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Autore: Sisya    05/01/2008    20 recensioni
Liberamente ispirata al film Forse un angelo, la mia primissima long fiction su Sakura e Sasuke. Una storia un po’ particolare, abbastanza fuori dagli schemi, ma darò il massimo, lo prometto *O*
Sasuke Uchiha è il ricchissimo erede di un impero finanziario. Sakura Haruno è una ragazza spigliata ma in grosse difficoltà economiche.
Sasuke Uchiha è un dongiovanni incallito con la fama di scapolo del secolo, un irraggiungibile bastardo. Sakura Haruno ha un piccolo angelo di cinque anni di cui deve prendersi cura.
Sasuke Uchiha ha un grosso affare da concludere, e urgente bisogno di una moglie. Sakura Haruno si vedrà fatta una proposta impossibile da rifiutare.
Soltanto tre settimane, poi tutto quanto tornerà come prima … ma se il destino (o l’amore) come al solito decidesse di mettersi in mezzo?
Quante cose possono cambiare, in tre settimane di inaspettata convivenza? *O*
Coppia principale: SasuSaku. Questa non cambia per niente al mondo, mi spiace XD Comunque anche tutte le altre sono abbastanza definite. Saranno: InoShika. NaruHina. Un piccolo accenno di NejiTen.
Recensite in tanti, mi raccomando! *O* Un grosso bacio a tutti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Maybe an Angel


Liberamente ispirata al film Forse un Angelo, la mia primissima long fiction su Sakura e Sasuke.
Una storia un po’ particolare, abbastanza fuori dagli schemi, ma darò il massimo, lo prometto. Sasuke Uchiha è il ricchissimo erede di un impero finanziario. Sakura Haruno è una ragazza spigliata ma in grosse difficoltà economiche. Sasuke Uchiha è un dongiovanni incallito con la fama di scapolo del secolo, un irraggiungibile bastardo. Sakura Haruno ha un piccolo angelo di cinque anni di cui deve prendersi cura. Sasuke Uchiha ha un grosso affare da concludere, e urgente bisogno di una moglie. Sakura Haruno si vedrà fatta una proposta impossibile da rifiutare. Soltanto tre settimane, poi tutto quanto tornerà come prima … ma se il destino (o l’amore) come al solito decidesse di mettersi in mezzo? Quante cose possono cambiare, in tre settimane di inaspettata convivenza? *O*

Dunque, la coppia principale è SasuSaku.
Questa non cambia per niente al mondo, mi spiace XD
Comunque anche tutte le altre sono abbastanza definite. Saranno:
ShikaIno & NaruHina.
Poi magari soltanto qualche altro accenno di altre coppie, non lo so, vedremo, sicuramente anche un po’ di
NejiTen
Ringrazio tutti per l’attenzione! Commentate in tanti, mi raccomando!
Sisya *O*



1. Super mega pizza e appuntamenti scombinati: una Vigilia come tante


- Oh, dove accidenti vi siete cacciate?! Chiavi? … chiavi siete qui? - una ragazza di circa vent’anni rovistava freneticamente nella sua borsetta, ferma sotto il portico del suo appartamentino di periferia - Solo un attimo di pazienza, tesoro, vedrai che adesso mamma sistema tutto e appena entriamo ti preparo subito qualcosa di caldo, eh? Che ne dici? Solo … un attimo … chiavi? Dove diavolo …? - Sakura interruppe la frenetica ricerca per lanciare un sorriso incoraggiante alla sua bambina, che le restituì un’occhiata leggermente divertita, mentre si stringeva addosso il giubbotto più grande di due taglie e batteva gli scarponi sul vialetto di casa per scrollare la neve rimasta attaccata.
- Ti rispondono se le chiami? -
- … che cosa, tesoro? - domandò distrattamente Sakura, tornando a cercare a casaccio nella borsetta.
Restare chiuse fuori casa la vigilia di Natale sarebbe proprio stato il colmo! - Le tue chiavi, mamma. Sanno parlare? Per questo le chiami? -
- Oh! Beh, chi può dirlo? … un giorno o l’altro potrebbero anche decidere di rispondermi, non credi? Mi risparmierebbero sicuramente … un sacco … di problemi - replicò lei scrollando la testa. Per fortuna, in quel momento, una signora impellicciata e piuttosto ingombrante scese traballando le scale e aprì il portone dall’interno; squadrò Sakura da capo a piedi con un’occhiata sdegnosa e si allontanò sui suoi ridicoli tacchetti a spillo. La ragazza le fece la linguaccia da dietro, facendo ridere la figlia. - Che acconciatura orrenda. Sembrava che avesse un gatto morto in testa, non ti pare? Certa gente non ha proprio idea di cosa sia lo stile - borbottò affrettandosi a fermare la porta prima che si richiudesse, e aggiustandosi una lunga ciocca di capelli palesemente rosa dietro l’orecchio.
- … mamma? Possiamo ordinare una super mega pizza per cena? - esclamò la bambina aggrappandosi al maglione di Sakura e facendo gli occhioni dolci che le riuscivano sempre tanto bene. Pizza? … La vigilia di Natale?
- Certo! Che bella idea, Chiyo. Vada pure per la super mega pizza … uhm? Peperoni e carciofi, vero? -
Sua figlia fece una faccia disgustata, tirando fuori la lingua, ed entrambe scoppiarono a ridere.
- Ho capito. Su, su, adesso entra, o ti beccherai un raffreddore - Chiyo non se lo fece ripetere due volte. Schioccò un bacione sulla guancia della madre e poi corse fin dentro all’ascensore, dove si sfilò i guanti e si alzò in punta di piedi per alitare sullo specchio e disegnarci sopra con un ditino infreddolito. Sakura fece per raggiungerla, quando invece si batté una mano sulla fronte, come se si fosse appena ricordata qualcosa d’importante. Si chinò sui talloni e sollevò lo zerbino consunto. - Ah-ah! Trovate! - esclamò raccogliendo il suo mazzetto di chiavi con un sorriso soddisfatto, e raddrizzandosi raggiunse la sua bambina nell’ascensore, dicendosi che meglio di così poteva certamente andare, ma per stavolta non avrebbero avuto nessuna difficoltà ad accontentarsi.


- I bilanci sono in crescita, i clienti sono tutti molto soddisfatti del nostro operato. Dicono che la compagnia sta mantenendo standard molto alti, e ciò non fa mai male. Raccogliamo assensi. Tu raccogli assensi. Quei vecchi arteriosclerotici con le mutande imbottite d’oro ti adorano, Uchiha. Come si vede che non ti conoscono proprio … - borbottò Shikamaru sprofondando nella sedia davanti alla scrivania e sbadigliando sonoramente.
- Nara, non sei pagato per dormirmi davanti. E tieniti per te i tuoi giudizi da coglione, grazie. I nostri clienti mi adorano perché so come trattarli. Dì loro quello che vogliono sentirsi dire e non esiterebbero a venderti la loro cara nonnina pur di veder fruttare le azioni della società … sì prego, cosa vuoi? - domandò poi Sasuke, sfoderando uno dei suoi soliti sorrisi accattivanti e rivolgendosi alla segretaria appena assunta che lo guardava semi-incantata dalla porta.
- Signor … Uchiha, sono … sono arrivati i rapporti di fine mese - balbettò lei arrossendo furiosamente mentre consegnava al capo i vari documenti. - Grazie sì. A proposito, dolcezza, sei libera stasera? - domandò distrattamente, sfogliando i fogli pieni di grafici di mercato, senza fare troppo caso all’amico che sogghignava divertito, né alla segretaria che per poco non gli sveniva davanti. - Oh, signor Uchiha! Io … credo di sì, voglio dire, ma certo! Oggi è la Vigilia ma … ecco vede io non credevo che un tipo affascinante come lei potesse notarmi, voglio dire, mi sono trasferita da poco e non conosco ancora nessuno, non so proprio come sia stato possibile che … -
- Sì. Certo. Hai proprio ragione. Ora scusami ma devo lavorare. Sono molto occupato - tagliò corto lui riconsegnandole i documenti con lo stesso sorriso di poco prima, spudoratamente falso, neanche minimamente interessato ai problemi esistenziali di quella poveretta.
- Le donne … che enormi seccature! - biascicò Shikamaru non appena se ne fu andata, appoggiandosi ai braccioli della seggiola e girando un paio di volte su se stesso - E comunque tu sei un grandissimo bastardo. Che fine ha fatto poi quella che stavi frequentando una settimana fa, come si chiamava …? -
- … uhm? Qualcosa come … forse …? Boh. Cazzo, Nara, non posso ricordarmi i nomi di tutte quelle che mi passano davanti, no? -
- Oh, ma certo, povero Uchiha. Come ti capisco. In fondo te la sei soltanto portata a letto. Come potresti ricordarti il suo nome? -
- Piantala di sfottere e tornatene dalla tua bella mogliettina, Nara -
- Temari mi ha mollato -
Ah.
- Dico sul serio, Uchiha. Dovresti trovarti una ragazza. E no, non mi sto riferendo a quell’oca spennata che hai appena invitato a cena. Una ragazza. Una potenziale ‘compagna’ fissa, mettiamola così se ti suona meglio -
- Per essere poi mollato come un cretino? Per ritrovarmi sbattuto fuori di casa a Natale, vero? Questo mi stai consigliando, Nara? - replicò Sasuke alzandosi dalla sedia e recuperando il cappotto con uno scatto innervosito. Shikamaru sospirò pesantemente, abbandonando la testa all’indietro e portandosi una sigaretta spenta tra le labbra. - Puoi venire a stare da me, coglione. Sarò anche un grandissimo bastardo, ma non ti lascio a passare la Vigilia in albergo -
- … mi scoccia davvero molto dovertelo dire, Uchiha, ma gra… -
- Parla con Temari e scusati, qualsiasi stronzata tu abbia fatto. Ti sembrerà strano, ma l’idea di vederti girare in casa mia in mutande tutte le mattine non mi entusiasma un granché - Shikamaru si sfilò l’accendino dalla tasca e accese la sigaretta, aspirando un paio di sane boccate e assottigliando gli occhi mentre rilasciava lentamente il fumo dalla bocca. Sasuke attese un paio di secondi una risposta, ma visto che questa tardava ad arrivare, si limitò a lasciar cadere le chiavi di casa sulla scrivania e battere una pacca - non troppo leggera - sulla spalla dell’amico. Poi indossò il cappotto e passò a recuperare la sua segretaria - … a proposito, come diavolo si chiamava? - che non appena lo vide si aggrappò al suo braccio destro con un risolino eccitato, cominciando già a domandargli quando avesse intenzione di presentarsi alla sua famiglia e cosa avesse intenzione di regalarle per il suo compleanno. Sasuke mugugnò qualcosa di imprecisato, dicendosi che in quei cinque minuti quella tizia aveva lavorato di fantasia decisamente troppo per i suoi gusti. E poi, Shikamaru e Temari erano la coppia più solida e collaudata che conoscesse. Se non riuscivano a stare insieme neppure loro, come poteva anche solo provarci lui …? Con una così, poi …
No, non andava per niente bene.

- Super mega pizza stiamo arrivando! - esclamò Sakura nello stesso momento, ma a parecchi chilometri di distanza, scacciando la malinconia con un veloce colpo di spugna, prendendo in braccio Chiyo e facendo con lei naso-naso per farla ridere. Adorava sentirla ridere, perché era come avere conferma che tutto andava bene. E se tutto andava bene, allora non c’era niente di cui preoccuparsi. Che importava se era in ritardo di due mesi con l’affitto? Che importava se non poteva permettersi di comprare un regalo di Natale decente alla sua bambina?
Se Chiyo rideva, allora tutto quanto andava davvero bene.

  
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