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Autore: Vale__91    03/01/2008    10 recensioni
Una ragazza. Miami. Una villa. La famiglia Depp. Delle vacanze estive molto movimentate, dove una ragazza riceverà da sua madre un regalo che le segnerà la vita.25° CAPITOLO (EPILOGO)
(Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“ Lunedì 19 Giugno, buongiorno a tutti cari ascoltatori! Sono le 9:00 in punto e moltissimi di voi saranno ancora tra le lenzuola a rigirarsi nel letto, vero miei cari studenti? Sono ufficialmente iniziate le vacanze estive! Siete già pronti per partire? Avete già deciso quale sarà la vostra meta? Beh fatecelo sapere chiamandoci tra poco in diretta, intanto ancora un po’ di musica… ”.

Abbassai il volume della radio senza guardare bene quali fossero i tasti giusti e mi passai stancamente una mano sul viso. Come poco prima aveva annunciato la voce radiofonica le scuole avevano appena chiuso per lasciare spazio al tanto anelato riposo. Per me non era iniziato altro che un noioso giorno e una noiosa settimana.
Cercai di “ liberarmi ” dal groviglio di lenzuola che quasi mi legavano le gambe, e con movimenti lenti e stanchi scesi dal letto. Prima passai dal bagno e mi sistemai i capelli scomposti con una coda, poi scesi al piano inferiore diretta verso la cucina con l’intento di prepararmi come al solito la mia tazza di latte e caffè.
Svogliata mi guardai un po’ in giro nella casa in cui vivo da sola ormai da due anni, regalo di compleanno di una madre alquanto strana e un po’ troppo esagerata. Avere come sorpresa durante la festa del giorno in cui si è nati una villetta a schiera a due piani a Los Angeles non è una di quelle cose che ti aspetti e ne fui enormemente felice, sarei ipocrita a dire di no, ma le megalomanie di mia mamma non mi sono mai andate più di tanto a genio. Avere soldi non ho mai pensato fosse il bene primario e continuo fermamente a crederlo, ma purtroppo sono “ capitata ” in una famiglia dove il dollaro “ regna sovrano ”. A parte questo mi considero una ragazza normale.
Non feci in tempo a portarmi la tazza alle labbra che sentii il campanello suonare. Mi avvicinai all’ingresso e mi bastò un’occhiata veloce alla finestra per vedere la macchina posteggiata e capire chi fosse. Con espressione rassegnata aprii la porta e mi ritrovai davanti mia madre col solito sorriso sgargiante di corcostanza ( Regola numero uno di mamma Kim: mai farsi vedere tristi se non c’è un vero motivo, quindi sorridi sempre se puoi, specialmente davanti ai tuoi figli), i soliti vestiti firmati e il solito fortissimo profumo alla vaniglia.
<< Tesoro! Hai visto che sorpresa? >>
<< Già. >> mormorai io con indifferenza.
<< Ma come, non sei contenta di vedermi? >> fece lei con sguardo sinceramente offeso e dispiaciuto. Quando mia madre reagiva così era meglio correre ai ripari.
<< Mammina cara, scherzavo >> mentii abbracciandola.
<< Oh cara, ma stai attenta >> disse staccandosi << Non vorrai mica macchiarmi con quella tazza >>.
Lei: sempre la solita.
La feci accomodare e ci spostammo in cucina dove si sedette su un alto sgabello nero.
<< Non dirmi che ti sei alzata ora? >>
<< Sì, perché? >>
<< Ma Jennifer, ti pare? È bene alzarsi presto la mattina…E poi vorrai trovarti un lavoro sì o no, hai quasi trent’anni cara…Magari anche un fidanzato che non sia un perditempo, come quell’ultimo. Come si chiamava? >>.
( Regola numero 2 di mamma Kim: Non dormire, il mondo ti aspetta! )
I moralismi di mia madre: quanto li ho odiati e quanto li odio. Come se io volessi passare la mia vita da sola mantenuta da lei e da mio padre.
<< Odio quando fai così >>
<< Sono realista figliola >> disse sistemandosi dietro l’orecchio una ciocca di capelli bionda.
<< Vuoi qualcosa da bere? >> le chiesi ignorandola.
<< No grazie, ho già fatto colazione, piuttosto spiegami bene com’è successo >>
<< Successo cosa? >> dissi sedendomi al tavolo di fronte a lei.
<< Come hai fatto a perdere il lavoro? Insomma sei di buona famiglia ( Regola numero 3 di mamma Kim: la famiglia aiuta sempre… specialmente con il lavoro ), sei uscita dal liceo e dal college con voti abbastanza alti, ti ho insegnato l’educazione…come hai fatto a diventare così irresponsabile? >>
<< Se il posto me lo fossi scelta io, forse non avrei trovato un lavoro tanto noioso e dove, oltretutto, ci sono persone che non ti rispettano >>
<< Quella è una redazione di tutto riguardo >>
<< Sì, ma io non ho studiato tutti questi anni per diventare giornalista, ho studiato per diventare scrittrice >>
<< Dovevi pur iniziare da qualcosa, non puoi pensare di scrivere una storia e sperare che chissà chi la pubblichi e che tu diventi ricca e famosa in un secondo, ci vuole pazienza e impegno…Cose che se non da me, almeno potevi ereditare da tuo padre. Comunque quello mi sembrava l’inizio più adatto per te >>
<< Beh hai fatto male i tuoi calcoli allora. Magari mi avrebbero tenuta lì vent’anni a fare fotocopie >>
<< Esagerata >>
<< Ho scritto due articoli per una rubrica di cronaca rosa, la più facile che esista oltretutto. Tutti i colleghi li hanno trovati dei buoni lavori, tutti tranne lei…il capo >>
<< Devi considerare il fatto che la sua opinione è più importante di quella degli altri >>
<< Sei assurda, tu mi verresti contro comunque >>
<< Allora com’è che ti ha licenziata? >> disse facendo finta che la mia ultima frase fosse stato solo un suono incomprensibile.
<< Sì è rovesciato “ per sbaglio ” un caffè sulla sua camicia e su alcuni fogli >>
<< Jen!! >> fece lei con aria sconvolta.
<< Ho detto “ per sbaglio ” >>
<< So benissimo cosa intendi dire. Comunque il prossimo lavoro te lo sceglierai tu così non dovrò sentire le tue lamentele quando ti licenzieranno >>
<< Beh mi auguro che non succeda più no?! >>
<< Certo cara, se la smetti di lanciare caffè addosso alla gente >> disse mentre io roteai gli occhi << Ad ogni modo, settembre è lontano e non mi va che tu te ne stia con le mani in mano, quindi da ottima madre, quale sono io, ti ho trovato un lavoretto estivo perfetto per te >>
<< Scusa?! Ma non avevi detto che… >>
<< Niente repliche >> mi zittì lei mentre io la guardai infuriata.
<< Non ti sopporto >> dissi io a denti stretti.
<< Mi ringrazierai. Allora… >> fece lei radiosa tirando fuori dalla sua borsa di lusso dei fogli << …Si tratta di fare delle pulizie, di cucinare, anche se non sempre, di accudire dei bambini, di… >>
<< Mamma è uno scherzo? >>
<< Sai pulire, sai cucinare no? >>
<< Sì, ma… >>
<< Allora non c’è nessun problema, la prossima volta evita di interrompermi >> disse continuando a guardare gli stampati che teneva in mano.
<< Dicevo, si tratta di una villa enorme, con giardino, piscina e si trova a Miami dove questa famiglia passerà lì i prossimi due mesi a partire da… >> disse facendo scorrere gli occhi su e giù sui pezzi di carta << …La prima settimana di luglio, hai ancora un po’ di tempo per prepararti >>
<< Ho ancora un po’ di tempo per rifiutare volevi dire >>
<< Su, non scherzare Jen, aspetta almeno di sapere il nome dei proprietari no? >>
<< Perché li conosco? >>
<< Mhh, in un certo senso >> disse con un sorriso curioso.
<< Allora? >>
<< Se ti dicessi… >> con dei gesti la esortai a continuare << …Johnny Depp >>
<< Cosa c’entra Johnny Depp…Johnny Depp? >> dissi con espressione confusa mentre il sorriso di mia madre si allargava sempre di più. <<…Mi stai prendendo in giro? Quel Johnny Depp? >>
<< Sono stata brava eh?! >>
<< Sicura di non esserti sbagliata? >>.
Fu un susseguirsi di domande retoriche, poi ormai stufa mia madre mi passò i documenti che teneva in mano e visti quelli mi fu tutto stranamente e incredibilmente più chiaro. Era tutto vero, e non era possibile. Lessi il suo nome, quello della sua compagna e le loro firme. Non ci potevo credere.
<< Non dirmi che li hai incontrati >>
<< No, solo l’agente di lui che mi ha contattata apposta per questo…contenta? >>
<< Mamma, non so cosa dire. È tutto così strano. Perché ha contattato proprio te? E poi sai che io so vita, morte e miracoli di Johnny Depp, non mi risulta che abbiano una mega-villa a Miami >>
<< Vedo che sai proprio tutto, infatti l’hanno acquistata da poco. L’agente lo conosco da tempo e tu lo sai bene solo che non ti ricordi mai i nomi. Sapeva che in campo di cameriere e maggiordomi ho i contatti migliori al mondo, solo che per l’ennesima volta ho pensato che sarebbe stata l’occasione buona per mia figlia. Ti ho voluto fare un regalo insomma >>
<< So che vorresti sentirti dire solo grazie, ma mi spieghi come faccio da sola e senza esperienza a tenere testa ad un cameriere/maggiordomo di tua conoscenza? E poi i Depp si accorgeranno subito di questo >>
<< Ma cara non fare la sciocca, sanno tutto. Ho riferito la mia idea all’agente con cui ho parlato, ci siamo messi d’accordo, loro hanno dato il loro assenso ed è tutto sistemato. A quanto mi risulta se avessero potuto non avrebbero assunto nessuno, ma visto che hanno due bimbi piccoli e sono in vacanza, non hanno molta voglia di “ lavorare ” così hanno pensato di prendere almeno una persona. Come saprai bene il tuo adorato Depp non ama avere gente per casa, specialmente se sconosciuta, al di fuori della sua famiglia, ma per questa volta ha cercato di fidarsi e ha fatto un eccezione. Comunque non ti devi preoccupare di niente, ho spiegato e raccontato tutto ciò che c’era da raccontare. Quando sarà il momento, tu fa solo il tuo dovere >>
<< O mio Dio >>.
Sentii le mie guance arrossare e diventare terribilmente calde. Lo avrei visto, avrei lavorato a casa sua, avrei lavorato per lui. Non seppi che altro dire o pensare, la mia mente continuava a vagare in una dimensione tutta sua, mi riportò alla realtà lo schioccare di dita di mia madre.
<< Cosa? >>
<< Tutto bene Jen? Allora che ne dici? >>
<< Mamma >> dissi saltandole al collo e scavalcando con un salto il tavolo che ci divideva. La tazza che mi ero preparata quella mattina cadde e per poco non macchiò davvero la giacca di mia madre che non esitò a rimproverarmi.
<< Sei sempre la solita, testolina dura, mi raccomando vedi di non versargli addosso nessun caffè >> disse dandomi un bacio sulla guancia.
Il rapporto che avevamo noi due non l’avrebbe mai capito nessuno, ma in fondo ne ero felice, sarebbe stato un segreto per tutti e per entrambe.
Quella che doveva essere una noiosa giornata si era trasformato in qualcosa di indescrivibile e alla fine altri non dovevo ringraziare che la mia “ egocentrica ” mamma.




NDA - Eccomi qua!" La Vale " torna all'attacco con un'altra fic...spero che l'idea vi piaccia, diciamo che mi è venuta un po' così, di soprassalto, però mi è piaciuta subito e ho iniziato a scrivere...Come ho già anticipato non è una delle " solite " nel senso che tante fanfic ispirate ad attori belli come lui sono composte essenzialmente dal fatto che il nostro beniamino si innamora subito della ragazza che si catapulta nella sua vita...Sarà una fic più complessa, spero + elaborata e con altri fini...ovvio che non posso omettere il fatto che lei sia molto attratta da lui come lo sarebbe qualsiasi fan di Johnny...! Bene con questo concludo, sperando di leggere presto le vostre recensioni con magari i vostri consigli. Un bacio a tutti!Vale!

   
 
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