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Autore: mangakagirl    22/06/2013    12 recensioni
Ecco finalmente il continuo della mia fict: E se Shinichi non avesse seguito Vodka?
che tuttavia può essere letto anche da chi non conosce l'altra storia, immaginando
semplicemente come sarebbe stato il rapporto tra Shinichi e Heiji se il detective dell'Est non fosse mai tornato bambino. ^^
Rivivremo quindi i casi in cui compare Heiji con la presenza di Shinichi anzichè quella del piccolo Conan
e vedremo come si svilupperà la loro amicizia in questo modo ;)
Dal capitolo 2:
Toc Toc!
Mi alzo sbuffando e mi avvicino alla porta riducendo gli occhi a trattini.
-Uffa Ran, cosa ti sei dimenticat…?- sbraito prima di rimanere con le parole a mezz’aria: un paio di occhi smeraldini mi sorridono divertiti sulla soglia della porta.
-Come butta, Kudo?- domanda Hattori con il suo strepitoso accento del Kansai mentre io impreco dentro di me.
-Benissimo... fino a qualche secondo fa- rispondo ironico prima che lui entri in camera senza chiedermi il permesso. Mi sventola i fogli del questionario sotto al naso e ridacchia andandosi a sedere sul letto di Ran.
-Mi dai una mano, vero?-
-Emm… No- rispondo scocciato tornando a sedermi nell’esatto punto in cui ero trenta secondi fa.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E se l’Est e l’Ovest si fossero comunque incontrati?


1.
Ep 49 “Il diplomatico”



Un ragazzo con la pelle scura, un cappellino calato sulla fronte, jeans e giubotto turchese fa capolino sulla soglia incuriosendoci tutti.
-Sì?- domanda Kogoro posando il giornale sulla scrivania, stizzito per essere stato interrotto mentre il nuovo arrivato entra nell’agenzia.
-Sto cercando Shinichi Kudo- dice con uno strano accento.
Kansai?!
-Sono io- rispondo con voce raffreddata alzandomi in piedi. Sorride con il volto seminascosto e io aggiungo sospettoso e irritato -Tu chi saresti?-
-Giusto, non mi sono ancora presentato…- dice levandosi il cappello sorridendo furbetto e rivelando un paio di occhi verdi smeraldo e una carnagione scura davvero isnolita per un giapponese -…Mi chiamo Hattori Heiji, Detective-
-COSA?! UN ALTRO?!- esclama Kogoro sbarrando gli occhi mentre io riduco i miei a trattini.
Perfetto… ci mancava solo il rompipalle di turno che si atteggia a detective!
Starnutisco violentemente mentre lui posa il suo borsone sulla scrivania di Kogoro e sorride guardandomi.
-Effettivamente ho sentito parlare di un ragazzo del Kansai che sembra molto sveglio per la sua età…- commenta l’oji-san portando una mano sotto il mento mentre Ran guarda il nuovo arrivato un po’ scocciata.
-Uff… Ci mancava solo un altro fanatico di Holmes…- commenta a bassa voce mentre io le rivolgo un’occhiatina tra il divertito e lo sdegnato.
L’altro sarei io vero?
-Infatti noi siamo chiamati…- continua Hattori fiero di sé -…Kudo il detective dell’est e Hattori il detective dell’ovest-
-Ma dai?- domando ironico.
Questa mi è davvero nuova! Da dove è saltato fuori ‘sto tipo?
Già mi sa di rompiscatole al massimo…
-Sono qui per sfidarti Kudo- aggiunge fissandomi con uno strano sorrisetto che mi irrita -Allora che fai? Accetti la sfida? Voglio vedere chi di noi due è il migliore… Voglio vedere se meriti davvero il confronto con me-
-Senti un po’…- comincio annoiato da tutto il cinema che sta facendo.
Perché mai dovrei perdere del tempo con un ragazzo così presuntuoso, che tra l’altro non ho mai sentito nominare finora?
TOC TOC TOC!
Una donna di mezza età con indosso il lungo trench marrone, guanti, occhiali da sole e una sciarpa entra sdegnata nell’agenzia facendo risuonare i suoi tacchi sul pavimento.
-Vi sembra questo il modo di trattare i clienti?- domanda scontrosa -Suono il campanello da un sacco di tempo e nessuno viene ad aprire. Questa agenzia non è così buona a trattare i clienti come si dice, forse…-
Ci voltiamo verso di lei sorpresi: sembra una riccona.
Davvero ha suonato il campanello? Io nemmeno l’ho sentito.
-Ho molta fretta. Posso sperare che mi aiutiate o me ne vado?- aggiunge acida togliendosi gli occhiali da sole con gesto sprezzante.
Dopo una tazza di caffè, una spiegazione dettagliata sul caso e un plico di fogli consegnatoci dalla donna, scopriamo che vuole che si indaghi sulla fidanzata di suo figlio: Yukiko.
Lo zietto, leggendo la scheda apparentemente apposto della ragazza, domanda curioso il motivo dell’indagine.
-Nulla di particolare- asserisce la donna abbassando lo sguardo.
Sto per rispondere io allo zietto il perché dell’indagine, ma quel maledetto ragazzo del Kansai, spaparanzato sulla sedia a rotelle della scrivania di Kogoro, con le braccia dietro la testa e il tono annoiato mi batte sul tempo.
-La ragazza è apparentemente perfetta. Gli esseri umani sono sospettosi e gelosi di chi è perfetto. Per questo si cerca di trovare ogni possibile difetto in loro…-
-Si può sapere chi è questo ragazzo?- domanda la donna un po’ sdegnata visto che ha fatto centro con la deduzione, mettendola in imbarazzo.
-E perché diavolo ti infili in casi che non ti riguardano?- aggiungo indispettito io con la voce ancor più nasale di prima.
-Ah ah, non gli dia retta…- risponde Kogoro in imbarazzo mentre Hattori non sembra minimamente toccato da quello che gli ho detto -Lui è solo un amichetto di mia figlia e di quel moccioso detective del suo ragazzo- aggiunge con disprezzo fulminandomi.
-Grazie zietto- rispondo io ironico con gli occhi a trattini e un sorrisetto sulle labbra.
-In ogni caso- la donna si alza con aria di chi non c’entra nulla in tutta quella faccenda -Continuiamo la conversazione a casa mia… Voglio che ci sia anche mio marito-
-Ora?!- esclama lo zietto che è un pigrone di prima categoria -Ma perché non siete venuti entrambi?- si lagna.
-Mio marito è un diplomatico!- sottolinea guardando l’agenzia con disprezzo -Sarebbe stato inopportuno venire qui di persona-
-Certo teme…- dico io alzandomi in piedi, ma per la seconda volta, cosa che mi fa infuriare, Hattori mi intorrompe.
-Teme lo scandalo- afferma ridacchiando e alzandosi anche lui dalla sedia girevole dell’Oji-san.
-Senti un po’…- comincio per la seconda volta stizzito.
-Coraggio andiamo!- esclama lui, interrompendomi per la terza, tutto contento come se i Tokyo Spirits avessero battuto i Big Osaka 4 a 0.
-CHE COSA?!- esclamiamo io e lo zietto sorpresi.
-Bè, se andassero solo Mouri e la donna sarebbe sospetto per la famiglia… Mentre andando tutti insieme nessuno si insospettirà: sarà come se la signora avesse invitato Mouri e la sua famiglia per una normale cortesia-
-Sì, ma tu non centri niente con la nostra famiglia- rispondo io incrociando le braccia la petto.
-Ooo andiamo Kudo!- ridacchia battendomi una mano sulla spalla mentre io sbuffo indispettito -Sarà l’occasione buona per dimostrare chi è davvero il migliore tra noi due. Non credi che a volte il destino sia tremendamente dalla nostra parte?- domanda felice come un bambino.
-No- rispondo io alzando gli occhi al cielo. La signora e Kogoro sono già usciti di casa, così mi volto verso Ran.
-Vieni vero?-
-Mah… se proprio devo- risponde annoiata raccattando dal tavolino pacchetti di fazzoletti -Almeno qualcuno ti terrà la scorta di questi…-
-Ma che gesto carino da parte tua- commento ironico sorridendole mentre lei alza il mento e chiude gli occhi con aria da superiore.
-Se non ci pensassi io a te tu mangeresti ancora cibi precotti ogni giorno Mr So-tutto-io!- commenta con finta aria stizzita, ma è palese che sta morendo dala voglia di scoppiare a ridere.
-Ah sì?- domando divertito avvicinandomi a lei con aria furbetta -Bè, direi che allora è una fortuna che tu esista, vero Miss Odio-i-cibi-precotti?-  la cingo con le braccia e le bacio la guancia teneramente.
Qualcuno tossicchia attirando la nostra attenzione.
-Quando avete finito di fare i piccioncini, andiamo?- domanda Hattori divertito.
Lo fulmino insieme a Ran.
Quando ha detto che se ne va?

***

Un filo da pesca!
Dannazione, quell’imbecille trova un filo da pesca e crede di aver risolto il caso. Passando in tutte le stanze in fretta e furia sento la sua voce rimbombare nel piano e spiegare come si sono svolti i fatti.
Patetico. E lui temeva che io non reggessi il confronto?
Trovo finalmente l’ultima prova che conferma che la deduzione di quell’idiota è sbagliata e mi dirigo con le mani dentro le tasche e lo sguardo sicuro verso la stanza dove sono riuniti tutti.
-Lo confesso, ho ucciso io mio figlio Isao…- dice il vecchio che Hattori ha incolpato.
-No- scandisco bene io attirando l’attenzione di tutti.
Il detective dell’ovest si volta scioccato verso di me.
-Cosa hai detto?!- esclama.
-Ho detto che la tua ridicola teoria è 100% impossibile…- spiego il perché facendo notare a tutti che la chiave non si è inserita nel taschino della vittima, ma nella tasca e basta e quando lui mi nomina di nuovo il filo da pesca gli sventolo sotto il naso quello che ho trovato io.
-Ne ho trovati altri 5 o 6 in giro per la casa- dico fiero della mia deduzione, andando poi avanti a spiegare che l’omicidio è stato commesso davanti ai nostri occhi e che la colpevole non è altro che la moglie del diplomatico, smontando così ogni teoria che Hattori prova a proporre per ribattere le mie.
Finalmente anche lui capisce il trucco e sostiene la mia deduzione, fino a quando non convinciamo anche la polizia e la donna non viene portata alla centrale.
Comincio a tossire e mi appoggio contro la libreria.
Uff... spero non mi stia venendo anche la febbre!
-Cavolo!- esclama con un sorriso un po’ amareggiato il ragazzo del Kansai -Allora la mia deduzione era sbagliata sin dall’inizio!-
Lo guardo un po’ stizzito poi sospiro alzando gli occhi al cielo.
Ce ne ha messo di tempo!
-Ottimo lavoro Kudo! Il tuo ragionamento era migliore rispetto al mio… Hai vinto- ammette battendomi una mano sulla spalla.
-Baro- commento -Quando si tratta di logica e deduzione non ci sonp mai né vincitori né vinti, l’unica a vincere è sempre la verità. Ricordatelo se vuoi diventare un Detective-
Mi guarda sorpreso, poi sorride e annuisce riconoscendo che ho ragione. Anche io gli sorrido e faccio per dirgli qualcos’altro, quando lui guarda l’ora e si agita.
-Oh cavolo!- esclama con l’accento del Kansai marcatissimo -Il treno per Osaka parte tra meno di mezz’ora e io sono dall’altra parte della città! Devo muovermi!- si guarda attorno come a riflettere su cosa fare, poi torna a guardarmi.
-Beh, Kudo, spero tanto che un giorno ci rivedremo. La prossima volta sarò io a vincere, non temere- dice sicuro di sé mentre io sorrido furbo.
-Non ci spererei tanto, Hattori-
-Devo davvero andare. Ciao Mouri- dice passando accanto a Ran e ammiccandole mentre lei, arrossendo leggermente sulle guance, alza una mano incerta.
Se per un attimo mi stava simpatico, ora non lo sopporto esattamente come prima.
Comunque non credo che ci rivedremo ancora…
Nemmeno si sentirà mai parlare di noi con Kudo dell’Est e Hattori dell’Ovest probabilmente: devono essere solo tutte sue fantasie.
Ma anche se ancora non posso saperlo, la mia deduzione è davvero errata questo volta.



Mangakagirl's Corner:
Minna Konnichiwaaaaaaaaaa!!!!
Lo so, lo so...
Sono in ritardo si... 6 mesi ^^"
Sì, la fict doveva arrivare 6 mesi fa...
Ma me ne ero completamente dimenticata!!
Solo ieri l'ho ritrovata e...
O.O
Ispirazione!
Ho ricominciato a scriverla xDDD
Ovviamente spero di cuore che i miei vecchi recensori, ma ANCHE I NUOVI! *--*, mi seguano
ancora :DDD
Come già detto nell'intro, ecco che la mangaka torna riprendendo gli episodi con Hattori ^^
Questo lo conosciamo tutti ovviamente xDDD
Ma visto dal punto di vista di Shin è un po' differente, no? :)
Spero vi sia piaciuto!
Lasciatemi qualche recensione, mi raccomando!
Mangakagirl!

Prossimo capitolo:
Ep 59: Il club di Sherlock Holmes ;)

  
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