Anime & Manga > Inuyasha
Ricorda la storia  |      
Autore: Jilly    13/06/2013    1 recensioni
"Io sono il Vento e come tale devo vivere."
-Kagura
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sesshoumaru | Coppie: Kagura/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il vento che soffia lieve tra le brezza del mattino fa pensare alla vita. E’ dolce,soffice,amorevole ed è caro quando accarezza i capelli e li scompiglia.  . Era successo di nuovo e Kagura voleva capire. Capire cosa la spingesse a pensare a lui quando il mondo minacciava di sopraffarla. Il perché il volto del demone Sesshomaru  le era così caro,lei che non aveva cuore poteva pensare a qualcuno con tanta intensità da avere paura di morire a causa di questa? E cos’era quella sensazione che provava al ricordo del suo sguardo di ghiaccio: freddo e impassibile?! Era strano quel sentimento,no strano: per lo più nuovo. Un misto di paura di non poterlo mai più vedere confuso al desiderio di avere quello sguardo serio fisso su di sé. Tutto ciò non aveva senso per Kagura. I demoni non dovrebbero porsi queste domande,si diceva. Ma più cercava di convincere se stessa,più era inutile cercare di dimenticare il suo pensiero costante: Sesshomaru. Lei era un’emanazione di Naraku: nient’altro. Non poteva permettersi certi svaghi. Kagura lo sapeva bene,però,Sesshomaru non era uno svago;lui aveva importanza forse anche troppa.  Tutto ciò che il suo cuore,lontano dall’essere un vero cuore e lontano dal corpo stesso che in teoria avrebbe dovuto curarlo,provava era Amore. Una parola grossa e senza senso per chi è un demone e basta o almeno per chi si definisce e viene definito tale. Si cresce con delle convinzioni e molte volte sono ideali imposti da esterni. Da esseri che nulla hanno in comune con il nostro vero pensiero. Agli angeli viene detto di essere buoni. Ai demoni viene detto di essere malvagi. Sono gli avi che decidono per i posteri e condannano,il più delle volte,il loro futuro. Impongono leggi favorevoli ai più. Ma in ogni cuore c’è sempre qualcosa di magico,perfino in quello più malvagio. Bisogna possedere la forza necessaria per cercarlo o per estrarlo e mostrarlo al mondo intero.  Ma non tutti  la possiedono.  Neppure i Demoni che appaiono così forti e determinati sono certi di avere racchiuso in sé un potere di un’importanza accecante e alquanto sublime. Kagura aveva escluso categoricamente la possibilità di avere qualcosa di simile in sé. Era un’ idea a dir poco ridicola e lontana dall’ordinario.
Kagura provò un lieve senso di paura,qualcosa di infondato. Tutto ciò che stava provando no aveva senso. Presa coscienza di una strana decisone si staccò una piuma dai morbidi capelli,lanciandola in aria la vide trasformarsi in una piuma gigantesca. Con un’espressione affranta sul viso salì su di essa librandosi nel cielo.
Volava nell’aria già da un po’ quando trovò chi cercava. Seduto su di un masso,accanto alla riva del fiume,vi era un uomo. O almeno lo era solo all’apparenza. Quella figura così onnipotente e meravigliosa era sola ed il suo sguardo si perdeva tra le acque impetuose del fiume. Lui splendente come il sole ed attraente come il buio,rifletteva nel silenzio che lo circondava. A quella vista,Kagura si sentì ispirata da un getto di pazzia. La pazzia è un’arma letale ed inoltre dà voce agli istinti più reconditi del soffio dell’anima. Poteva davvero essere che finché Naraku non avesse privato del palpito il suo cuore,lei si sarebbe pentita di non aver mai rischiato la vita per lui? Eppure,ciò che la spinse ad un gesto tanto estremo non fu la verità o la probabile Morte,fu la voglia di amare troppo immensa per poter essere trattenuta. Con leggeri movimenti rigidi gli fu vicina ed anche conscia del fatto che lui l’avesse gia sentita arrivare.<‘Giorno.> disse con una finta e disinvolta freddezza. Sesshomaru non le rivolse alcuna parola e dopo averle concesso un breve sguardo tornò ad osservare il fiume. Kagura non si arrese e sapendo cosa in realtà desiderasse,continuò imperterrita cercando di raggiungere la sua meta.
Si rivolsero uno sguardo infuocato da un ghiaccio eterno. L’aria che i due demoni respiravano;la situazione che stava nascendo ed affievolendosi erano concetti ambigui e lontani dal loro barbarico stile di vita. Qualcosa davvero non andava.
rispose Sesshomaru con la sua voce profonda ed antica. Lui,quel demone eterno,ricordava molto un’altra epoca. Qualcosa di lontano ed intangibile. Impossibile da raggiungere,eppure così vicino da poter essere già tra le assassine mani di Kagura.
Sesshomaru si alzò dal masso su cui sedeva,evidentemente annoiato dalla piega che la conversazione stava prendendo.
Freddo e deciso,questo suggeriva la sua effigie Ma Kagura,sempre pronta alla ribellione,non si arrese. E non avrebbe mai permesso che delle lacrime nere solcassero il suo viso. Voleva,con tutta se stessa,che fossero le mani di Sesshomaru ad accarezzarla dolcemente e dolcemente ancora.
La donna demone usò un linguaggio affabile e da bambina viziata. Tutto pur di vincere quell’ultimo desiderio. Un desiderio che l’avrebbe portata di certo alla Morte.

Irraggiungibile,come sempre. Kagura gli si avvicinò di qualche passo,lontana dalle sue spalle pochi centimetri. Era così vicino che la freddezza del suo essere era tangibile anche senza sfiorarlo con la punta delle dita. L‘amore: il mare puro nella sua vera essenza. Tentennò sull’ultima parola,con un’indecisione che ricordava quella umana. L’essere cosciente di ciò,rese Kagura ancor più amareggiata di prima. Questa volta,Sesshomaru la ignorò del tutto. La donna demone era giunta ai suoi limiti. Ormai voleva ardentemente ciò che aveva segretamente bramato. Decide di abbandonare le tante parole che aveva pensato di usare e passò ai fatti. Deliberata nell’arrivare dritto al punto caliente della situazione. Con la velocità di una foglia che cade dal suo ramo,Kagura smise di dare le spalle a Sesshomaru e gli fu subito davanti. L’essere onnipotente non smise di ignorarla,rendendo evidente che non considerava la donna demone pericolosa come un altro generico nemico. Innamorata si chinò per posare le sua morbide labbra su quelle di Sesshomaru e tutto fu luce e buio;guerra e pace. Ora il vivere senza cuore aveva un senso. Perché in realtà il suo cuore lo possedeva quel demone che amava e non Naraku. Ora tutto aveva un senso e valeva la pena vivere per morire. Continuò a baciarlo con veemenza e speranzosa che tutto si svolgesse per il bene benché ormai sapesse che sarebbe morta di lì a poco. Sesshomaru,però,era rimasto impassibile ed immobile come un pezzo di ghiaccio. Un iceberg rimasto intrappolato in una tempesta di vento caldo e secco. Kagura abbandonò le labbra di Sesshomaru consapevole di essere giunta alla fine. Non volente i suoi occhi si macchiarono di gocce d’acqua salata. Posò la mano sulla guancia dell’amato. Sesshomaru sembrava un po’ più caldo e consapevole della situazione. Kagura gli sorrise e chiudendo gli occhi,per sempre,si lasciò andare. Il demone riuscì ad afferrarla prima che il corpo senza vita di Kagura si accasciasse al suolo. pronunciò con voce strozzata. 

 

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Jilly