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Autore: Lynn Lawliet    10/06/2013    8 recensioni
Leslie è morta di colpo. Un momento prima c’era, volava sulla corda verso Terabithia, e un momento dopo non c’era più. Volava ben più lontano.
Leslie è morta di colpo, ma se ne avesse avuto il tempo, come avrebbe detto addio?
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jess Aarons, Leslie Burke, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Judy e Bill.
Janice e May Bell.
Principe Terrien, signorina Edmunds, signori Aarons, e chiunque altro abbia fatto parte della mia vita, specie in questi ultimi mesi.
Ma soprattutto, soprattutto tu, Jess.
Sto cadendo.
Il tempo sembra congelato in solo infinito istante, e io scivolo piano verso l’acqua, la corda rotta ancora tra le mani, i capelli che mi si allargano attorno alla testa come una sorta di buffa aureola bruna.
Ed in questo momento che mi rendo conto che non avrò il tempo di dire addio: sotto di me ci sono delle rocce, e io sto cadendo di testa.
Che stupida.
Me lo avevano detto che questa corda non avrebbe retto per sempre. Eppure abbiamo continuato a usarla eh, Jesse?
Prima ero tanto arrabbiata che te ne fossi andato via con la signorina Edmunds chissà dove e senza dirmi nulla, ma ora sono contenta, perché se fossi rimasto saremmo andati a Terabithia, e magari tu avresti saltato per primo, e adesso saresti al mio posto. Quindi meglio così. Meglio io che tu.
Perché, Jesse, sei tu che hai reso Terabithia casa mia. Se fossi stata da sola sarebbe rimasta la fantasia qualsiasi di una ragazzina qualsiasi.
Ma tu eri con lì con me, e, come per magia, hai reso Terabithia più vera di quanto credessi possibile. Sei stato il primo che ha saputo vederla insieme a me.
Qualcuno potrebbe credere che sia una semplice fantasia di due bambini, ma si sbaglierebbe; Terabithia è sempre stata lì, bisognava solo cercarla bene. E tu l’hai cercata insieme a me.
Per questo ti dovrei ringraziare; e, credimi Jesse, vorrei disperatamente poterlo fare, però ora è troppo tardi.
Perché a quanto pare il tempo concessomi in questo mondo è finito, e me ne vado con questo rimpianto.
Così mi sono tolta di torno la frase stereotipata, e sarei contenta, Jesse, se con questa fossi riuscita a strapparti almeno un sorriso. Ne avremmo riso così tanto insieme, e tu dovresti continuare a farlo anche in futuro.
Ti prego , Jess, continua a ridere e continua a vivere. Perché altrimenti Terabithia non avrebbe avuto senso. Io non avrei avuto senso. Lo so che per te potrebbe essere difficile, ma quando sarà il momento dovrai lasciarmi andare.
Dovrai lasciarmi andare, ma ti prego, non dimenticarmi mai. Ricordami come sono ora, per tutto il resto della tua vita, ricordati della ragazzina strana che ero, ma anche della coraggiosa regina di Terabithia; due facce della stessa medaglia, suppongo. Però non perderti nel passato, Jesse, vivi la tua vita, vivi anche per me, per favore.
Nel frattempo io continuo a cadere, e sono a mezzo metro da terra, ormai.
Non potrò mai dirtelo davvero, ma grazie, Jess, per aver visto Terabithia..
Venti centimetri.
Grazie per aver combattuto i giganti insieme a me.
Dieci.
Grazie per avermi regalato Principe Terrien.
Cinque.
Grazie per essere stato il mio re.
Tre, due, uno.
Grazie per essere stato mio amico.
Ecco, il mio sedere tocca finalmente terra, e mi scappa un gemito (se solo qualcuno potesse sentirmi e aiutarmi!)
Poi tocca alla nuca: sbatte forte e fa un rumore secco, come di rami spezzati. Non fa male quanto mi aspettassi, però.
Sono più come intorpidita; poi la vista inizia ad offuscarmisi, e sento un paio di lacrime scivolare giù per le guance.
Il mio ultimo pensiero è per te, Jess.
 
Angolo della scrittrice
Ieri mi è capitato per caso in mano “un ponte per Terabithia” e non ho potuto fare a meno di rileggerlo… ragazzi, che pianto mi sono fatta! Sarò anche una un po’ troppo sentimentale, ma mi basta vedere la copertina che mi pizzicano gli occhi…
Comunque, ecco una storiella breve breve sugli ultimi momenti di Leslie.
Spero vi piaccia
Lynn
p.s. consiglio musicale (da ascoltare leggendo XD) : “say” di John Meyer (magari la versione di Glee, che è più carina). p.p.s. il titolo si riferisce a una frase del libro ("ma leslie, e se muori?", per l'appunto) che, non so bene il perchè, mi ha sempre colpito particolarmente
  
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