Parlando di Mike c’è poco da dire , lui è come te , come me , come chiunque altro. Ha 20 anni o forse 18 o forse 25,poco importa. E’martedì ed ormai sono due giorni che non fa altro che dormire , non lavora lui, pure i soldi hanno perso interesse. Dopo quarantotto ore passate in stato vegetativo è svegliato dall’antifurto della vicina , la signora Steins, Strennis ,Stans , il nome non lo ricorda, non gliene frega niente. Decide di uscire , così si mette qualcosa addosso, scende le scale ed è fuori, nella grande città. Percorre qualche via o forse qualche isolato, non è importante,il punto è che di colpo una Porsche nera lo mette quasi sotto. Il conducente, un tipico ricco impomatato lo manda affanculo, Mike però non risponde, ora non ha voglia. Percorre un altro po’ di strada e incontra uno strano individuo vestito di nero che con un sorriso da deficiente gli porge un volantino e afferma “- Non è mai tardi per redimere la tua anima, Dio perdona !”, probabilmente un membro di qualche associazione religiosa del cazzo con un passato da alcolista o tossicodipendente. Mike prende il foglio , continua a camminare e poi dopo poco lo butta a terra , come se quella cazzata fosse interessante , poi entra in un locale con un’insegna viola e ordina un liquido giallo scuro , dopo esce e ricomincia a camminare . Passa circa mezz’ora che si mette a piovere, forte,molto forte,quasi fosse un uragano , “-Che cazzo di sfortuna” pensa Mike , “. La sua giacca non ha un cappuccio e la pioggia in qualche modo lo rende nervoso ; cammina a passo svelto da quasi dieci minuti quando vede un altro locale , l’insegna questa volta è verde e il posto si chiama “The Hall of Boredom” ,quello che lo attira è un manifesto sul quale c’è scritto in caratteri rossi che lì si esibiscono alcuni gruppi che suonano vecchi pezzi punk . Mike decide così di entrare , gli piace il punk e il messaggio anarchico che a volte trasmette. I primi che si esibiscono però hanno un nome impronunciabile e fanno pure schifo, pertanto Mike va al cesso, la teneva da due ore, poi torna e si risiede. Poco dopo sul palchetto sale un altro gruppo, peggiore del precedente, e comincia a suonare un pezzo strappalacrime, di quelli che starebbero bene in un film sui vampiri con qualche attore belloccio e un'attice mediocre; la situazione ricorda a Mike suo padre. Anche lui suonava nei bar,ma preferiva generi diversi; scappò di casa quando il figlio aveva 7 anni, ma a Mike non importò più di tanto, anzi non gliene fregò un cazzo, era fatto così da quando sua madre lo aveva espulso dalla sua vagina .Nel frattempo nel locale Mike si sente strano già da un paio di minuti, ha una sensazione allo stomaco che lo incuriosice, che sia finalmente la sua prima vera emozione che sta per essere partorita? Il respiro diviene più lento , il fastidio poi sale lungo la cassa toracica, passa dalla gola e svanisce dalla sua bocca con un rutto abbastanza rumoroso, nessuno si gira verso di lui, però un ciccione davanti rutta ancora più forte come volesse rispondere in una lingua sconosciuta; non è un posto da damerini quello. Subito dopo Mike prova a mandare una sonda immaginaria in perlustrazione nel suo cervello per vedere se quello di prima fosse stato qualcosa che si fosse avvicinato anche lontanamente ad un’emozione o se fosse stata quella roba gialla bevuta nell’altro locale. Lascia perdere subito però, non gliene frega già più un cazzo.