Anime & Manga > Full Metal Panic
Segui la storia  |      
Autore: Softman993    24/12/2007    3 recensioni
La Terza Guerra Mondiale si fa tremendamente vicina.Gli uomini della Mithril combattono per evitarlo.Ma,non sempre,le speranze ed i sogni trovano riscontro nella verità...
Genere: Malinconico, Introspettivo, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Andrey Kalinin, Kaname Chidori, Sousuke Sagara, Teletha Testarossa
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
[FMP]Hope/Chapter 1-Gone//Doubs And Struggles
Hope
Chapter 1-Gone//Power Struggle
Soundtrack 1:Krwlng by Linkin Park
Soundtrack 2:The Bleeding by Five Finger Death Punch




Kaname cadde sui ginocchi,una lacrima che scorreva sulla sua guancia,i lunghi capelli mossi dal vento di quel triste tramonto.Finito.Era tutto finito,così dolorosamente,così in fretta.Attimi scivolati dalle sue mani che ora sembravano essere durati secoli,millenni,ere di terrore ed ansia,di sentimenti contrastanti.Pietà.Rabbia.Coscienza.Violenza.Attrazione.Repulsione.


"I trenta secondi sono passati.Hai perso la scommessa,Chidori.Sai,in fondo,mi dispiace..."

Le lacrime,ora,iniziavano a rigare il suo volto,silenziosamente.Il freddo metallo del revolver risuonò dopo l'impatto a terra.
Non aveva avuto il coraggio di sparare.Era disperata,forse,ma non un'assassina.
Non poteva uccidere una persona inerme,per quanto male gli avesse fatto.
Non poteva uccidere,macchiare per sempre la sua coscienza,anche se in ballo ci fossero state morte e vita.
Non poteva...

"...Forse,me lo sarei meritato."

E così,per non uccidere la persona che più odiava al mondo,aveva lasciato morire quella che più innegabilmente amava.
Braccia sconosciute la sollevarono,la caricarono sul Chinook che l'avrebbe portata chissà dove.
Sentì le pale dell'elicottero che spiccava il volo,strappando così i legami che la legavano a Sagara,a Sousuke,come fossero cavi che ancorassero il poderoso mezzo al suolo.
E dentro,si sentiva morire.Aveva ucciso chi amava,aveva ucciso se stessa.
Guardò il sole che scendeva sul mare,incendiando quella distesa d'acqua,in un contrasto unico.
Sentiva bruciare alla stessa maniera il suo cuore.

"Chidori,non scherzavo quando dicevo che se mi avessi sparato saresti stata libera...Hai avuto paura di uccidere?O forse,è stato coraggio?"

No,era stata paura.Fottutissima paura di vedere una persona morire.
Alla fine,che cosa rappresentava per lui il ragazzo dai lunghi capelli grigi che aveva avanti,se non un crudele carnefice?
Non lo sapeva.Tutto era così confuso,tutto era così stupido...

Perchè gli uomini si uccidevano?

Non l'avrebbe mai capito.E di certo,quella vicenda la portava infinitamente lontana,dal trovare una risposta a quella domanda.

Perchè gli uomini vivevano?

Non avrebbe però mai capito nemmeno questo,probabilmente.La vita era così crudele,così ingiusta...Così inutile.Gli uomini si sforzavano a costruirsi una facciata,una maschera di inutili sorrisi ed ipocrisie,ma,infondo,tutti odiavano la vita,fosse quel momento durato secondi,minuti od anni,fosse iniziato a farsi spazio alla nascita,o nella giovinezza,o nella vecchiaia.

Conosceva solo la sofferenza.Sua,come degli altri.
In fondo,quando nella sua vita poteva dire di essere stata felice?
Si...Con lui,lo era quasi stata.Momenti di felice tepore,timidi rapporti che andavano tessendosi,quella silenziosa promessa di un amore eterno,segnato da prove che avevano sormontato,spinti da sentimenti misteriosi perfino a loro stessi..Ma sapeva che quei ricordi sarebbero stati tutti come pugnalate in pieno ventre,quando sarebbero tornati alla sua memoria.

Dalla sua nascita,non ricordava un momento di pace...Di vita.
Non ricordava quasi minimamente sua madre.Suo padre era oramai un ricordo lontano.Una sagoma indistinta,dai contorni sfocati,ammantata da un'aura di incertezza.
Era stata sempre sola in America -era "diversa" fuori- e in Giappone -era diversa dentro-.
E le poche persone che le erano state realmente vicine ora erano morte.

Perchè viveva?Qual'era il senso della sua esistenza?

Non lo sapeva.Sapeva solo che avrebbe voluto poter sparire,con un gesto della mano,dall'universo,per sempre.Rimediare ai torti che aveva fatto...Al mondo...A se stessa.

"Sai,Chidori...Tutti soffrono.Ma ci accorgiamo della nostra sofferenza solo quando siamo soli...."

________________________________________________________________________________________________________

Il cielo sembrava bruciare nel fuoco della battaglia e in quello del tramonto.
Il fumo della battaglia si sollevava lontano,quasi a congiungersi con le nubi dalle mille sfumature che lente si muovevano nel cielo.
Distanti,suoni delle raffiche di mitragliatrici da AS echeggiavano minacciosi,promettendo morte all'inerme spettatore di quella battaglia fra quelle armi,ultimo passo nella ricerca degli uomini di sovrastare i loro simili.

Anche l'ultimo Behemot cadde a terra,fra le colonne di polvere che sollevava,il clangore delle lege teoricamente indistruttibili deformate dal peso del gigante,non più sorretto dalla Black Tecnhology,quell'arcana magia che rendeva possibile quello che la fisica bocciava come impossibile,sogno di un eterno bambino visionario della morte.
L'ARX-8 Leviathan indietreggiò dietro comando del suo abile operatore,il sergente della Mithril Sousuke Sagara.
Sapeva che oramai era troppo tardi.Era troppo tardi per recuperare Chidori,la sua missione,Kaname,la donna che amava.La terra del Messico,secca e cotta dal sole,era spazzata da un leggero vento che veniva dal mare,dalla distesa di fuoco ed acqua che sembrava infinita.

-AR,rileva tutti gli obiettivi all'interno del nostro campo di azione,e restringi il campo su...-scandì atono.Non voleva che quella inutile macchina percepisse i suoi sentimenti,il suo odio crescente verso la sua stessa professione,verso la sua stessa esistenza.

-Conosco già quello che sta cercando,Sergente.Si trova a 1200 metri di distanza,e procede ad una velocità di 350 kilometri orari.Anche volendo,non penso che questa macchina potrebbe raggiungere quel mezzo,signore.-

"Maledizione"si disse,senza oramai più una speranza.Probabilmente,non avrebbe più visto il suo angelo dai lunghi capelli blu,vittima di chissà quali soprusi ora...Era un professionista,un abbozzo d'uomo senza scrupoli,eppure doveva ricacciare in gola le lacrime per non piangere.Piangere mostra debolezza,ma non risolve i problemi.Al Diavolo.
Non aveva mai pianto in vita sua,nemmeno quando si era visto costretto a seppellire i suoi commilitoni,i suoi compagni,nemmeno quando il dolore fisico e mentale si era fatto insopportabile,ed era successo molte volte.Era quello l'amore?Non lo sapeva...Non sapeva ancora cosa provava,perchè purtroppo nessuno gli aveva mai spiegato cosa significasse amare.

-Sergente,un AS di fabbricazione sconosciuta si avvicina da 12° N-NE dalla distanza di 4500 metri alla velocità di 600 km/h.Appronto la modalità 4.-

La voce dell'IA installato sul Leviathan lo risvegliò dai suoi profondi ed angoscianti pensieri.
D'altro canto,un dato come quello riguardante la velocità dell'AS sconosciuto era un errore che le CPU non commettevano tutti i giorni.
Un errore.Era impossibile perfino usando il Lambda Driver...Quindi,doveva trattarsi di un bug del sistema.

-Ricontrolla,AR-

-Restano 600 km/h,Sergente.Temo ci dovremo preparare a combattere contro un avversario di alto livello.-

-Autodiagnosi di sistema,AR-

-Sergente,lei offende la programmazione di questa macchina.Uno scan del sistema viene effettuato ogni 15 secondi.-

-Prepariamoci al combattimento,allora.Munizioni Shotcannon da 76 mm rimanenti?-

-320.Ed abbiamo ancora il GRAW-4 da provare.Diamo inizio alle danze?-

-Certamente,AR...-

-E stia tranquillo,prima o poi riusciremo a recuperare il tempo perso nei confronti di Amalagam...-

-Zitto ed esegui...Attivazione Lambda Driver?-

-Eseguita al 100%,così come la predisposizione della modalità 4.E' a 500 metri.-

Sousuke diede all'AS l'imput di estrarre il cutter monomolecolare.Inspirò profondamente,come sempre prima di iniziare un combattimento che avrebbe potuto seriamente mettere a repentaglio la sua vita.Mai,prima di quel momento,era stato così attaccato alla sua vita.Infondo,AR aveva ragione.Per la prima volta,le loro tecnologie erano avanti.Presto o tardi,sarebbero riusciti a sconfiggere Amalagam.O,almeno,a recuperare Chidori...
Iniziò a scorgere l'AS nemico.Era un mezzo di piccole dimensioni,alto 6 metri,ma non per quello meno minaccioso del Leviathan o di un qualunque Codarl.Il nero antiriflesso dell'enorme macchina da guerra contrastava con il chiarore del suolo spaccato dal sole rovente del Messico e con il cielo in fiamme.I tre occhi rilucenti di rosso mandavano presagi di morte all'avversario.
Il pilota,però,non dimostrava una grande esperienza.
Stava attaccando a cutter spiegato.Ed un attacco del genere ad un obiettivo da fermo che avrebbe potuto tempestarti di granate anti-AS era un evidente suicidio.
Il segente della Mithril andò ad estrarre con il braccio dell'AS libero lo Shotcannon,preparandosi a tempestare il nuovo giocattolone di Amalagam con una scarica di piombo memorabile.

Sparò le prime munizioni,che incontrarono però il nulla.
Come era possibile?Sagara era incredulo.Non aveva attivato di certo l'ECS.Non a quella velocità,non con tutta quella polvere che si sollevava,non in così poco tempo.Di colpo,in un'intuizione provvidenziale,diede all'AS il comando di voltarsi.Giusto in tempo per parare il colpo di lama del nemico che,in tutta risposta,sollevò di nuovo la lama,abbassandola con un movimento degno di un samurai.
La potenza di quella macchia bellica era impressionante,sovrastava di gran lunga quella dell'AS della Mithril.
Sousuke rialzò la lama,facendo così vacillare l'avversario.Cercò di colpire,ma subito incontrò la guardia di ferro di quest'ultimo.
Con un nuovo agile colpo di polso,l'AS nero colpì.
E il sergente si trovò incredulo a fissare la punta del cutter che precipitava a terra.
Prima che egli stesso se ne rendesse conto,aveva assunto una posizione di guardia con il braccio,e l'AS aveva colpito.

-Sergente...-

-Non ora,AR-

-...abbiamo riportato danni al micromotore del braccio destro,tutto qui.-

-Entità dei danni?-

-Il braccio destro è inservibile.-

Erano nei guai.Quell'AS era semplicemente potenza pura,e l'operatore era abile tanto quanto l'agente della Mithril.
Un terzo colpo di lama ridusse in pezzi l'avambraccio destro dell'AS.
Sousuke,occhi sbarrati,restò pressochè immobile.
Si riscosse dopo pochi decimi di secondo,quando un colpo dall'apparenza definitiva e mortale raggiunse il busto.
Presto,l'AS cadde a terra.

-Sergente,ora i comandi del Gatling sono inservibili.Temo che di questo passo di questo AS non rimarranno che rott...-

-Taci,AR.Al momento,le tue osservazioni mi servono meno che mai...-

L'AS si rialzò,spinto dal comando di Sousuke.Un ultimo colpo di lama avrebbe voluto aprire in due l'ARX-8,ma Sousuke decise che non era la fine che faceva per lui,e con un agile scatto il suo AS saltò dietro a quello nemico,ed iniziò a sparare i colpi dello Shotcannon.
La corazza del nemico echeggiò con un suono metallico...Ma non risultò minimamente scalfita dai proiettili sparati.Tempo di pochi istanti,e anche lo Shotcannon divenne inutile.Merda.

-
Sergente,ci resta una sola cosa da fare...-

-L'Howitzer?-

-Esatto.-

L'avversario si voltò,un fendente di spada ben assestato colpì di nuovo la carcassa centrale dell'AS.
Di nuovo,il Leviathan crollò a terra in un tonfo.Questa volta,però,l'impatto fu molto più violento di quello precedente.
Sousuke sentì il sapore del sangue che risaliva la gola,preannunciando morte.
Era ancora troppo debole per combattere contro un avversario serio.Troppo debole...Troppo debole per continuare a vivere.
Il nemico piantò la spada nel suolo,distruggendo anche il braccio sinistro.

Era finita.Non avrebbe mai più assaporato la calda accoglienza dei suoi commilitoni,non avrebbe più rivisto il Giappone,quella terra tanto lontana a lui per così tanti anni,e che pure gli aveva dato i natali...

Non avrebbe rivisto lei.Mai più i suoi sorrisi,mai più le sue espressioni di rabbia...Mai più i suoi occhi,i suoi lunghi capelli cobalto...

Ora il nemico era sopra di lui.La lama,uno spadone finemente decorato,sollevata.E puntava dritto su di lui.
AR non parlava più,sapeva che entrambi sarebbero finiti,tornati al nulla che li aveva avvolti prima di nascere.
Poi,di colpo,una voce gracchiò nella radio che funzionava a stento.

-Ehi,tu,sei della Mithril?-

Non rispose.Provò ad aprire bocca,ma il dolore che le vecchie ferite non ancora del tutto rimarginate gli inviavano a scariche intermittenti era troppo intenso,la sensazione di cadere in una voragine nera troppo forte.

-Ehi,tu,rispondi!Sei ancora vivo?-

Prese fiato,ingoiando avidamente aria.

-Si...-

-Merda...-rispose l'altro.Fu l'ultima cosa che ricordò,prima di vedere l'abitacolo del Leviathan svanire intorno a lui,e i sensi abbandonarlo.
________________________________________________________________________________________________________

Talking whit the lazy writer:questa fanfiction si propone come un seguito alternativo alla storia narrata nei romanzi da Gatou.In molti conoscono il momento della scommessa di Leonard Testarossa,foriera di libertà per la Whispered dai capelli blu,e quel colpo partito per sbaglio...E se Kaname non fosse riuscita veramente a sparare?E se una organizzazione segreta....Vah,sto già dicendo troppo!A presto per il capitolo 2.. .

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Panic / Vai alla pagina dell'autore: Softman993