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Autore: lostin_infinite    23/06/2013    0 recensioni
myungsoo, colui che conduce una vita monotona e asociale rispetto a tutti gli altri esseri viventi presenti nella sua stessa scuola.
e un ragazzo alto dai capelli castano chiaro stravolgerà dall'altro lato la sua vita per intero.
e quel ragazzo è sungyeol.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: L/Kim Myungsoo, Lee Sungyeol
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Le solite nottate, quelle lunghe e insonne, vagavano ogni volta per gironzolare nel vuoto della camera di Myungsoo, e riempire ogni spazio possibile. Myungsoo sprecava le ore della notte a riflettere sulla propria vita, sui pensieri, insomma, su ogni cosa negativa che poteva nascere nel suo ciclo vitale, tutto fuorché dormire. E poi ogni minima creatura vivente di quella orrida scuola si stupiva ogni giorno di quelle occhiatacce smorte da parte del grande Myungsoo kim, colui che, per apparenza della gente, sembrava un tipo asociale e freddo. Insomma, tutto secondo l'apparenza sembra semplice, ma in realtà nel profondo di ogni minima cosa Myungsoo non era affatto semplice. Era un tipo piuttosto complicato, e per lui le complicazioni non erano mai abbastanza. Non si sforzò neanche di chiudere un occhio che le sue complicazioni gli vagavano per filo e per segno, e la testa stava come per esplodere, perché erano a migliaia. 
 
E come ogni mattinata si svegliò senza sbattere ciglio, non preoccupandosi neanche di andare a farsi una doccia fresca col caldo torrido che faceva. Insomma, il ventilatore in camera sua non bastava neanche a rinfrescare una minima parte della sua camera, e se teneva la finestra aperta era anche peggio. Senza troppe esitazioni si infilò su la divisa scolastica, quella orribile cosa di cui odiava di più al mondo. Prese lo zaino, il quale preparò la sera prima, e tenendo conto di avere le chiavi di casa e il necessario uscì e si avventò in una lenta camminata verso la scuola. Quella scuola con quegli esseri umani tutti uguali, che se non giudicavano non erano soddisfatti. Myungsoo si era sempre chiesto perché esistesse il pregiudizio contro qualunque cosa c'era al mondo, senza neanche conoscere una persona infondo. 
 
La testa gli si riempiva di pensieri anche durante le ore di lezione, mentre scarabocchiava senza ritegno il quaderno degli appunti. Onde spezzate, linee infinite, insomma, ci metteva di tutto rendendo la pagina completamente astratta. 
Nell'ora di pranzo, come al suo solito, sgattaiolava fuori dalla classe per ultimo e lentamente andò verso la mensa per ordinare quel poco cibo che neanche finiva di mangiare. Quattro o cinque foglie fresche d'insalata con della verdura ed era già apposto. Ma qualche anima viva accanto a lui gli fece alzare automaticamente il viso, curioso di chi sia. Probabilmente avrà sbagliato tavolo, dato che quell'essere non l'aveva mai visto prima. E sorrise, sorrise senza alcun motivo preciso. Forse era un tipo abbastanza allegro con la voglia di spassarsi la vita in un modo stravagante e non troppo asociale, il contrario di Myungsoo, per dire.
 
« Ciao ! »  a quanto pare Myungsoo aveva ragione, dato che subito gli si buttò addosso un sorrisone di quelli da far male ad ogni muscolo facciale, se non con un saluto euforico. E chi lo conosceva, poi?
Non rispose, come al suo solito, e rimase li a fissarlo con i suoi soliti occhi profondi, di cui ogni uno ci si perdeva ogni volta tra quelle sue iridi un po' inquiete. Il ragazzo sconosciuto però non sembrò cambiare umore, e lo guardò a sua volta, non abbassando quegli angoli delle labbra. 
 
« A quanto pare non sei un tipo di molte parole, mh ? Comunque sia, piacere, sono Sungyeol ! » di nuovo quel suo parlare quasi stridulo mandò in confusione Myungsoo. Perché gli si presentò così, essendo un perfetto sconosciuto ? E poi si sapeva benissimo che in quel circolo di persone con pregiudizi la faccia di Myungsoo era la prima sparlata in tutta la sede scolastica. Nessuno fece fiato ad avvicinarsi a lui, nessuno ne ebbe mai il coraggio, ma stranamente quel ragazzo alto dai capelli di un certo castano chiaro non sembrò neanche far parte di quella scuola.
 
« Tu .. tu sì, devi essere Myungsoo, sento tante voci in giro sul tuo conto ma non ho mai capito il perché. Forse è perché non sei un tipo che socializza molto con le persone, ma devo dire che in mia vista sembri bizzarro e strano, ma anche interessante. »  interessante ? Chi mai l'avrebbe reputato in tal modo ? Che poi, lui aveva detto che era un tipo strano e bizzarro ? E lui che si era praticamente presentato come se fosse stato costretto in una scommessa e sorridendo come se avesse avuto la notizia più entusiasmante del mondo ? Una cosa era certa, quel ragazzo stava spappolando per intero il cervello di Myungsoo, tentando di mandarlo in confusione. 
 
Appena Myungsoo storse le labbra e continuò a fissarlo, la campanella di botto suonò, e si alzò dalla propria postazione, dando solamente un ultimo sguardo al ragazzo alto di nome Sungyeol. Sungyeol, Sungyeol, Sungyeol. Era un nome strano per Myungsoo. Senza un perché, era strano e basta, come lo era il ragazzo stesso. Una mano gli si poggiò sulla spalla, interrompendo il suo cammino verso la propria aula, e Myungsoo solamente si girò per vedere chi fosse e cosa volesse. E come / forse / si sarebbe aspettato, ecco Sungyeol che continuò a sorridere come se non ci fosse un domani. Ma non si sarebbe domandato del perché Myungsoo sembrava non dargli alcuna confidenza ?
 
« Myungsoo, conosco un parco in cui si trova una gelateria con i gusti più stravaganti al mondo, ti piacerebbe venire insieme a me dopo la scuola ? » era un perfetto sconosciuto di cui sapeva solo il nome e ora lo invitava addirittura a uscire insieme ? E poi sarebbe Myungsoo quello strano e bizzarro. Fece una semplice scrollata di spalle, e Sungyeol si mise subito a sorridere / per l'ennesima volta, ormai / facendo un segno di ' ok ' con la mano destra. 
 
« Lo prendo come un sì. Allora ci si trova davanti scuola fra due ore, ti aspetto ! » e con quell'ultima frase, se ne andò a gambe levate per la sua aula. In realtà erano entrambi in ritardo, il ché provocò pure a Myungsoo di correre a più non posso per raggiungere la propria classe. 
  
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