E non sei più tu. “Ricordi quando ti dissi che forse il nostro viaggio avrebbe portato un po’ più lontano? Ora penso che non porterà proprio da nessuna parte.”
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Freddo.
Senti freddo per il vento o per qualcosa che sa di vuoto e di sogni bruciati. Sarà il respiro della stazione che marcisce attorno a te - ed è solo cenere. Ci sono treni che vanno e treni che vengono; il tuo è già passato. Probabilmente schiacciato contro un muro di mattoni, crollato come un ponte spazzato via dalla tempesta, sai già che quella tempesta si abbatterà anche su di te. E ti spazzerà via, e sarai solo cenere. E cicatrici e ferite da disinfettare con lo smog. O con qualcuno.
Qualcuno che manca e che aspetta il treno masticando illusioni dietro due occhi che sono pozzi e ti risucchiano e ti strappano la pelle e le ossa e i sogni e non sei più tu. Sei solo uno scheletro che marcisce al capolinea di un viaggio che non è mai cominciato.
“Ricordi quando ti dissi che forse il nostro viaggio avrebbe portato un po’ più lontano? Ora penso che non porterà proprio da nessuna parte.” Ma sono solo una manciata di parole che annegano con te.