo?

Orphen scosse la testa, poi si voltò verso Doochin.

Orphen: Allora dov’è la spada?

Doochin: Vedi…

Ma il ruggito di Bloody Agust tornò a farsi sentire per tutta al foresta.

Majic: Faremo meglio a sbrigarci se vogliamo uscire vivi di qui…

Orphen: Non dirmi che la spada l’avete lasciata con Azalee…

Doochin: Penso di si… è caduta a Burokan mentre fuggivamo…

Orphen: Accidenti!

Majic: Maestro cosa succede?

Orphen: Devo recuperare la spada, voi intanto andate!

Poi Orphen si addentrò, correndo, dentro al foresta.

Majic: Ma signor maestro!

Kriou: Orphen dove stai andando?

Ed iniziò a seguirlo.

Majic: No Kriou, non andare anche tu…

Poi, vedendola sparire tra gli alberi…

Majic: E va bene… voi due mettetevi al riparo… SIGNOR MAESTRO, KRIOU, ASPETTATEMI!

Così anche Majic sparì nell’oscurità della foresta.

 

Orphen impiegò pochissimi minuti per arrivare da Azalee, non era difficile capire dove potesse trovarsi grazie ai continui versi che emetteva.

Appena riuscì ad uscire dalla foresta la vide… Azalee o meglio Bloody Agust, si trovava li davanti a lui. Sentì il cuore che iniziava a battergli forte, aveva paura… non riusciva a capirne il perché, fino a quel momento aveva sempre affrontato Bloody Agust senza crearsi troppi problemi… ma ora, grazie a Kriou, sapeva che non poteva rischiare la vita inutilmente, se lui sarebbe perito in uno scontro, non sarebbe stata solo la sua fine, ma anche quella di Azalee, perché non solo non ci sarebbe stato più nessuno che avrebbe tentato di farle riprendere le sue sembianze umane, mai membri della Torre Della Zanna, dopo la sua morte, non avrebbero avuto più nessun ostacolo e avrebbero potuto eliminare Bloody Agust senza alcuna difficoltà… è per questo motivo che era stato subito disposto a tornare indietro, aveva capito che se voleva avere la meglio su  Bloody Agust doveva preparare una strategia…

Ma ora doveva affrontare il mostro alla vecchia maniera… e questa prospettiva lo spaventava…

Diede uno sguardo al mostro, fortunatamente non si era ancora accorto di lui… poi iniziò a guardare intorno, doveva trovare la spada e portarla lontana da Bloody Agust, non poteva permetterle di avvicinarsi a quella spada…

La vide, ma sfortunatamente di trovava proprio a pochi passi da Azalee… se avesse provato a prenderla lei se ne sarebbe sicuramente accorta…

Orphen: “ A quanto pare devo affrontarla per forza… beh, sono sempre sopravvissuto, non vedo perché dovrei avere la peggio proprio ora…”

Poi dalla tasca prese il braccialetto di Nomafroozes, quello che tanto tempo fa, lui e Azalee aveva trovato con Bartoanders… e che aveva da poco recuperato.

Se lo mise al polso sinistro e si incamminò verso la spada… quando Bloody Agust lo vide emise un ruggito ancora più forte, era come se l’avesse riconosciuto.

Irphen non disse niente, distese le braccia verso Azalee e urlò a gran voce…

Orphen: IO TI INDUCO SONNO DI ESPIAZIONE!

Dalle sue mani uscì un forte raggio di energia.

Qualcosa iniziò a ricoprire il corpo del mostro, era come se stesse congelando. Bloody Agust si divincolava per liberarsi, e in un primo sembrava riuscirci, ma Orphen se ne accorse e fece subito ricorso ai poteri del sul bracciale, che potenziò il suo attacco rendendo così vani i tentativi di liberarsi di Bloody Agust.

Ci era riuscito, aveva completamente immobilizzato il drago… ma per quanto tempo sarebbe durato? Poco… e lo sapeva benissimo… proprio per questo motivo appena ebbe completato l’incantesimo si diresse verso la spada, era vicinissimo, ma qualcosa lo fermò… o meglio lo spazzò via…

Si ritrovò seduto a terra con la schiena appoggiata ad un albero, si sentiva tutto dolorante, doveva ancora capire cosa l’avesse spazzato via. Cercò di muoversi, ma una fitta di dolore gli attraversò tutto il corpo. Aprì lentamente gli occhi per vedere cosa avesse potuto ridurlo in quello stato, Bloody Agust si stava liberando… ma non poteva essere stata, non aveva ancora molta libertà di movimento… allora chi si era intromesso?

Un’idea gli passo per la mente…

Orphen: “Possibile che sia proprio lui… anche qui?”

Diede un’occhiata in giro e scorse una figura in piedi su una roccia… era una figura che conosceva bene…

Orphen: Childman… cosa ci fai qui…

Childman::Kiriranshero, dovresti saperlo…

Orphen: Già… tutti voi della Torre della Zanna… volete solo la fine di Azalee…

Childman: Ancora ti rifiuti di capire? Guarda!

Poi con la mano indicò il mostro che ormai stava per liberarsi completamente.

Childman: Guarda Kiriranshero, Azalee non c’è più… Bloody Agust ha preso il suo posto… e noi dobbiamo eliminarlo, hai visto quante vittime ha fatto no?

Orphen: Sono tutte storie, la vostra è solo una scusa, volete eliminare Azalee solo per evitare che la Torre della Zanna venga coperta dalla vergogna…

Voce: Sta per liberarsi… cosa facciamo ora maestro?

Quella voce proveniva da dietro Childman, non riusciva a vedere la persona che aveva parlato… ma la voce era inconfondibile…

Orphen: Hatia… ci sei anche tu… me lo dovevo aspettare…

Hatia: Kiriranshero… i tuoi tentativi per cercare di salvare Azalee sono da ammirare… ma il tuo è un obbiettivo impossibile!

Orphen sentì le lacrime che gli a poco a  poco gli riempivano gli occhi, quelle parole lo avevano ferito, non voleva, non poteva credere alle parole del suo vecchio amico.

Per più di cinque anni aveva cercato un modo per ridare alla ragazza il suo aspetto umano, per più di cinque anni aveva coltivato dentro di se la speranza che, un giorno, lui e Azalee potessero riprendere la vita di sempre, quella che conducevano prima del fatale incidente che trasformò Azalee in Bloody Agust… era dunque questo che rimaneva di Azalee? Solo un mostro? Doveva quindi accettare la realtà, credere che Azalee fosse morta e che quello che aveva davanti era solo un mostro come tanti? No. Sentiva che Azalee non era morta, era ancora viva. Era questa convinzione che gli dava la forza per andare avanti, e non poteva sentirsi dire che non era vero…

Si trovava ancora a terra, sentiva che le forze lo stavano a poco a poco abbandonando. Riusciva a malapena a parlare.

Orphen: Ora non avrete intenzione di…

Hatia: Mi dispiace Kiriranshero, ma dobbiamo eseguire gli ordini…

Detto questo Hatia e Childman si prepararono a lanciare un incantesimo. Orphen non riusciva a capire di che incantesimo si trattasse, ma sentiva che una strana energia si stava e potentissima energia si stava concentrando intorno ai due maghi.

Si sentiva impotente, avrebbe voluto fermarli ma non ci riusciva.

Bloody Agust si era definitivamente liberata, ed era pronta a difendersi dall’attacco dei due maghi.

Orphen sentì che la forza magica che si era accumulata intorno ai due ex compagni della Torre della Zanna aumentava a dismisura.

Doveva intervenire… Azalee, per quanto forte dovesse essere, non avrebbe mai potuto resistere ad un attacco del genere.

Con un grande sforzo si alzò in piedi. Diede un occhiata al braccio, il bracciale non c’era più, evidentemente era volato via per via del colpo che aveva ricevuto.

Orphen: “ Perfetto… non solo no ho un filo di energia in corpo… ma dovrò anche fare a meno del bracciale di Nomafroozes…”

Cercò di concentrarsi, di non pensare al dolore che gli correva in tutto il corpo… doveva salvare Azalee…

Tese il braccio in avanti e con le sue ultime energie urlò…

Orphe: IO VI SCAGLIO LAME BIANCHE DI LUCE!

Quando i due stregoni si accorsero del raggio di energia che stava per colpirli furono costretti ad abbandonare l’incantesimo che stavano per lanciare per potersi difendere.

Childman: Io vi intreccio magli dell’armatura di luce!

Il fascio di energia lanciato da Orphen si scontrò contro il muto innalzato dallo stregone.

Orphen cadde in ginocchio a terra, era sfinito. Non aveva neanche la forza per alzare la testa e controllare cosa fosse successo, ma sentiva che l’energia che si era accumulata fino a quel momento si stava disperdendo.

Hatia (voltandosi verso Orphen): Dannazione Kiriranshero, cosa hai fatto?

Ma non ebbe il tempo di ascoltare la risposta che si trovò costretto a fronteggiare una palla di fuoco che Bloody Agust gli aveva lanciato. Non ebbe il tempo di difendersi con un incantesimo, grazie ai suoi riflessi riuscì ad evitare l’attacco anche se non ne uscì completamente illeso. Era stato ferito al braccio.

Bloody Agust non gli diede neanche il tempo di rendersi conto di quello che era successo che subito lo attacco di nuovo. Sarebbe sicuramente stata la sua fine se non fosse stato per l’intervento di Childman che, creando un scudo di energia riuscì a proteggere l’amico, anche se l’effetto causato dallo scontro della palla di fuoco con il muto creò un’esplosione che spinse i due stregoni lontano di qualche metro facendoli sbattere contro una roccia.

Orphen assistette alla scena, non sapeva cosa fare. Boody Agust si stava movendo verso i due stregoni, evidentemente voleva finire il suo lavoro. Non poteva lasciarle uccidere i due stregoni… ma non poteva neanche combattere contro Azalee… ma doveva fare qualcosa.

A fatica si alzò in piedi e barcollando raggiunse Childman e Hatia che si trovavano poco distanti di li.

Quando Bloody Agust lo vide si fermò e iniziò a fissarlo.

Orphen: Azalee, so che puoi sentirmi ti prego ascoltami, lasciali in pace!

Il mostro emise un ruggito spaventoso. E continuò ad avanzare.

Orphen fece qualche passo indietro.

Orphen: Azalee! Non mi riconosci! Sono Kiriranshro! Non posso credere che tu mi abbia dimenticato!

Bloody Agust continuava ad avanzare incurante delle parole di Orphen, sembrava non sentirlo affatto.

Il giovane stregone sentiva che la paura gli si faceva strada per il corpo, non ne aveva mai provata tanta come in quel momento.

 

Kriou: Finalmente la luce… non ne potevo più di districarmi tra quegli alberi…

Majic: Già… dove sarà il maestro? Dovrebbe essere già qui…  partito prima di noi…

Kriou: Majic presto guarda laggiù!

Majic girò lo sguardo nella direzione indicata e vide Orphen e Bloody Agust che piano piano gli andava incontro. Dietro Orphen vide due uomini all’inizio non li riconobbe ma poi gli si ricordò di averli visti un po’ di tempo fa…

Majic: Oh, no! Cosa facciamo ora?

Kriou: Dobbiamo aiutare Orphen!

 

Bludy Agust arrestò improvvisamente la sua lenta avanzata. La sua attenzione fu attratta da qualcosa. Orphen rimase sorpreso da quel suo comportamento.

Orphen: “ Che mi abbia riconosciuto?”

Sentì una strana gioia nascergli dentro.

Orphen: Azalee! Finalmente mi hai riconosciuto! Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi…

Poi mosse qualche passo verso il drago. Ma quando Bloody Agust vide lo stregone avvicinarsi ruggì ferocemente, poi emise una strana energia che spinse Orphen alcuni metri indietro, molto vicino a Childman e Hatia.

Aveva la testa rivolta verso il cielo. Ora era proprio allo stremo delle forze. Guardo l’azzurro sopra di lui riuscì a malapena a sussurrare.

Orphen: Perché… perché Azalee… non vuoi riconoscermi…

Con le energie rimaste riuscì a sollevare la testa, ora voleva sapere che cosa avesse attirato l’attenzione del mostro.

Vide che Bloody Agust stava fissando un punto a terra. ora tutto gli era chiaro… era stata Bartoanders ad attirare la sua attenzione…

Bloody Agust stava per prendere la spada… Orphen sapeva bene quali erano le sue intenzioni…

Avrebbe voluto impedirle di recuperarla, ma non aveva più un filo di energia dentro di se… in quel momento vide il sogno andare in frantumi… non avrebbe avuto più la possibilità di rivedere Azalee…

Improvvisamente sentì una voce…

 

“ IO VI SCAGLIO, LAME BIANCHE DI LUCE!”

 

subito alla sua sinistra passò un raggio di energia che colpì in pieno in drago. Non era molto potente… però era servito a farla indietreggiare di qualche passo, così da allontanarla dalla spada.

Orphen: “ Majic? Cosa ci fa qui?”

Orphen: Majic…

Majic: Si maestro?

E si avvicinò velocemente ad Orphen. Quando gli fu vicino lo aiutò ad alzarsi leggermente da terra.

Orphen: Aiutami… devo alzarmi…

Così reggendosi a Majic si rimise in piedi. Cercò di fare qualche passo ma non riusciva proprio a reggersi.

Childman: Cosa credi di fare in quelle condizioni…

Orphen si girò leggermente verso di lui.

Orphen: Credevo che fossi svenuto…

Childman si rialzò in piedi, anche se un po’ a fatica.

Childman: Come puoi vedere sto meglio di te…

Orphen fece un respiro poi si rivolse a Majic.

Orphen: Krio… dov’è?

Majic: Kriou è qui vicino a me…

Quando girò la testa per mostrare al suo maestro dove si trovasse notò con grande sorpresa che la ragazza non c’era.

Orphen: Allora… dov’è?

Majic: Non so signor maestro… era qui un attimo fa…

Poi guardò avanti a se…

Majic: Oh, no…

Orphen: Cosa è successo?

Poi guardò nella direzione in cui stava guardando Majic e vide che Kriou stava recuperando la spada.

Stava per tornare da loro, ma non si accorse di avere alle sue spalle Bloody Agust più infuriata che mai…

Childman: Ragazza stai attenta!

L’avvertì lo stregone. La ragazza si girò e vide il drago che stava per attaccarla. Kriou non riusciva a muoversi, la paura l’aveva immobilizzata.

Bloody Agust allungò la sua zampa squamosa verso Kriou e la prese.

Orphen non sapeva cosa fare;  lui non era ridotto malissimo e non aveva più un filo di energia in corpo, Majic era solo un apprendista, ed anche se prima era riuscito a distrarre Bloody Agust era difficile che potesse salvare Kriou, Hatia era a terra svenuto… l’unico che poteva fare qualcosa era Childman.

Il drago sollevò Kriou, che si ritrovò faccia a faccia con Bloody Agust. La guardò per qualche secondo poi iniziò ad avvicinarle l’altra zampa per sfilarle la spada.

Orphen: Childman, tu sei l’unico che può fare qualcosa… ti prego salvala!

Lo stregone non rispose, iniziò a concentrarsi, stava tentando di rifare l’incantesimo di prima… anche se sapeva che senza l’aiuto di Hatia e in quelle condizioni, non poteva avere lo stesso effetto.

Kriou: “ Non posso permetterle di prendere la spada… se lo facesse la userebbe per uccidersi… e se succedesse poi Orphen ne soffrirebbe troppo…”

Diede un occhiata verso il basso poi gridò…

Kriou: Orphen!!!!

Orphen spostò immediatamente lo sguardo sulla ragazza.

Kriou: Prendete la spada e nascondetela!

Appena finì di pronunciare la frase, con grande sforzo tirò la spada che cadde a metà strada tra Orphen e il drago.

Bloody Agust emise un ruggito poi iniziò ad avanzare verso la spada.

Orphen guardò il drago che si avvicinava poi spostò lo sguardo su Childman, era pronto, portò le mani avanti, disse qualche parola che orphen non riuscì a capire bene poi generò un raggio di energia che si diresse verso Bloody Agust.

Il drago se ne accorse e prima che il raggio potesse colpirla e riuscì a creare un scudo di energia. L’impatto tra questo scudo e il raggio provocò un’esplosione potentissima che travolse tutti quanti e sollevò una densa e gigantesca nuvola di  polvere che coprì tutta l’area circostante.

L’unica cosa che si riuscì a  vedere subito dopo fu il corpo di Bloody Agust che si sollevò da terra facendo uso delle sue ali, teneva ancora in una zampa Kriou, che era svenuta per via dell’esplosione.

Nel cielo si aprì, poi, un varco nel quale il drago entrò scomparendo nel nulla.

 

FINE CAPITOLO 1

 

 

  
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