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Autore: giocacolvento    18/06/2013    3 recensioni
279 parole, Lui, Lei, una metropolitana e il destino in un cellulare.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Alle mie colleghe
admin della pagina "L'angolo delle recensioni"
credo sia anche un po' merito loro
se ho ripreso a scrivere.



Lui e Lei

in altre parole
di come alcune volte un libro può rendere ciechi e un cellulare aprire al mondo







La metropolitana sferragliava assordante.

Lei non ci badava, era immersa tra le pagine del suo libro preferito e se ne stava rannicchiata nel suo sedile in fondo alla carrozza, la schiena poggiata alla carrozzeria grigio fumo, la borsa ingombrante che sfiorava terra, pendendole dal braccio. Con una mano teneva il libro con l’altra sosteneva il capo,  il mondo attorno a lei non esisteva, c’erano solo le pagine e l’inchiostro.

Lui era seduto qualche posto più in là,  la giacca grigia leggermente impolverata, la camicia bianca sgualcita,  i capelli un po’ spettinati. La stava osservando già da qualche minuto, la figura sottile, intrecciata in quella strana posa, lo sguardo rapito. Avrebbe voluto che lei alzasse gli occhi e lo notasse, avrebbe voluto che lei leggesse lui con lo stesso interesse con cui stava leggendo il suo libro. 

La metropolitana si fermò con uno stridio di freni.

Lei batté le palpebre, riemergendo a fatica. Il suo sguardo percorse la carrozza e si fermò sulle porte che si stavano aprendo, distese le gambe come un gatto e chiuse il libro, alzandosi.

Lui seguì tutti i suoi movimenti e assaporò lo spostamento d’aria provocato dalla borsa ingombrante con cui lei l’aveva sfiorato, mentre gli passava accanto scendendo dalla carrozza. Immaginò di allungare la mano ed afferrarle il polso sottile, immaginò di scendere all’ultimo momento a quella fermata, di inseguirla per offrirle un caffè, anche se erano le dieci di sera.

Le porte della metropolitana si chiusero con il solito fischio, lo sferragliare riprese, monotono.

Lei, ferma sulle scale mobili della stazione, frugava nella borsa alla vana ricerca del cellulare.

Lui, incredulo e un po’ emozionato, allungò la mano sul sedile in fondo alla carrozza.




Angolo autrice.
Non saprei spiegare il motivo di questa storia...dopo mesi e mesi di vuoto finalmente sono tornata a scrivere e forse questo è il modo giusto di ricominciare, in punta di piedi e con un pizzico di speranza (che non fa mai male). 
un saluto a tutti, acquasalata.
  
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