Come se fossi una puttana, lui tutte le notti viene a cercarmi.

Quando la notte cala sul mondo e io sono sola , si avvicina alla mia stanza e sta fermo davanti alla porta fin quando non gli apro.

Una volta aperta la porta, entra velocemente come per non farsi vedere, chiude la porta a chiave e si avventa su di me.

Ogni volta sempre la stessa storia,

Mi slaccia velocemente la camicetta e si avventa sul mio collo.

Senza darmi un attimo di respiro affonda i suoi canini nella mia tenera carne e comincia a succhiare avidamente.

MI stringe forte a se graffiandomi con le unghie, facendomi gemere di dolore e di piacere.

Quella stanza così fredda e buia, si scalda e si trasforma non appena lui vi mette piede.

Tutto prende una forma diversa, l'ambiente si riscalda e si colora di mille sfumature, quella stanza assume un aspetto decisamente diverso.

Dopo aver consumato il suo dessert, mi guarda ancora con gli occhi rosso fuoco che pian piano tornano del loro colore naturare, quello sguardo mi mette i brividi ogni volta che mi guarda.

I suoi occhi che si posano sul mio corpo ancora completamente vestito, mi mettono i brividi.

Ricomincia da dove si era fermato in precedenza, continua a slacciarmi la camicetta, me la toglie e fa lo stesso con la gonna e con il resto dell'uniforme.

Rimango solo con il mio intimo di pizzo verde lui lo osserva compiaciuto, poi inizia a tastare ogi parte del mio corpo con le sue mani e la sua bocca.

Mi fa sussultare ad ogni suo tocco, tutto ciò provoca in me un grande piacere e una grande eccitazione.

Mi sento una puttana, ma tutto ciò diciamo che mi piace.

Noi non ci amiamo e tra di noi non c'è nessun tipo di legame, ci veniamo a cercare solo nel momento di piacere e del desiderio.

Senza esitare mi denuda completamente, così decido di prendere io in mano la situazione.

Lo porto sotto di me con un gesto rapido, gli slaccio la camicia e comincio a tastarne ogni sua parte.

Successivamente faccio lo stesso con i pantaloni,lo lascio completamente nudo e mi dedico alla sua parte più intima.

Ci gioco e lo vedo sussultare ad ogni mio tocco e gesto.

Stanco di quei giochetti, e voglioso di avermi e di possedermi, mi riporta alla situazione iniziale.

Lui è sopra di me e si posiziona all'entrata.

Con un mio piccolo accenno entra in me, gemo.

Comincia a muoversi lentamente, per aumentare sempre di più il ritmo.

 

-Kaname...-dico.

-Oh...Ruka..-

 

Sento un forte desiderio di placare la mia sete, così mi avvento avidamente sul suo collo e bevo, bevo fin quando non mi sento completamente sazia.

Lui continua a spingere sempre più velocemente, e io a quelle provocazioni rispondo mordendo il suo collo e graffiandolo con le mie unghie.

Kaname sussulta per il dolore, ma è un dolore piacevole, lo conosco troppo bene ormai. 

Entrambi raggiungiamo l'apice del piacere e ci sdraiamo esausti sul letto.

Poi lui si alza, si riveste e se ne va.

Succede così ogni notte.

Ci usiamo a vicenda e poi ci salutiamo, come se non fosse mai successo nulla.

E così, mi sento come se fossi una puttana.
 

Ciao a tutti eccomi tornata con una nuova storia.
E' molto corta lo so, e se devo essere sincera non mi convince appieno ma ho voluto
comunque condividerla con voi.
Ringrazio comunque tutti quelli che leggeranno e che mi faranno
sapere cosa pensano.

Manu_Nami