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Autore: Hell96    20/06/2013    8 recensioni
'I Signori della Notte' -Vampiri e Licantropi- dichiararono guerra agli umani circa un anno fa.
Nonostante fossero due razze nemiche per natura, decisero di coalizzarsi per schiavizzare il genere umano.
E ci stavano riuscendo.
Durante ogni plenilunio, questi esseri soprannaturali, rapiscono ragazzi e ragazze, ma la loro sorte rimane ignota. Alcuni credono vengano schiavizzati, altri invece pensano che vengano semplicemente uccisi. Sakura, Hinata, e i loro amici cercano di fuggire, ma la ragazza dagli occhi perlacei nasconde un segreto.
[SasuSaku doc - NaruHina - NejiTen - accenni ShikaIno] ❤
Possibile aumento del rating!
Shannaro!
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Nessun contesto
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Lords of the Night.
Capitolo VII: Il matrimonio, parte I




 

Il sole quella mattina aveva fretta di sorgere.
Hinata, che durante la notte precedente era scivolata in un sonno profondo, fu costretta a svegliarsi di buon ora; mentre nella sua mente stava viaggiando in mondo tutto suo, in cui era realmente libera, le sue palpebre furono investite da un luminoso fascio di luce, che costrinse i suoi occhi a spalancarsi ed il suo corpo a scattare immediatamente sull'attenti.
Si girò verso la luce, parando i suoi occhi chiarissimi con una mano. Le finestre erano state spalancate di proposito da una donna sulla cinquantina con indosso una divisa da serva.
-Ben svegliata signorina Hyuga- scandì la serva -Spero abbia dormito abbastanza, sa, dobbiamo dare inizio ai preparativi per il matrimonio di stasera. Su, si alzi ed inizi a fare colazione.-
 

 
 

 

*


 
Sakura si svegliò di soprassalto, turbata da oscuri pensieri. Non era stata una dolce la sua, anzi; in effetti non si ricordava neanche di essersi addormentata. Probabilmente, si disse, aveva perso i sensi dopo il morso di Sasuke. Ancora una volta, aveva rischiato di ucciderla, bevendo troppo sangue. Si toccò il collo, ma su di esso non vi era nessuna ferita.
L'aveva guarita.
Ma questo non la tranquillizzò affatto; era sicura che questo circolo vizioso "quasi morte-vita" le avrebbe causato qualche danno fisico prima o poi. Si rese conto di trovarsi nella stanza di Sasuke, stesa sul suo letto. Si chiese dove fosse finito.
Si rigirò sul lato destro e tutte le sue domande trovarono risposta. Sasuke stava dormendo accanto a lei. Sakura arrossì all'idea di aver passato la notte accanto a lui.
La ragazza si meravigliò di quanto Sasuke potesse sembrare tranquillo ed innocente durante la notte. Era diametralmente l'opposto del vampiro assetato di sangue che conosceva lei. Giaceva riverso senza maglietta, con indosso soltanto dei pantaloni del pigiama che gli arrivavano a metà gambe. Dormiva tranquillo ed il suo corpo seguiva i suoi respiri regolari; sembrava stesse seguendo una danza tutta sua, di cui Sakura era rimasta incantata. 
L'umana tese timidamente una mano verso di lui, desiderosa di toccarlo, di accarezzarlo. Lui aveva letteralmente il controllo sul suo corpo, quindi perché a lei non le era concessa una semplice ed innocente carezza?
Posò la sua mano sulla sua guancia ed accarezzò lentamente la sua pelle fredda e liscia. Avrebbe voluto fare questo per ore, e non si sarebbe mai stancata. Si rese conto che forse era meglio smetterla, decise allora di abbandonare quella dolce droga e di alzarsi, altrimenti Sasuke si sarebbe arrabbiato e sinceramente non aveva voglia di subire nessuna punizione.
Cercò di alzarsi ma fu presa da un capogiro, fortunatamente riuscì ad aggrapparsi alla testata del letto, altrimenti sarebbe precipitata rovinosamente.
Tirò un respiro profondo e si avviò verso la porta.
-Dove vuoi andare?- Sakura si bloccò. Sasuke era dietro di lei, ed era riuscito ad afferrarla per un braccio. Ma quando si era svegliato?
-Ciao...- rispose titubante la ragazza.
-Non hai risposto alla mia domanda. Dove pensi di andare? Sei pallida, non mi sembra il caso di andare in giro.-
-Chissà perché sono pallida e barcollante.- ironizzò Sakura. Sasuke le inviò un'occhiataccia.
-Devi mangiare. Poi ritornerai vitale come al solito. Non ti fidi di me?-
L'umana ci pensò per qualche istante. Cercò di scacciare tutti i pensieri che abitavano nella tua testa. Non doveva più sperare di stare bene. Doveva avere la sicurezza.
-Insomma- riuscì infine a dire -credo che tu stia esagerando. Non ricordo neanche di essermi addormentata...-
-Sì, sei svenuta- rispose Sasuke, colpevole -Ho problemi a... controllarmi. La prossima volta sarò meno irruento. Tu dovresti iniziare a fidarti.-
Sakura annuì, non troppo convinta.
-Vai a mangiare- ordinò Sasuke -e non darmi più carezze a tradimento.- Ancora una volta il vampiro assunse un espressione indecifrabile.
Sakura arrossì lievemente ed uscì velocemente dalla stanza con gli occhi bassi.
Appena si ritrovò nel torvo corridoio, la ragazza realizzò che tutti stavano ancora dormendo. Si avvicinò alla grande finestra infondo all’androne e notò che l’alba era appena apparsa nel cielo, trasformandolo e facendogli assumere una strana colorazione lilla. Mentre contemplava il cielo, il suo sguardo attento si posò su un ramo di un albero vicino. Ancora una volta vide degli occhi rossi osservarla.
Quel corvo era ancora lì, e la stava osservando. Cercò di scacciare questi pensieri, cercando di convincersi che l’idea che un corvo la stesse seguendo era impossibile. Si ricordò poi l’esistenza dei vampiri e dei licantropi, e si disse che forse quella sue idea non era poi tanto strana. Chiuse la finestra di scatto, arrabbiata.
Era sola eppure si sentiva osservata. Un brivido le scosse le ossa, e, spaventata, decise di correre in camera sua. Quando passò davanti la porta di Hinata, Sakura cambiò idea. Aveva bisogno di lei. Hinata era l’unica che sarebbe riuscita a calmarla.
Bussò titubante ed entrò solo quando una voce le diede il permesso. Non era mai entrata nella stanza di Hinata.
Era immensa. Come la stanza di Sasuke, se non di più. Non era tetra e non le infondeva nervosismo. Le pareti erano beige abbellite da qualche decoro color oro, al centro vi era un grande letto a baldacchino ricoperto di abiti bianchi. La camera era luminosa ed accogliente e Sakura provò una certa gelosia. Al lato della stanza, quasi nascosta, c’era Hinata con indosso un bellissimo vestito bianco, formato da una larga gonna e da un corsetto, che una signora stava stringendo.
Appena la vide, la licantropa arrossì. – Sakura! – disse – Non ti aspettavo. –
L’interpellata la guardò con circospezione. – Che stai facendo? – Chiese ingenuamente, mentre la signora dietro Hinata spostò il suo sguardo sul soffitto, rassegnata.
–Ecco… io… -
- Diamine! – La interruppe Sakura –Oggi ti devi sposare? Io… io me n’ero completamente dimenticata – si portò le mani sul volto –Oddio scusami Hinata. E’ che ho avuto così tante cosa da pensare che mi è sfuggito di mente. Sono stata una pessima amica, perdonami!-
- Oh, Sakura – disse dolcemente Hinata – non ti devi assolutamente preoccupare. Sono io la pessima amica. Ne hai passate tante, insomma tutta questa faccenda di Sasuke, e poi Ino… non ti sono stata abbastanza vicina. Scusami tu. – L’umana le sorrise. – Adesso però aiutami a scegliere un vestito – continuò Hinata –sono così indecisa! Con questo che ho addosso non riesco neanche a respirare. –


 

*



Tenten aveva il fiato corto mentre si contorceva come una forsennata nella brandina assegnatale.
Aveva la fronte imperlata di sudore, ma allo stesso tempo aveva così freddo che aveva iniziato ad avere i brividi. Le ossa le dolevano come se fosse stata appena investita da un camion. Si guardò il braccio, quello ferito. Era guarito completamente. Nessuna traccia di morso.
Mentre imprecava per il dolore, sentì la porta aprirsi. Si voltò e vide quel ragazzo, quello con gli occhi di luna. Entrò e si avvicinò lentamente a lei. Le tese una mano –Vieni Tenten. – disse gelido –Ti dobbiamo parlare.-
E presa da chissà quale forza sconosciuta, la ragazza si alzò, prendendo la mano del ragazzo.
-Ci saranno molti cambiamenti per te.-
 

 
La condusse nella stessa stanza del giorno prima, quella dove stavano per ucciderla. Degli uomini sedevano attorno ad un tavolo; avevano un espressione nervosa e stanca. La guardarono tutti di sbieco, trasmettendole una sensazione di panico.
- Dobbiamo parlare della giovane licantropa – iniziò un uomo –non può semplicemente vivere qui, come noi. Abbiamo una stirpe da tutelare.- Tutti gli altri uomini annuirono.
Tenten impallidì.
Licantropa?
Quella parole le fece venire una strana sensazione allo stomaco, come un peso. Portò allora le mani sulla zona dolente, gemendo per il dolore. Nervosismo?
- Neji – chiamò l’uomo –presto prenderai il mio posto. Ti sto dando l’opportunità di dimostrare la tua responsabilità e la tua forza d’animo. Avanti, sarai tu a prendere la decisione finale.-
-Io ribadisco la mia opinione di ieri notte, zio – disse lo Hyuga –Non possiamo lasciarla andare. Però può sempre esserci utile. Lei non possiede il sangue puro, quindi non può controllarsi. Durante la prossima luna piena distruggerà tutto quello che incontrerà. Vi ricordo, signori, che siamo in guerra. Ed una macchina di morte non potrà che farci comodo. Intanto può fare la serva, qui, al castello.-
Tutti guardarono soddisfatti il ragazzo. –E sia. – pronunciò il capo del gruppo, identificabile come lo zio di Neji – Ti occuperai tu stesso di lei, Neji. Istruiscila e dalle nuovi vestiti. Quelli puzzano di sangue. – Pronunciò con disprezzo guardando l’ormai ex umana, che in tutta risposta guardò a terra. –Chiedile anche chi l’ha morsa, già che ci sei. - Continuò.
-Va bene. – disse Neji, prendendo Tenten per il braccio ed allontanandosi dalla sala delle riunioni.
-Adesso tu mi spieghi un paio di cose.-
Ma Tenten già non lo ascoltava più, troppo presa dalla lacrime che premevano per scendere dai suoi occhi scuri.
 

 

*


 
Il sole era ormai tramontato da un pezzo, e centinaia di persone impazienti si erano riunite all’esterno del castello in attesa del matrimonio più importante -e più proficuo- di tutti i tempi.
Naruto era il più impaziente di tutti. Vestito di tutto punto, aspettava Hinata alla fine del lungo sentiero costeggiato da petali rossi. Accanto a lui vi era Sasuke, accigliato ed annoiato, come di suo solito.
-Seconto te ci ha ripensato?-
-Come se suo padre glielo permettesse…-
Alla risposta di Sasuke, Naruto sbuffò. Sapeva che quello era un matrimonio principalmente di convenienza, ma lui ed Hinata erano realmente innamorati. Almeno sperava.
La musica, formata da un’orchestra di violini, partì. Tutti gli invitati si voltarono.
Hinata indossava un lunghissimo abito color avorio, arricchito da sinuosi decori grigi che continuavano fino allo stretto corsetto. I capelli, fermati dietro da una spilla color argento, le ricadevano morbidi sulla schiena, formando degli eleganti boccoli.
Era semplicemente meravigliosa e tutta la sala aveva gli occhi solo per lei.
Sakura entrò subito dopo di lei, andandosi a sedere infondo, senza essere vista da nessuno -o quasi-
Il suo vestito rosso scuro non passò inosservato agli occhi di Sasuke, che inizialmente si limitò a seguirla con lo sguardo, ma non appena la vide sedersi, decise di posizionarsi accanto a lei.
-Bel vestito. Ha un bel colore. L'hai scelto perché ha lo stesso colore del tuo sangue?-
-Vaffanculo.-
-Attenta a come parli. Ti ricordo che sono il tuo padrone. Dovresti scusarti con me.-
Sakura gli avrebbe voluto ricordare che lui non era padrone di nessuno, men che meno di lei. Poi però si ricordò che era Sasuke ad avere il coltello dalla parte del manico.
-Scusa.- disse irritata. Sasuke accennò un sorriso. –E’ stata una brutta giornata. Ho come l’impressione che qualcuno mi stia seguendo. –
-Mh- rispose pensieroso il vampiro.
Il celebrante interruppe improvvisamente la loro conversazione. Il silenzio inghiottì l’intero castello.
-Con immensa gioia, do inizio al matrimonio di Hinata Hyuga e Naruto Uzumaki, Cosicché le loro casate si uniscano in un’unica e potente stirpe. –




 

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Eccomi! xD
Scusate per ritardo >.< ci ho impiegato un po' di tempo per riprendermi dalla fine della scuola LOL ma adesso sono tornata e vi prometto che non ci saranno più ritardi così grandi. 
Ho dovuto dividere il capitolo in due parti, altriementi sarebbe diventato troppo lungo, ed io ho sempre paura che tutto sembri noioso. Il prossimo, quindi, lo pubblicherò fra una settimana circa. Dopodiché partirò (il primo luglio vado a Londra e torno il quindici, sto ancora festeggiando xD) ma cercerò di scrivere il capitolo dopo prima di partire, così appena ritorno lo pubblico subito ^^
Questo capitolo mi sembra strano e non mi convince per niente. Mi sembrano tutti OOC, il problema è che siccome il contesto è diverso da quello del manga, i personaggi si devono comportare di conseguenza e mi sembra tutto un pasticcio xD poi mi sembra anche troppo corto >.< 
Ovviamente i consigli sono sempre accettati <3
Un bacio grande e grazie per esserci sempre <3

   
 
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