-Matt…- sussurrai con una voce flebile che non sembrava neanche la mia e subito ricevetti una forte pacca dal mio enorme amico, in piedi di fianco a me.
-Susu Brian, mica è la prima volta, dovresti esserci abituato!-
-Non ci riesco, l’ansia mi sta divorando!-
-Ma come, Snyster Gates ansioso?- mi stava sfottendo sperando in una mia reazione orgogliosa.
-Sono un fottuto coniglio amico!-
Rise di gusto:-Susu, un’ora e mezza al massimo e sarà tutto finito!-
-Se muoio mi avrai sulla coscienza… io ti avevo avvertito!-
Fortunatamente arrivò anche Zacky a rassicurarmi:-Hey bro, tutto regolare, è normale avere ansia al momento!-
-Voi non capite… e se sto facendo un’ennesimo errore?-
-Bro, dovevi pensarci prima di arrivare a questo punto…- indicò tutto quello che avevamo intorno –non trovi?-
Tacqui rimuginando.
-Dai Brian, levati quell’aria da funerale, vedi che tra un po’ cambierai idea!- Matt tentava ancora di rassicurarmi.
-Se solo ci fosse Jimmy…- una punta di tristezza iniziò ad espandersi dentro di me.
-Probabilmente avrebbe fatto qualcosa di irrimediabilmente stupido solo per strapparti un sorriso… e metterti in imbarazzo davanti a tutti!- finalmente Matt era riuscito a strapparmi un sorriso, contagiandomi con le sue fossette che, unite ai suoi occhi da cucciolo, riuscivano sempre a calmarmi e a mettermi in pace con il mondo.
-Grazie ragazzi, se non ci foste voi non saprei davvero come fare…-
-Hey Bri, lo sai che siamo fratelli no?- disse Zacky abbracciandomi di slancio e subito dopo si unì anche Matt, che abbracciò entrambi stritolandoci.
Stavamo per morire soffocati dalla dolcezza di Matt quando una voce allegra ci interruppe.
-Hey fratelli possiamo unirci anche noi, oppure avete deciso di buttarci fuori dalla band?-
Era arrivato Johnny, seguito a ruota da Arin… era arrivato Johnny.
-Johnny, se sei arrivato tu…- farfugliai sciogliendomi da quell’abbraccio.
-Si Bri, è ora!- e mi fece un sorrisone a trentadue denti.
-Preparati Bri, stai per rimanere shockato!- rincarò la dose Arin facendomi un occhiolino.
-Scemi, venite tutti qui!- e ci abbracciammo tutti come poco prima di salire sul palco per un concerto.
-Dai Bri, fai finta di stare a suonare davanti ai nostri fan… tira fuori il Synyster Gates che è dentro di te e dacci questo, spero ultimo, spettacolo!-
Sorrisi di nuovo nervoso e pensai¬¬ che avrei preferito centomila volte stare su un palco a prendere stecche (come se Synyster Fucking Gates ne prendesse!) davanti a un milione di fan imbestialiti.
Vidi una certa confusione e i ragazzi mettersi in posizione di fianco a me, così mi voltai, forse con una faccia da cane bastonato dato che sentii i ragazzi ridacchiare divertiti, e mi misi in attesa.
Stavo facendo la cosa giusta?
Come effettivamente diceva Zacky forse avrei dovuto pensarci prima di arrivare a quel punto, ormai ero in trappola e dovevo continuare, pentito o no che fossi. Cercai di rilassarmi ma in testa avevo le voci di Brian e di Synyster intente a litigare pesantemente: Brian approvava, Synyster disapprovava. Le scacciai scuotendo la testa e cercai di concentrarmi su altro, anche perché ormai era questione di istanti e non avevo più tempo per i ripensamenti. Mi tastai le tasche e subito sbiancai.
-Sevenfold… abbiamo un problema!- quasi urlai passando dall’ansioso al panico più totale.
I ragazzi si voltarono verso di me e probabilmente videro un Brian terrorizzato che si tastava ovunque in cerca di qualcosa che evidentemente non trovava e le loro espressioni passarono dal preoccupato al divertito in un attimo. Quattro diversi tipi di risata sguaiata si levarono dai miei soci, facendo voltare parecchie teste nella sala e facendomi imbarazzare da morire.
-Tranquillo bro, ce li ho io!- riuscì a dirmi Zacky tra una risata ed un’altra, mostrandomi una scatolina nera –Eri talmente tanto ubriaco ieri sera che li ho presi in consegna io!-
-Ridi… ridi alle mie spalle, brutto piccolo infame!- borbottai cupo trucidando quei quattro deficienti che se la stavano spassando alle mie povere spalle ansiose. Stavo per aggiungere qualche altro insulto creativo quando una musica si sparse nell’aria e io dovetti tornare serio… e ansioso.
La musica non l’avevo scelta io, era un suo desiderio dalla prima volta che aveva ascoltato la colonna sonora di quello stupido film, ma volevo darle libertà, far sfogare il suo vero io, così adesso mi ritrovavo ad ascoltare le note di un pezzo della colonna sonora degli Hunger Games.
Le porte della sala si spalancarono ed entrò Lacey, vestita completamente di bianco, portando un bouquet rosso, seguita da Valary e McKenna (che sfoggiava come suo solito i capelli di un colore improbabile, in questo caso rosso fuoco a riporto con il bouquet) vestite identiche a lei.
Appena MK mi fu vicina, mi fece un occhiolino complice e sentii l’ansia e l’insicurezza tornare ad assalirmi, con la domanda retorica del giorno che mi batteva in testa peggio di un paio di bacchette su una batteria: sto facendo la cosa giusta?
Fortunatamente tutti quei sentimenti furono spazzati via ben presto dal suo ingresso.
La vidi entrare dalla porta e incedere lentamente, attirando su di sé gli sguardi meravigliati di tutti i presenti. Il mio cuore perse un battito, forse si fermò per qualche secondo non appena la vidi, ma presto tornò a battere come un forsennato, un ritmo che difficilmente sarei riuscito a seguire in uno dei miei folli assoli.
La guardai prima per intero, apprezzando la sua carnagione pallida, risaltata dal vestito completamente nero con il bustino di pizzo, legato da nastrini rossi come il sangue, a cingerle il busto sottile e un’ampia gonna di tulle, sempre nero, a circondarla, i suoi capelli castano scuro e lunghi raccolti in una specie di coda intrecciata dalla quale ricadevano in morbidi boccoli su una spalla e il tatuaggio che le copriva parte del braccio sinistro lasciato orgogliosamente scoperto.
Riuscivo quasi ad immaginarmela litigare con la madre che insisteva per coprirlo in qualche modo e quel pensiero mi strappò un leggero sorriso.
Stringeva un bouquet di rose rosse e nere, dentro ognuna della quale era inserito uno strass e camminava elegante, sottobraccio a suo padre. Avrei scommesso qualsiasi cosa che indossava un paio di anfibi sotto quel vestito, o meglio, un paio di converse nere… borchiate.
Finalmente la guardai in viso, quel viso dai lineamenti dolci e poco truccato, ornato solamente dagli snake bites sul suo bellissimo labbro inferiore, e i nostri occhi si incatenarono.
I miei dubbi furono spazzati via in una attimo mentre mi perdevo in quegli occhi, dal colore così simile al mio e di una dolcezza unica, e adesso riuscivo a pensare e riuscivo a ricordare perché la amavo così tanto e avevo preso la decisione di risposarmi e renderla la signora Haner… o Gates, come amava definirsi lei.
La amavo perché mi era sempre accanto e mi capiva, spronandomi sempre con dolcezza a dare il meglio di me. La amavo perché sapeva usare delle subdole strategie per farmi fare tutto quello che voleva o costringermi a fare qualcosa che io rifiutavo a priori di fare. La amavo perché mi sopportava anche quando facevo la testa di cazzo o il bambino capriccioso. La amavo perché lei amava anche Brian Haner e non solo Synyster Gates, andando dietro la mia facciata. La amavo perché era la mia migliore amica.
Finalmente percorse gli ultimi metri e suo padre mi consegnò la sua mano, dandoci la sua benedizione. Mi odiava, ma per rendere felice la figlia avrebbe fatto qualsiasi cosa… e poi a me non importava se suo padre mi odiava, stringevo la sua mano nella mia ed ero perso nei suoi occhi, cosa potevo volere di più?
La musica cessò e il prete iniziò la funzione, ma io non sentii una parola, troppo perso nei suoi occhi.
Arrivò al momento delle promesse e dovetti tornare alla realtà. Lei aveva voluto fare qualche piccola variazione, così mi sfuggì un sorrisetto, immaginandomi le reazioni del resto della gente.
Prendemmo gli anelli che mi porgeva Zacky con un sorrisetto e attendemmo che il prete recitasse la formula.
-Do you take this man in death for the rest of your unnatural life?-
- I do.-
-Do you take this woman in death for the rest of your unnatural life?-
- I do.-
-I now pronounce you, puo’ baciare la sposa!-
Finalmente potei stringerla a me e baciarla, perdermi in quelle labbra che mi avevano stregato fin da subito e morirci per il resto dei miei giorni.


*Mary’s corner*

Salve a tutti e se state leggendo questo: grazie per avermi sopportata fino a questo punto!^^
Come avrete notato sono nuova in questo fandom e beh… ammetto di essere un po’ in ansia!XD
Vabbè su, non mi dilungo molto che non sono molto brava con i discorsi, quindi spero non vi abbia fatto schifio (in caso non abbiate paura a dirmelo con una recensione negativa!u.u) e che almeno un po’ vi sia piaciuta (anche in questo caso, se volete, mi fa piacere saperlo!u.u)!
Un bacio,
Mary *corre a nascondersi*

P.S. ho deciso di lasciare la formula in inglese perché mi sembrava un delitto tradurla... capitemi! ;)