Titolo: My favorite view of the world
Autore: Veronika Redbird
Squadra: Metal
Canzone scelta: Dead to the world
Fandom: Highschool of the dead
Personaggi: Hisashi/Komuro/Rei
Introduzione: Ah bè… bhoooooo! No seriamente non lo so.
Rating: Verde
Generi: Angst, introspettivo, malinconico, triste
Avvertimenti: Leggero yaoi
Note (opzionali): In realtà il titolo non c’entra un cazzo con la storia ma
vabbè. Allora i discorsi sono presi pari pari all’anime e in realtà ho aggiunto
solo i pensieri di Komuro alla sceneggiatura del primo episodio. La fine invece
sarebbe l’inizio del secondo ma non me la sentivo di arrivare dove volevo
perché cambiavo stile e non mi piaceva la cosa. Come vedi la canzone è inserita
a pezzi nella storia, ovviamente correlata alle parole riportate di seguito.
Anche il titolo è una frase dalla canzone (:
All the same take me
away,
We’re dead to the world.
La
notte prima che tutto finisse sono rimasto sveglio fino a tardi..
Corsero a perdifiato sul tetto della scuola colpendo e schivando
tutti gli studenti che ormai erano diventati zombie. Hisashi era stato morso
poco prima da uno di loro e cominciava a dare segni di stanchezza. Rei si fermò
a infilzarne uno facendo sì che Komuro rimanesse impalato a guardarla mentre
Hisashi la salvava. Si morse il labbro, quanto poteva essere bello quel dannato
ragazzo? A bocca aperta guardò Rei sorridergli dopo aver sfracassato la testa
allo zombie. Il cuore gli si strinse, si sentiva in colpa. Un tempo era stato
innamorato di Rei e lo fu fin quando lei non si fece bocciare e cominciò a
ignorarlo per gironzolare intorno a Hisashi. Ovviamente lei non sapeva che
ormai era lui ad aver catturato la sua attenzione, quello per cui il cuore gli
si fermava e il respiro si bloccava in gola. No, non lo sapeva e pensava ancora
che fosse geloso di lui, sfortunatamente in un certo senso era così. Non poteva
farci nulla, lui era tutto il suo mondo e aveva occhi solo per lei. Urlò in
preda alla frustrazione prima di seguirli su per le scale e aiutarli a “pulire”
e barricare l’osservatorio. Mentre il cielo si tingeva di un rosso magenta le
condizioni di Hisashi peggiorarono e lui cominciò a tossire e sputare sangue. Komuro
lo guardava in preda alla più totale impotenza, Rei accanto a lui lo supplicava
di salvarlo. Lui li guardò, negli occhi di Hisashi balenò la consapevolezza che
non avrebbe rivisto il sole, e lui lo fissò impietrito al suo posto. La paura
gli ghiacciava il sangue nelle vene, non era nemmeno capace di piangere. Cosa
dovesse fare era un mistero. Continuò a fissare Hisashi a lungo finché non gli
si mozzò il fiato e sputò sangue per l’ennesima volta. Appoggiandosi alla
ringhiera, occhi vitrei rivolti al cielo, fece un paio di respiri profondi. Rei
mormorò delle domande a cui non era capace di rispondere.
-Vuol dire che è proprio come nei film.. una volta che
ti hanno morso sei finito..- la voce di Hisashi era così dannatamente flebile,
a stento Komuro poté riconoscerla.
-Quello che succede nei film è sempre falso!- Rei
iniziò a protestare contro la sua logica contorta, le mani strette a pugno che
tremavano per la disperazione. La mazza da baseball gratto il cemento ruvido
mentre anche il mio corpo cominciava a tremare leggermente, odiavo il fatto di
sapere esattamente cosa stesse provando Rei e di non poterlo mostrare.
-Takashi.. mi aiuterai?- la domanda di Hisashi arrivò
come una pugnalata allo stomaco. Piegò la testa di lato guardandolo con sguardo
assente mentre tentava di capire cosa stesse dicendo, il cuore, bastardo, si
contrasse dolorosamente.
-..con cosa?- sussurrò con labbra e gola secche. Sentii
gli occhi pizzicare mentre la mente si faceva lucida di nuovo e cominciava a
capire dove quel discorso sarebbe andato a parare. Hisashi punto il dito verso
la ringhiera opposta ma iKumuro continuò a tenere gli occhi su di lui, non
voleva perdersi nessuno degli ultimi istanti con lui.
-Da quella ringhiera dritto fino a terra.. L’impatto
della caduta dovrebbe rompermi la testa-. Un sorriso ironico curvò le sue
labbra. Dovrebbe? E’ sicuro che gli spaccherà la testa! Avrebbe voluto urlarglielo
con quanto fiato aveva in corpo invece restò zitto e attese che continuasse.
Rei diede nuovamente di matto urlando quello che Komuro mai avrebbe potuto
dire.
I don’t want to die a
scarless man
A lonely soul
Tell me now what to do
-Non voglio diventare uno di loro!- Gli occhi gli si
sbarrarono per un momento prima di guardare quella scenetta ironica e ghignare.
-Ehi.. Takashi, ti prego.. Io voglio restare me stesso
fino alla fine-. Lo guardò di nuovo, il volto cereo era già quello di un morto.
Scosse la testa cercando di non impazzire; Rei lo abbracciò mentre piangeva e
pregava invano al vento di non lasciarlo morire.
Mentre il vento gli accarezzava i capelli e la sua
ombra si allungava, vide il ragazzo che amava morire tra le braccia della sua
migliore amica. Si odiava così tanto che non credeva sarebbe riuscito a
controllare la rabbia, la schiena di Rei che a scatti si alzava e abbassava lo
infastidiva. Strinse la presa sulla mazza e respirò lentamente, ogni muscolo
urlava in agonia, le sue mani prudevano dal desiderio di stringere Hisashi al
petto e sfogarsi così come stava facendo lei.
Haven queen, carry me
Away from all pain
-Allontanati da lui, Rei-. Strinse la mazza con
entrambe le mani e mosse qualche passo verso di loro, Rei che lo supplicava di non
farlo, diceva che non poteva, che Hisashi non sarebbe diventato come loro ma non
c’era altra via. La guardò, sperò che capisse che non voleva farlo perché amava
quel ragazzo ma che non si poteva fare altrimenti.
-Allontanati da lui-. Ripeté mentre il corpo di Hisashi
sussultava accanto a lei e la voce le moriva in gola. La allontanò mettendosi
tra loro. Guardò per un istante gli occhi pieni di lacrime di Rei, un sorriso
amaro nacque sulle labbra al pensiero che un tempo li aveva amati così come ora
amava quelli di lui.
-Certo sembra impossibile.. Che cosa ridicola.. Però..
Sta succedendo davvero..- mormorò mentre alzava la mazza e gli correva incontro. Sentì il rumore delle ossa che si
frantumavano, era un suono agghiacciante che coprì persino l’urlo di Rei, il
sangue schizzò e, colando, macchiò il legno lucido della mazza. Rimase fermo
per diverso tempo, il respiro bloccato in gola mentre silenziose lacrime
scivolavano sul viso. Le ginocchia cedettero e finì carponi. Osservò la pozza di sangue sotto di sé, era il suo, di un rosso rubino così profondo da essere
ipnotico. Ci vollero parecchi minuti prima che potesse muoversi di nuovo. Lo
sguardo si posò su Rei che stava seduta a terra, il viso nascosto dalle mani e
le ginocchia raccolte al petto. Gattonando la raggiunse stringendola a sé.
Haven queen, cover me
In all that blue
La notte scese comprendo alla vista l’orrore di quella
giornata. Komuro e Rai rimasero vicini fino all’alba quando finalmente sembrava
che il mondo potesse essere un posto normale di nuovo. Sospirando Komuro si
alzò e guardò il sole tingere di rosa e giallo i fiori di ciliegio
dell’entrata. Non sapeva cosa fare, dovevano andarsene o sarebbero morti di
fame. Scuotendo leggermente Rei la svegliò sorridendole.
-Dobbiamo andare..- disse sperando di riuscire a
proteggere almeno lei. Con il cellulare di Hisashi tentarono di chiamare suo
padre ma fu inutile, le linee erano tutte saltate. Guardandolo disperata si
avvicinò a lui e singhiozzò nuovamente per qualche minuto. Era tutto così
assurdo che Komuro non riusciva a spiegarsi come non si fossero già buttati
dalla ringhiera come voleva l’altro. La strinse a sé asciugandole le lacrime e
sorridendo le baciò la fronte.
-Ce la faremo, te lo prometto.- Guardò un’ultima volta
il sole prima di sgombrare le scale e riprendere la mazza in mano. L’altra si
allungò verso Rei e le strinse, incoraggiante, la mano prima di correre giù per
le scale. La ragazza si abbassò un attimo, riprese la sua lancia improvvisata e
gli corse dietro mentre respirando a fondo si preparava a fare fuori i restanti
zombie che li separavano dall’edificio scolastico.
Dead, silent,
constant
Yet always changing
- My favourite view of this world
Grammatica e lessico: 5/10.
Stile: 8/10.
Originalità: 10/15.
IC dei personaggi: 12/15.
Uso della canzone: 8.5/10.
Gradimento personale: 4/5.
Punteggio totale: 47.5/65.
Giudizio:
Non ho una frase a effetto per cominciare il giudizio, perdonami, credo che partirò subito col giudizio vero e proprio. ^^’
Dunque, la grammatica presenta alcune pecche: innanzitutto, i puntini di sospensione sono tre, non due, tassativamente tre. Poi, la “e” maiuscola accentata non andrebbe scritta E’ ma È; sempre per quanto riguarda gli accenti il “sé” pronome riflessivo va accentato (quindi in espressioni come “sicuro di sé”, “la avvicinò a sé” eccetera). La forma “se stesso” è accettata, ma se manca “stesso” non mettere l’accento è errore (anche piuttosto gravino). I dialoghi sarebbe corretto introdurli con un trattino medio e lungo, non con quello corto (è una cosa che ho appreso da poco), e tra la prima parola e il trattino è necessario mettere uno spazio; la stessa cosa vale tra l’ultima parola e il trattino che chiude la battuta. Inoltre, se il dialogo è retto esternamente (quindi se ci sono un “disse”, un “rispose” e via discorrendo) non è necessario mettere il punto alla fine e la lettera della parola dopo il trattino (quella di “disse”, per intenderci) va minuscola. Quindi, tanto per riassumere, la frase “-Sto andando da mia zia.- Disse Caio.” è sbagliata e va invece scritta “– Sto andando da mia zia – disse Caio.”. Spero di esserti risultata chiara. ^^ Cambiamo argomento e parliamo di verbi. Allora, per prima cosa ti segnalo questa frase:
“Un tempo era stato innamorato di Rei e lo fu fin quando lei non si fece bocciare e cominciò a ignorarlo per gironzolare intorno a Hisashi.” – Come costruzione è scorretta. Non si può mettere un trapassato prossimo e un passato remoto insieme per indicare azioni che si sono svolte nello stesso periodo di tempo, dunque avresti dovuto scrivere “Un tempo era stato innamorato di Rei e lo era stato…”. Certo, so che viene a crearsi una ripetizione un po’ fastidiosa, ma a meno che non si elimini proprio il verbo (“Un tempo era stato innamorato di Rei, fin quando lei non si era fatta bocciare e aveva cominciato a ignorarlo…”) quella è la forma corretta. Io ti consiglio di modificare con la frase che ti ho messo tra parentesi, poi decidi pure tu ^^ assolutamente meno soggettivo è invece il passaggio alla prima persona che c’è stato qui: “La mazza da baseball gratto il cemento ruvido mentre anche il mio corpo cominciava a tremare leggermente, odiavo il fatto di sapere esattamente cosa stesse provando Rei e di non poterlo mostrare.” Al di là di quell’accento mancato sul verbo “grattò”, che altrimenti diventa presente, siccome l’intera storia è narrata in terza persona è obbligatorio mantenerla in terza persona, senza cambi improvvisi che tra l’altro disorientano molto il lettore. Senza contare questa frase: “Sentii gli occhi pizzicare mentre la mente si faceva lucida di nuovo e cominciava a capire dove quel discorso sarebbe andato a parare. Hisashi punto il dito verso la ringhiera opposta ma iKumuro continuò a tenere gli occhi su di lui, non voleva perdersi nessuno degli ultimi istanti con lui”. Hai combinato un po’ di pasticci: primo, quel “sentii” è prima persona, ci va “sentì”; secondo, altro accento mancato su “puntò”; terzo, errore di battitura, c’è una “i” prima di Komuro; ci sarebbe anche la ripetizione un po’ fastidiosa di “lui”, che in uno dei due casi magari potrebbe essere sostituito da qualche sostantivo, ma si tratta di un’inezia. Ultimissima cosa: “Komuro e Rai rimasero vicini fino all’alba quando finalmente sembrava che il mondo potesse essere un posto normale di nuovo.”, hai sbagliato a scrivere il nome di Rei ^^
Ecco, credo di aver finito; ti chiedo scusa se non ho infarcito le spiegazioni di faccine e se per questo ti sono sembrata acida o troppo secca, è solo che volevo essere il più schematica e chiara possibile. ^^ Mi raccomando, occhio a quelli che possono sembrare dettagli irrilevanti: a volte sono errori più gravi di quanto si pensi. Rileggi sempre a mente fredda le storie, cose come i cambi di persona repentini saltano subito all’occhio in questo modo ;)
Lo stile, di per sé, è piuttosto fluido; durante la lettura non ci si inceppa, tanto per dirla in parole spicciole. Penso che nella prima parte della storia avresti dovuto andare a capo più spesso, separando meglio le descrizioni dei fatti veri e propri e le parti introspettive: credo che l’effetto in questo modo sarebbe stato migliore e che il tutto potesse diventare più espressivo, con questo piccolo accorgimento. Comunque, non ti ho tolto due punti solo per questo (ci mancherebbe, severa sì ma bastarda no XD): trovo infatti che le suddette descrizioni delle scene d’azione avrebbero potuto essere più accurate e meno sommarie. So che hai ripreso pari pari il primo episodio, ma non devi dare per scontato che le persone sappiano già quello che vuoi mostrare e che per questo si accontentino di una frasetta che pare quasi buttata lì a caso: scendi nei dettagli, descrivi tutto, rumori, odori, movimenti, ogni particolare. Anzi, proprio perché riprendi qualcosa di già visto devi dare il massimo per farlo apparire intenso e coinvolgente. Già che ci sono, mi collego all’originalità: non commento la scena che hai scelto di raccontare in sé, perché sarebbero pareri rivolti all’anime e non alla tua fanfiction; mi concentro di più su come hai saputo interpratare quei momenti. Devo dire che l’idea di dipingere Takashi innamorato di Hisashi è stata ottima da questo punto di vista! Mi aspettavo di trovare il protagonista geloso di Rei e queste solite cose, viste le premesse, invece hai cambiato le carte in tavola, bella pensata. Peccato solo averla sviluppata un po’ poco per conquistarmi del tutto: ciò ha influito sia sull’originalità che sui personaggi. Più che sull’IC in sé, che non ha difetti e su cui ti avrei dato punteggio pieno, sulla caratterizzazione di questo nuovo sentimento che hai fatto provare a Takashi: sebbene mi sia piaciuta l’idea, lo ripeto, sembra tutto un tantino forzato. Credo che avresti dovuto spiegare maggiormente le ragioni dell’innamoramento di Takashi nei confronti del “rivale”: come si sono conosciuti? Cosa lo ha conquistato particolarmente, che esperienze hanno avuto insieme? Soprattutto, cosa si prova nell’uccidere il proprio amato? Quella parte aveva potenzialità enormi, ma non mi ha trasmesso tutta la disperazione e l’angst che avrebbe dovuto regalarmi. La mancanza di questi dettagli fa perdere punti all’originalità, perché in questo modo hai mancato di personalizzare di più gli eventi dell’anime, e ne fa perdere alla caratterizzazione perché l’approfondimento dei personaggi è fondamentale, rendo l’idea? Scusa se non mi sono soffermata su un solo parametro e ho saltato da uno all’altro, ma davvero le due cose sono strettamente collegate. Spero che tu abbia capito come la penso e che non te la sia presa.
Ultima cosa, la canzone: scelta azzeccata la tua, il testo si adatta molto bene alla storia. Trovo che avrebbe potuto essere enfatizzato un po’ di più, specie per quanto riguarda la prima parte, e questo ti ha causato un po’ di penalità, ma comunque hai saputo usare bene la canzone come metafora e accompagnamento di ciò che hai scritto, brava davvero ^^
In conclusione la tua storia mi è piaciuta, pur avendo visto solo quel primo episodio dell’anime. Credo che tu abbia ottime potenzialità e che basti solo un po’ di allenamento per migliorarti, imparando ad approfondire le idee che ti vengono ^^ attenzione alla grammatica, mi raccomando!