The Past Is Coming Back.
Capitolo 21
Mark Sullivan aspettò l’ elicottero impaziente, il più del tempo
si domandò se quegli intrusi furono morti ma improbabile, pensò. “Sono sfuggiti
a zombie, hunters…Perché non ho fatto rinascere…” lui
guardò la mano, strinse al polso i campioni di virus pensando.
David e il
suo team furono ormai fuori, la Casa Bianca mandò subito un elicottero per
andare a prenderli a New York. Claire si guardò ancora incredula intorno mentre
uccisero gli ultimi zombie rimasti in quel vicolo illuminato solo da un
lampione. Leon e Chris la confortavano, il fratello maggiore capì come si
sentiva. Accadde la stessa cosa a lui quando Raccoon City fu sterilizzata e
rasa al suolo da quel missile, diventò scosso e turbato, incredulo, le strade
piene di gioia, bambini, coppie, gruppi di amici…Ormai non c’erano più e tutti,
Barry, Jill, Rebecca…Ci vivevano normalmente, una volta.
I pensieri di Chris furono risvegliati quando sentirono dei rumori, dei passi
da gigante, come un Tyrant ma peggio.
All’improvviso una cosa che prima era
chiamata Mark Sullivan non esisteva più. Claire
riconobbe i vestiti stracciati. Ormai diventò un mostro, con un occhio solo,
tre braccia con lame affilate e la pelle nera sporca.
- M..Mark..- bisbigliò Claire. Leon la guardò
puntando la sua doppietta contro quel mostro. Capirono tutto, Mark Sullivan si era infettato il virus per distruggerli.
Iniziarono a sparare e a cacciare fuori dagli zaini le armi più pesanti e
potenti. Rebecca e Claire indietreggiarono cercando di distrarre il mostro
mentre gli altri spararono con mitragliatrici e fucili. Leon e David lanciarono
allo stesso tempo 4 granate, 2 per ogni uno…Ma il mostro non si mosse.
- Dannazione! – urlò David, Chris guardò in alto ma nessuna traccia dell’
elicottero.
- Dobbiamo distrarlo finché l’elicottero non ci viene a prendere! – Urlò Redfield in preda al panico.
- Si! –
Intanto cercavano di trovare un punto debole ma quando 2 granate, tante mine,
tante pallottole furono addosso a quel mostro, indietreggiò barcollando,
perdendo il baricentro, ma prima che tirarono un sospiro di sollievo il mostro
caccio grandi ali nere e robuste lasciando un tanfo di prodotti chimici, si
innalzò in aria, volando intorno a loro.
Claire e Rebecca caddero di sedere sull’asfalto caldo, quelle ali grandi
potevano spostare un uomo di taglia normale via.
- Fuoco a tutta forza! -
Rebecca, la meno esperta tiratrice non riusciva a prendere la mira, Claire un
po’ meglio di lei ma era molto difficile. Per gli altri risultava molto più
facile perché erano stati addestrati per ogni situazione.
Un rumore di
motori si sentì provenire dal cielo blu notte. La speranza negli occhi del team
si illuminò ancora, ma non potevano salire finché quel mostro non sarebbe stato
almeno a terra.
Leon prese
ancora il lancia-mine esplosive, presse il grilletto 3 volte e in tre secondi
esplosero in aria attaccate al mostro che barcollò ancora in aria.
Claire cacciò la beretta e sparò gli ultimi colpi rimasti finché non scattò a
vuoto. La intascò di nuovo guardando l’elicottero verde chiaro che si fermò in
cielo, con le pale che giravano e giravano ancora.
- Claire, Rebecca!! Iniziate a salire! – urlò Leon ma il mostro lo spinse
facendolo cadere a terra, Leon si tastò la ferita di prima gemendo e si tirò su
velocemente ignorando il dolore.
Un filo sospeso si abbassò dall’aereo che le tirò su. Rebecca posò lo zaino e
lo aprì di nuovo cercando la mitra più piccola e la passo a Claire visto che
era a secco di proiettili. La rossa prese la mira e notò un piccolo foro su una
delle ali del mostro e sparò, non riusciva proprio ad ammetterlo che quella cosa era Mark, il suo ex. Il
volatile/mostro si ferì pesantemente ad un ala e cadde sull’asfalto.
John per soddisfazione lanciò un ultima granata incendiaria e si strinse bene
al filo che lo stava portando con Leon sull’elicottero. David e Jill
afferrarono il filo e guardarono in basso, il mostro si muoveva ancora “..Ma
calcolando l’ora, New York sarà sterilizzata in qualche minuto.” Pensò Jill
Valentine una volta salita sull’elicottero. Guardo i suoi stanchi compagni,
Claire che aiutava Leon a sedersi mentre Rebecca gli tamponava la ferita. John
e Chris che guardavano al di fuori, le fiamme e gli zombie che ancora
camminavano, David che si alzava stanco per andare a parlare con il pilota e
lei? Lei che era appoggiata al muro, chiuse gli occhi sperando di cadere in un
sonno profondo.
Claire e Leon erano gli unici che non avevano dormito, ormai fu mattina e la
giovane appoggiò la testa sulla spalla di Leon cautamente mentre lui era pensieroso
che guardava Washington dall’alto.
- Non ho un posto dove stare… - sussurrò.
- Dormì da me, cioè… - Leon si girò verso Claire mentre si passava una mano nei
capelli sporchi. – Uhm..dormi a casa mia e di Sherry.
Lei sorrise stanca e annuì contenta. Appoggiò la testa al muro mentre quel
sorriso svanì e le lacrime le accarezzavano il viso. Leon se ne accorse subito
e le asciugò con l’indice.
- Non me ne va mai una bene… - sussurrò nei singhiozzi. – Prima Steve, adesso
Mark che è un malefico e che sarà anche morto a quest’ora. – Il ragazzo guardò
gli altri che dormivano ancora e poi di nuovo alla giovane testolina rossa.
- No no…Non è colpa tua Claire, e l’Umbrella che dal 1998 ci sta alle calcagna,
ci disintegra. – Per un attimo pensò ad Ada e se era viva. “Probabilmente
si…C’è la fa sempre.” – Ma se questo succede…Se ti innamori di qualcuno e
finisce male, vuol dire che…Non era destinati a…te. -
- Sognavo di sposarlo, sognavo di avere una vita felice. -
- Sei…Siamo giovani. – bisbigliò. – C’è tempo. – Leon tolse i guanti sporchi e
accarezzò il viso di Claire, detestava vederla piangere, la prima volta che la
vide piangere fu con Steve quando tornò dall’Antartide e Leon le aveva fatto
una sorpresa, e adesso la storia si ripete.
Dopo pochi minuti l’aereo arrivò alla Casa Bianca. Il Presidente degli Stati
Uniti si congratulò con Leon e i suoi amici, offrendo a tutti loro un volo di
primo classe per tornare alle proprie città, e alle loro vite. Tranne a Leon e
Claire che decisero che sarebbe stata con lui finché non si sarebbe ripresa,
Chris la prese un po’ male, ma alla fine Jill lo convinse a lasciare Claire con
Leon.
Rebecca fu la prima a partire il giorno dopo, alle dieci del mattino. Claire
essendo la più vicina a Rebecca l’accompagnò fino al Gate dell’aeroporto.
- Claire..
- Mh?
- Non hai perso le speranze, hai un ragazzo davanti ai tuoi occhi fantastico,
cerca solo di capire chi è.
Con quelle
parole Rebecca abbracciò Claire e se andò lasciandola con quelle parole che le
frullavano per la testa.
Tornò dai suoi amici e Leon le chiese se era successo qualcosa visto che
sembrava confusa, lei gli diede un sorriso falso…Ma lui ci cascò e sorrise di
ricambio. Si divisero, il resto del team andò a preparare le valigie e Claire e
Leon andarono a casa e Sherry li accolse contenta di vederli vivi.
Fine
Capitolo 21
Eccomi qui
tornata in Italia per non so quanto, posso scrivere di più! il prossimo sarà
l’ultimo capitolo u.u stavo pensando di fare un'altra
storia su RE o il continuo di questa ma diverso nel senso i nostri eroi più
rilassati e la storia concentrata sulle coppie più che altro, oppure un ‘’throw back’’ nel senso una storia su quello che è accaduto
tra Leon e Claire dopo Raccon nel '98 quei 2-3 mesi prima
che Claire parte per Rockfort. Consiglio? Vi
piacerebbe un'altra mia storia su RE? Intanto vi mostro il video su ClairexLeon che ho fatto, si chiama “ClairexLeon:
I’d have a Heart Attack”. Ecco il link http://tinypic.com/player.php?v=hrzhty&s=5