Jane adorava l'horror, amava la sensazione di brivido e adrenalina che provava vedendo un film su fantasmi e fenomeni paranormali, il fiato sospeso dei libri di Stephen King, le notti insonni a sperare che sotto il suo letto non ci fosse alcuna creatura pronta a divorarla.

Trascorreva le sue giornate cercando in rete storie di paura da aggiungere alla sua collezione, tra snacks e bevande di ogni genere: le piaceva molto di più quel mondo virtuale popolato da mostri e creature fittizie dall'aspetto agghiacciante piuttosto che uscire con le amiche, che le rimproveravano sempre questa suo strano hobby.

- Non puoi sempre stare incollata allo schermo del computer! -, le dicevano, forse più per compassione che per interessamento. E forse Jane lo aveva capito ed era quello il motivo delle sue risposte negative quando le chiedevano di passare una giornata in centro con loro.

Quel pomeriggio i genitori di Jane erano fuori e lei, come al solito quando aveva casa libera, alzò al massimo il volume del computer e iniziò a navigare.

Scorrendo tra i canali di Youtube, ne trovò uno che come username aveva Howler12: mossa dalla curiosità, la ragazza cominciò a dare un'occhiata ai video caricati, ma, man mano che il cursore del mouse scendeva, si accorgeva che in effetti c'era un solo video, intitolato Incredible! Watch it!.

'Sarà un bug o qualcosa di simile che non mi fa caricare correttamente la pagina', pensò.

Aprì il video: durava quindici secondi, c'era solo una freccia rossa che indicava un punto nel video, Jane si avvicinò sempre di più allo schermo per vedere cosa indicasse, ma al dodicesimo secondo un viso sfigurato e urlante la fece sobbalzare dalla sedia.

'Cazzate!' pensò.

Ne aveva visti centinaia di video così ed erano diventati noiosi per lei. Chiuse tutte le pagine web aperte e scese al piano di sotto per prepararsi uno spuntino, aveva una fame!

Quando ebbe raggiunto la cucina, fece in tempo solo ad aprire la cucina che un urlo disumano proveniente dalla sua camera la fece sobbalzare...di nuovo.

'Ancora quello stupido video!?', pensò, 'Non l'avevo chiuso?'. Salì per controllare e in effetti sul suo computer non c'era alcuna aperta.

Fece per tornare in cucina, ma un nuovo urlo, questa volta più intenso, la fece voltare di scatto.

Ancora una volta nulla.

Per undici volte Jane scese e risalì di corsa le scale, per cercare di capire da dove provenisse quella voce, che forse tanto registrata non era.

 

 

La serratura si aprì dopo un paio di giri nella toppa.

- Jane sono a casa! -, la madre della ragazza si diresse verso la camera della figlia per salutarla, nel caso non avesse sentito.

- Dove sei? Non mi starai mica facendo uno scherzo come l'ultima volta? Sappi che non ci casco più, signorina -.

La donna si soffermò sulla scrivania della figlia, in particolare sul computer, dove era aperta una finestra di Youtube con un video intitolato Incredible! Watch it!.

Inutile dire che balzò dalla sedia quando, al dodicesimo secondo, un volto sfigurato le urlò contro dall'altra parte dello schermo.

Cominciò a guardarsi intorno timorosa, poi passò a cercare la figlia.

Un urlo. D'istinto, la donna urlò a sua volta, dirigendosi di nuovo in camera di Jane. Nulla.

Un altro urlo, questa volta la fonte era la cucina. Ma, una volta lì, sembrava tutto tranquillo.

Come qualche ora prima, undici urla si susseguirono, questa volta in varie stanze della casa, fin quando, al dodicesimo, che proveniva dalla camera da letto della madre di Jane, la donna scorse una sagoma seduta di spalle sul letto. Indossava i vestiti di Jane, leggermente strappati e aveva i capelli castani arruffati come se avesse combattuto contro dei leoni.

- Jane, sei qui, perché non rispondevi? E cosa hai fatto ai vestiti? -, chiese la donna a sua figlia.

Quella, girandosi, mostrò alla madre un volto completamente sfigurato: un taglio profondo e ancora sanguinante percorreva l'occhio destro e finiva sotto al mento; le orbite sembravano quasi staccate e la bocca era priva di labbra, come se fossero state bruciate, insieme alle sopracciglia.

Nulla in quella massa informe, grondante viscere e sangue misto a larve bianche e grasse, assomigliava a Jane.

L'intestino si era srotolato e fuoriusciva dalla zip della felpa, i vermi mordevano la testa e ogni parte del viso, che continuava ad avere un'espressione sorridente, come se quel sorriso le fosse stato inciso con un coltello, e in effetti il sangue era ancora copioso anche sui lati della bocca.

Gli occhi gialli e sanguinolenti fissarono la donna ferma sull'uscio, incapace di muovere un muscolo, poi da quella bocca priva di denti e traboccante di larve, fu emesso un urlo assordante e disumano.