Una
serie di sfortunati eventi
-Cap 01: C’è posta per te-
- Signorino Hibiki, ho
qui una prioritaria per lei!- il postino frugò in
un mucchietto di carta da lettere legata con dello spago e ne estrasse
un po’ goffamente la ricercata.
Ryoga si grattò la testa sorpreso.
- Masami! Caspita come siete diligenti voi delle
poste, consegnate persino a Niigata !
L’uomo delle poste fece una faccia incoerente
nell’apprendere quelle parole, l’ espressione
lasciava trapelare il pensiero ° ma guarda questo sempliciotto
° ma troppo perbene, o forse troppo abituato alla distrazione
del ragazzo con la bandana si limitò ad indicare
l’abitazione ferma alla sua sinistra, per l’appunto
casa Hibiki.
Ryoga sobbalzò, come se per un attimo avesse
davvero creduto che quella, stufa di essere disabitata trecentosessanta
giorni all’anno, avesse radicato braccia e gambe e si fosse
diretta in zone più calde, seguendo il suo inquilino
più giovane… poi collegò i suoi
neuroni, accorgendosi di essersi perso ancora una volta, ma se era
giunto a casa in tempo per leggere quella misteriosa lettera poco male.
- Grazie Masami - ricambiò con un sorriso timido, mentre l'altro nella sua divisa blu scura prese la bicicletta ed imbucò il vicolo
adiacente per poter continuare il giro del quartiere.
La lettera fra le sue mani venne aperta nello stesso istante
in cui vi lesse il mittente, famiglia Unryu.
La folata di vento che seguì lo strappo della
missiva, fu il primo di una serie di sfortunati eventi che marchiarono
per sempre la sua già insopportabile vita.
Il vento fece turbinare il contenuto della busta dentro ad un
tubo di calce, uno dei giochi per bambini del parco, dribblò
le altalene ed infine planò su di un cespuglio dove una
bestiola orinò.
- Biancanera! - urlò Ryoga,
scoprendo proprio la sua cagnetta, come responsabile del misfatto.
Nelle ore successive il poveretto si rintanò in casa e
tamponò ed asciugò quanto più
poté per decifrare infine solo poche parole, mentre
bianconera gli scodinzolava accanto tutta felice.
“Caro Ryoga, debbo d’informarla che,
macchia d’inchiostro illeggibile, Akari, altra lunga macchia
nera, incidente d’addestramento con i maiali, terza
sbavatura, funerali, questo lunedì.
Cordiali saluti,
Nonno Unryu.”
Akari è… No!No! Non posso pensarlo! Non
può essere vero! Perché proprio lei???
strinse la lettera fino a farne uno spaghetto di carta.
Trascorsero alcune ore nel più completo silenzio.
Biancanera leccava le lacrime del suo padroncino come una
brava balia, finché quest’ultimo non fu
attraversato da una scintilla di vitalità.
- Devo andare a trovarla! Devo essere lì
per lunedì o non potrò darle l’estremo
saluto!
Così, con un retrogusto d’amaro in gola
e gli occhi rossi dal pianto il nostro eroe si preparò
più che motivato per l’ennesimo viaggio.
°Cosa devo dire a suo nonno? Devo portare dei fiori?
sarò il benvenuto?°
Infilò lo zaino da scout, che portava dalla tenera
età di sette anni e spalancò la porta
d’ingresso, era talmente sovrappensiero che non si accorse
nemmeno dello sciabordio della pioggia che incessante fluiva,
sgocciolando dagli orli dei tetti.
- Sgrunt! Sgrunt! - P-chan si liberò con
facilità dalla maglia che lo imprigionava e preso da un
incontrollabile istinto rabbioso trotterellò fuori a
perdifiato.
Era come un’allucinazione, una notte fatta di
labirinti senza fine, le zampe percorsero chilometri e chilometri prima
di cedere sfinite dallo sforzo e dalla ricerca, senza contare che,
nello stato pietoso in cui si trovava il porcellino non poteva chiedere
alcuna indicazione.
- P-chan! - esclamò sorpresa
quella che pareva essere la voce di Akane Tendo, poi un abbraccio
accogliente e un cuscino caldo sotto la testolina gelida e gli occhi
del porcellino si chiusero estasiati.
- Quel maiale è ancora qui?!
- Non essere così scorbutico Ranma! Il
mio P-chan è tutto infreddolito... Oh cielo! ha la
febbre!
Fine primo cap.
"Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo
può spendere."
(Teofrasto)
Eccomi qui a scrivere qualcosa che mi è balenata
per la mente per l’ennesima volta dopo un lungo distacco dal
web…
Molti forse si sono scordati di me, altri proprio non mi
conoscono, ma tanto per spiegarci io mi diletto a scrivere (a fasi
alterne, come la luna) surrogati di storie sul bel Ranma ed i suoi
amici di Nerima… tutti personaggi, ci tengo a precisare, della mitica Rumiko Takahashi.
Aspettando i vostri commenti,
La vostra affezionatissima autrice,
=Laila=