Anime & Manga > Lamù
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Autore: BlackPearl_uaooo    29/12/2007    5 recensioni
Cosa succederebbe se Lamù cominciasse a snobbare Ataru, stanca dei suoi continui rifiuti? E che succederebbe se Ataru scoprisse che la sua asfissiante pseudo-fidanzata gli MANCA DA MORIRE? Cosa succederebbe? Se volete scoprirlo, leggete questa FF... Un bacio Fede
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Atarù Moroboshi, Lamù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fykh,bn

 

Hai capito ora come ci si sente?

Capitolo 1: Sparita

 

Ataru aprì gli occhi di scatto. Quella maledetta sveglia l’aveva svegliato... Erano le sette e mezza del mattino. Doveva prepararsi per andare a scuola.

Si fece una doccia e si vestì. Prese una fetta di pane con la marmellata, ricevette un bacio dalla madre e scappò fuori. Era in ritardo, come al solito.

Ma quella mattina, sentiva che c’era qualcosa di diverso... cosa mancava? Sentiva che mancava qualcosa, ma non capiva cosa.

Poi a lezione, quando il professore fece l’appello, un nome gli fece capire cosa mancava quel mattino.

“LAMU’!!!” gridò Ataru.

Il professore lo guardò perplesso.

“Moroboshi, sai dov’è Lamù? Non è mai stata assente da quando frequenta questa scuola!”

“E perchè dovrei saperlo?”

“Beh, perchè pensavo.... state sempre insieme... non è la tua ragazza?”

“NOOOO, non lo è, e non mi importa dov’è in questo momento!!”

“Va bene, va bene, Moroboshi, non ti scaldare... Ora iniziamo la lezione. La nostra letteratura....”

Bla, bla, bla.

Ataru aveva chiuso l’audio.

Ma dove cavolo era andata a cacciarsi quella scema di Lamù?

Stava forse male? Forse aveva bisogno d’aiuto...

Scosse la testa.

“Meglio” pensò “almeno alla ricreazione potrò provarci con qualche bella ragazza... anzi andrò a cercare Shinobu!!! Senza aver paura di ricevere una scossa da un momento all’altro!!!!”

Rideva da solo.

“MOROBOSHI SE LA LETTERATURA TI FA TANTO RIDERE, ALLORA PUOI ACCOMODARTI FUORI!!!! E RIMANICI FINO ALLA FINE DELLE LEZIONI!!!”

Ataru uscì dalla classe a testa bassa.

Ma che cavolo voleva quel professore?? NON AVEVA FATTO NULLA DI MALE!

Uffa... ce l’avevano tutti con lui.

Cominciò a passeggiare per i corridoi, non sarebbe sicuramente rimasto fino alla fine delle lezioni fuori dalla classe.

Girato un angolo, si scontrò con una ragazza. Alta, mora, con gli occhi verdi e le labbra carnose. Era bellissima. L’aveva conosciuta pochi giorni prima e lei sembrava pure interessata a lui, solo che era arrivata Lamù e con una doppia scossa aveva raffreddato i bollenti spiriti.

“Ataru!”

“Rea!”

“Scusami devo andareeeee!!!”

“No aspetta, Lamù non c’è!!!!”

Rea si girò.

“Davvero?”

“Davvero davvero... è da ieri sera che non la vedo... pare che abbia deciso di lasciarmi in pace!”

“Oh Ataru ma è fantastico! Senti, io sono stata buttata fuori, che ne dici se andiamo a farci un giro?”

“Un giro?”
“Sulla mia moto...” sussurrò Rea.

“Sììììììììììììììììììììì!!!! CERTO CHE SI’!!!”

“Allora muoviamoci!”

Rea lo prese per mano e cominciò a correre per i corridoi.

Arrivarono a un’uscita secondaria della scuola e la forzarono.

In pochi secondi erano fuori.

“Dov’è la tua moto, Rea?”

“Qui vicino... vieni....”

 

 

 

Ataru non poteva credere di essere seduto su una moto, abbracciato a una ragazza, con i suoi lunghi capelli che lo schiaffeggiavano dolcemente.... Sorrise.

“REA!”

“Sì, Ataru?” rispose la ragazza che stava guidando.

“Dove mi porti?”

“In un posto speciale....”

Ataru sorrise di nuovo... Era la volta buona!!!! Wow non ci poteva credere!!! E tutto merito di Lamù che era sparita!!!

Ma a quel pensiero il suo sorriso si spense.

Lamù... dov’era?

Perchè non era andata a prenderlo a casa come tutte le mattine? Lamù non si sarebbe mai persa una mattinata col suo amore... almeno non volontariamente. Doveva esserle successo qualcosa. Ataru scoprì di essere preoccupato. Senza volerlo, senza pensarci. Ma il suo cuore batteva forte e aveva un’espressione preoccupata sul viso.

Che cosa era successo?

Era stretto a una bellissima ragazza, eppure pensava a Lamù!

Scosse la testa. Quella strega stava riuscendo a rovinargli l’appuntamento pure da assente!!!!

“Ataru che succede?”

“Niente Rea, tutto benissimo!” Ataru le sorrise dallo specchietto.

Intanto i due stavano salendo su per una strada in collina.

Dopo pochi minuti, la moto si fermò in un belvedere, una specie di enorme terrazza sul fianco della collina, dove andava la gente per rilassarsi e le coppiette per amoreggiare.

“Rea... ma che bel posto! Guarda si vede l’orizzonte!”

Rea sorrise maliziosa, poi si avvicinò a lui accarezzandogli la guancia.

Ataru stava per baciarla.

Chissà cosa avrebbe detto Lamù se fosse stata lì... O che avrebbe fatto....

Rea sporse le labbra, aspettando il bacio.

Ma Ataru pensava a tutt’altro.

Chissà dov’era Lamù... Forse lo stava spiando da dietro un albero...

O forse le era davvero successo qualcosa di brutto...

Ataru, a un centimetro dal viso di Rea, si girò, ricevendo un bacio sulla guancia.

“Ataru! Ma che diavolo fai??!?”

“Scusami, Rea... Io non posso. Sono.... timido”
Rea sorrise e gli mise le mani intorno al collo.

“Te la faccio passare io, la timidezza...”
E cominciò a baciarlo sul collo.

“No... no... Rea... io non posso...”

Non sapeva nemmeno quello che stava facendo.

Ma si ritrovò a scostare le sue labbra e dirle di smetterla.

E in meno di un minuto, si ritrovò solo sul belvedere.

Senza un mezzo di trasporto con il quale tornare a casa.

Sospirò.

“MA QUANTO SONO SCEMO DA UNO A DIECI?? L’HO LASCIATA ANDARE!!! SONO UN POVERO DEFICIENTEEEEEEE DEFICIENTEDEFICIENTEDEFICIENTE.....”

Smise di gridare e sospirò di nuovo.

Va bene, Lamù era riuscita a rovinare tutto.

Ataru capì che finchè non avrebbe saputo se Lamù stava bene, non sarebbe riuscito a farsi nessuna ragazza.

E sospirò di nuovo.

“Andiamo a cercare Lamù, allora....”

 

 

 

Al tramonto, Ataru arrivò a casa.

“BRUTTO IDIOTA DI UN FIGLIO! TI SEMBRA L’ORA DI TORNARE A CASA? STAVO PER CHIAMARE LA POLIZIA!!!”

“Scusa mamma... non puoi immaginare che mi è successo”

“MI SONO PREOCCUPATA TANTISSIMO!! BRUTTO DEFICIENTE!!!”

Ataru andò a testa bassa in camera sua.

Quella era decisamente una giornata no.

Ma dove cavolo era finita Lamù?

Provò a chiamarla sul cellulare che le aveva regalato per Natale, ma non rispose nessuno.

Allora scrutò il cielo alla ricerca della sua astronave.

E.... eccola là! L’aveva trovata!!!

Beh, se c’era l’astronave, allora Lamù era ancora sulla Terra. Per lo meno non era ripartita senza salutarlo, quella maleducata!!!

Andò in garage, rispolverò il mono-elicottero che aveva usato molto tempo prima e ci salì.

“ATARU DOVE PENSI DI ANDARE ANCORAAAAA!!”

“Mamma.. ascoltami... Lamù è sparita, devo andare a vedere la sua astronave... magari è là che sta male!”

Il viso della donna si addolcì in un tenero sorriso: “Oh ma che carino che seeeeei!! Ti preoccupi per lei!!!! Sei un amore!!! Vai, caro, vai....”

Ataru roteò gli occhi. Sua madre era veramente lunatica.

Si allacciò la cintura e si alzò in volo.

In pochi minuti era arrivato all’astronave.

Quando arrivò, sperò con tutto il cuore di sentire un “tesorucciooo” gridato come al solito da Lamù, ma.... non fu così.

 

 

Allora, vale la pena continuarla?

E il titolo? Devo cambiarlo vero? Fa un po’ schifo....Ditemelo in un commentino pliiiiiiis!!!!

Fede

  
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