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Autore: Ely_fly    03/06/2013    2 recensioni
Piccolo esperimento ^^
I nostri Digiprescelti dovranno preparare uno spettacolo su "Orgoglio e pregiudizio". Fin qui tutto semplice, ma... A chi toccherà il ruolo principale? Riusciranno i nostri amici a sopravvivere?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Orgoglio e che cosa? Ma che roba è? » proruppe Daisuke, attirando gli sguardi di parecchie persone all’interno del bar. «Scusate» mormorò con un sorriso, prima di tornare a rivolgersi ai suoi amici, che lo guardavano impassibili, sorbendo le loro bevande.

«Orgoglio e pregiudizio!» lo corresse Miyako, fulminandolo con lo sguardo.

«È un’opera di una scrittrice inglese, Jane Austen» lo informò Sora, tra un sorso e l’altro del suo succo di frutta.

«Ed è una delle più celebri storie d’amore di tutti i tempi» aggiunse Hikari, lanciando un’occhiata inequivocabile a Takeru, che però stava controllando il cellulare.

Detto sguardo venne notato da tutti gli altri Digiprescelti seduti al tavolo, che sorrisero divertiti. Era decisamente ora che quei due si svegliassero fuori! Era palese che si piacessero, come ben sapevano Sora e Ken, sfortunati confessori dei due ragazzi.

Fortunatamente,  Daisuke era troppo concentrato a capire il suo ruolo in quella novità inglese per notarlo.

«E io che c’entro con tutto ciò?» domandò infatti il ragazzo.

«La nostra scuola, in associazione con la loro» spiegò paziente Iori, indicando i Digiprescelti più “vecchi” «ha deciso di organizzare uno spettacolo basato su Orgoglio e pregiudizio per il festival scolastico. E tutti gli studenti devono partecipare, quindi da domani si apriranno i provini per le parti principali.»

«Cosa?? Ma io non ne sono capace!» esclamò Daisuke, crollando indietro sulla sua sedia.

«A me sembra che tu sia bravissimo a fare la vittima» gli fece notare Yamato, appoggiandosi allo schienale della sua sedia e tirando su una lunga sorsata del suo tè freddo con la cannuccia.

«Non è divertente» mugugnò il ragazzo, offeso, mentre il resto del gruppo scoppiava a ridere.

«Comunque è una direttiva del preside e domani cominceranno a farci i provini» gli disse Takeru, una volta calmatosi.

«Gne gne gne…» lo scimmiottò il giovane calciatore.

«Che vuoi che succeda? Al massimo non ti prendono!» gli fece notare Miyako.

«Speriamo…» mormorò il ragazzo, depresso, abbandonando la testa sul tavolo.

 

 

 

 

 

 

 

«Che bello! Oggi mettono fuori i risultati!! Non vedo l’ora di sapere che parte mi hanno dato!!» esclamò contenta Miyako, quasi correndo verso la scuola.

«Nessuno sano di mente ti affiderebbe una parte…» borbottò Daisuke. La sua prova era stata disastrosa… Non che gli importasse, ovvio. Solo, pensava, sarebbe stato piuttosto bello interpretare Mr. Darcy al fianco di Hikari (non che lui conoscesse la storia, semplicemente gliel’avevano riassunta molto brevemente. La cosa importante che aveva capito era che Mr. Darcy era il personaggio più figo del romanzo e che sposava la protagonista).

Immerso nel suo sogno ad occhi aperti, non si era accorto di essere arrivato davanti alla bacheca cui erano affissi i risultati dei provini. A risvegliarlo ci pensò l’urlo di sofferenza di Miyako: «Nooooooooooo!»

«Che è successo?» domandò allarmato il ragazzo, guardandosi attorno alla ricerca di eventuali nemici. «Chi ci sta attaccando?»

«Nessuno!» strillò la ragazza dai capelli viola, portandosi le mani alla testa, disperata.

«E allora che c’è?» chiese Daisuke, seccato.

«Non posso credere che stia succedendo a me!» continuò ad urlare Miyako, entrando in crisi di panico.

«Ce lo dici o cosa?»

Niente, Daisuke era destinato a rimanere nell’ignoranza.

Per sua fortuna intervenne Hikari: «Che bello! Avrò la parte di Jane! E tu Miya sarai mia madre!»

 «Hai visto chi sarà il padre?» domandò urlando la ragazza dai capelli viola, additando il cartellone.

«Oh, congratulazioni, Daisuke! Sarai Mr. Bennett!» annunciò contenta la castana, voltandosi verso di lui.

«Sul serio?!? E chi è?» esclamò il ragazzo, facendo crollare tutti a terra con la sua idiozia.

«Ti prego, dimmi che stai scherzando…» mormorò Iori, scuotendo la testa disperato.

«Mr. Bennett è il padre di Elizabeth e Jane» spiegò pazientemente Hikari. Ma niente, Daisuke ancora non ci arrivava.

«E con questo? Perché la pazza ha da urlare a quel modo?» domandò infatti il ragazzo, indicando Miyako, che ancora stava dando di matto.

«Perché Mr. Bennett è il padre di Elizabeth e Jane. Lei è la madre, Mrs. Bennett. Quindi voi due sarete marito e moglie» illustrò Takeru, illuminando infine il povero ragazzo.

Che ebbe la stessa identica reazione di Miyako.

I loro quattro amici li guardarono disperati. In quel momento arrivarono anche i ragazzi più grandi, dal momento che il loro liceo e la scuola media dei ragazzi si trovavano nello stesso complesso.

 «Buongiorno!» esclamò allegramente Taichi.

«Buongiorno» salutò Yamato, con l’aria di uno che non aveva la minima idea di come avesse fatto ad alzarsi dal letto. Cosa che effettivamente poteva essere vera, visto che Sora e Taichi l’avevano praticamente tirato fuori dal letto e poi vestito.

«Ciao, ragazzi» disse Sora, spuntando da dietro il suo ragazzo.

«’Giorno. Cosa hanno da urlare quei due?» domandò Kōshirō, guardando storto Miyako e Daisuke, che continuavano a strillare.

«Sono usciti I risultati dei provini. Saranno marito e moglie» spiegò Ken, nascondendo un sorriso. Quei due erano troppo divertenti quando facevano così.

«Sul serio?» domandarono in coro i ragazzi più grandi, lanciandosi verso i cartelloni, dimenticandosi completamente degli altri sei.

«Wickham? E chi diavolo sarebbe?» chiese Taichi, consultando il tabellone. Non ricordava di aver mai sentito parlare di quel tizio, nei riassunti di Orgoglio e pregiudizio che aveva letto e sentito.

«Quello che si mette in mezzo tra Elizabeth e Darcy» gli spiegò sua sorella, guardando poi in direzione di Sora e Yamato, che sembravano essere rimasti senza parole.

«Allora? Vi piacciono i vostri ruoli?» domandò Takeru maliziosamente.

I due si voltarono verso di lui, piuttosto imbarazzati.

«Come dire…» cominciò Sora, guardando il biondo.

«Non so se mi sentirò a mio agio» concluse il ragazzo, ricambiando lo sguardo.

«Perchè no? Insomma… Voi due state insieme!» esclamò senza alcun tatto Daisuke, uscendo finalmente dalla crisi di nervi che sembrava averlo colto.

Tutti quanti lo guardarono malissimo.

«Cosa c’è ora? Non è forse vero?» chiese, cercando di difendersi.

«Daisuke… Non è la stessa cosa, stare insieme nella vita reale e farlo anche sul palco» tentò di spiegare Yamato, ma il suono della campanella li distrasse.

Schizzarono via tutti quanti, lanciandosi saluti e dandosi appuntamento per la fine delle lezioni.

 

 

«Ragazzi, la scuola mi distrugge!» esclamò Daisuke, accasciandosi sul tavolo del solito bar.

«Vorrei sapere cosa non ti distrugge» commentò caustico Yamato, facendo sedere Sora, prima di prendere posto accanto a lei.

«Ahahah, buona questa!» ridacchiò Taichi, contagiando tutti quanti attorno al tavolo.

«Oh, sei di buon umore. Vediamo se posso farti cambiare idea. Allora, perché non ti sentirai a tuo agio sul palco a fare la parte del fidanzato della tua fidanzata?» cambiò le carte in tavola il ragazzo, con un sorriso di trionfo. Il biondo, infatti, si era come rattrappito su se stesso, maledicendo il ragazzo sottovoce.

«Ancora insisti? Pensavo che la cosa fosse chiusa!» intervenne Hikari, lanciandogli un’occhiataccia.

«Scusa, ma… Sono curioso!» tentò di fare marcia indietro Daisuke, facendosi piccolo piccolo sotto lo sguardo della sua amata.

«Non ti preoccupare Hikari, non c’è problema» intervenne Sora, con un sorriso gentile. Poi si voltò verso il leader della seconda generazione di Digiprescelti. «Vedi, Daisuke, non è il fatto che reciteremo la parte di due fidanzati il problema. Il fatto è che la cosa ci sembrerà strana perché avremo tutti gli occhi puntati addosso. Non sono in tanti a sapere che stiamo insieme…»

«Di questo non sarei troppo sicura. Non appena hanno visto che tu e Yamato andavate in giro più vicini del solito, tutte le ragazze della scuola hanno iniziato ad odiarti e lo stesso i ragazzi. Praticamente tutto il liceo e tutta la scuola media lo sanno» la interruppe Mimi.

Il biondo e la rossa la guardarono con tanto d’occhi. «Come?» chiesero in contemporanea.

«Mi spiace dirvelo ragazzi, ma non siete esattamente degli sconosciuti, nella nostra scuola» commentò la ragazza, facendo spallucce.

I due si guardarono esasperati, mentre Daisuke coglieva la palla al balzo per attaccare di nuovo la coppia: «Quindi, ora che lo sapete, non avrete problemi, no?»

«Daisuke, non è così semplice. Anche se ormai tutta la scuola lo sa, i genitori di tutti gli studenti della scuola non lo sanno,c osì come non lo sanno il resto delle persone che verranno al festival» tentò di farlo ragionare Sora.

«Per fartela semplice, Daisuke, ci sembrerà di rivivere la nostra storia dall’inizio e per di più davanti a un sacco di sconosciuti. Sei contento, ora?» sbottò Yamato, lanciando sguardi assassini al ragazzo.

«Okay, credo di essere soddisfatto ora» rispose l’interpellato, un po’ a disagio. Per cambiare argomento si rivolse agli altri: «Allora, voi che ruolo avete? Tranne la pazza, che lo so già e la mia dolce Hikari che avrà il ruolo della co-protagonista, voi che farete?»

«Quella pessima persona di Wickham» rispose allegramente Taichi, facendo l’occhiolino a Yamato e Sora, che stava cercando di tranquillizzare il ragazzo, parlandogli a bassa voce e tenendogli una mano sul braccio. Tuttavia, la ragazza captò l’azione del suo migliore amico e gli rivolse un debole sorriso.

«Io sarò lo zio di Elizabeth e Jane» rispose in fretta Jyō, un po’ imbarazzato. Non aveva mai partecipato ad uno spettacolo teatrale in tutta la sua vita e si sentiva molto a disagio, pur avendo una parte piuttosto secondaria.

«Io il cugino, che…» iniziò Kōshirō, ma Mimi lo interruppe: «Che sposerà me, ossia la migliore amica di Elizabeth!» La ragazza aveva un sorriso che andava da una parte all’altra del viso, mentre prendeva sottobraccio il rosso, che avvampò. La sua cotta per la Digiprescelta della Purezza era cosa nota da secoli, tra i Digiprescelti.

«Altri due piccioncini, fantastic. Ken, tu che farai?» commentò Daisuke, sbuffando.

«Il colonnello Fitzwilliam. Il cugino di Darcy. Non ho molte battute, però» rispose l’altro.

«Oh, poverino. Non potrai mostrare al mondo il tuo ennesimo talento!» lo prese in giro Daisuke, ricavandone una linguaccia.

«E tu, Iori?» chiese Miyako al più piccolo della compagnia, che cercava di non farsi notare.

«Io non ho una parte sul palco. Sarò il narratore» rispose il ragazzino.

«Perché tu puoi startene in disparte e io devo andare sul palco vestito come un buffone?» esclamò Daisuke, improvvisamente arrabbiato.

«Perché lui è timido» intervenne in sua difesa Miyako, pronta a tutto pur di litigare con Daisuke.

«Anche io!» esclamò il ragazzo.

«Come no» lo prese in giro Takeru, sbuffando.

«E sentiamo, simpaticone, tu che parte hai? Il servo? Il mio seggiolino per i piedi?» replicò il calciatore.

«Io sarò Mr. Bingley.»

«Mmm, l’ho già sentito…»

«È il fidanzato di Jane, genio» gli fece notare Mimi.

Daisuke fece due più due. Jane era il ruolo di Hikari. Bingley era il fidanzato di Jane. Takeru avrebbe fatto Bingley. Una lampadina si illuminò sulla sua testa.

«Takeruuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!» ululò il ragazzo, cercando di saltare al collo del biondino, che si alzò di scatto e cominciò a correre, inseguito dal calciatore.

Tutti gli altri ragazzi scoppiarono a ridere.

 

 

  
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