Lenta, passionale, bellissima, consapevole e ... libera.

Ti avvii verso l'altare dove il tuo caro ti sta aspettando, dritto, nel suo nuovo cappello, girandosi appena a incontrare i tuoi occhi.

Fiera e silenziosa, quasi ignori la mano inanellata e sudicia che sta sorreggendo la tua, delicata e avvolta in un guanto bianco, accompagnandoti verso un elegante avvenire.

L'abito prezioso e chiarissimo come le nuvole in cielo, in contrasto con il mio, di un azzurro caraibico, come il mare, la giacca blu notte mi ricade sugli stivali, si, potrei sembrare uno di quei signorotti eunuchi amici tuoi, meno la parrucca, si intende, sono pur sempre un pirata.

Ti giri verso di me, quasi a cercare una risposta, un'approvazione, un consenso.
Sorrido, per quanto mi costi farlo.

Lascio la tua bella mano, anche se a fatica, nell'abbraccio del tuo sposo, ricambio il gentile sguardo di Will e affianco Hector sul lato destro dell'altare.

Comincia il rito, io e il mio più anziano compare ci scambiamo uno sguardo d'intesa, ammiriamo la nostra amata dalle vele nere ormeggiata al molo di Port Royal.


Chi arriverà primo al timone quando questo teatrino sarà terminato?

E mentre il reverendo domanda a entrambi e tu pronunci il fatidico sì, io ti guardo volare via dalle mie braccia, libera e fiera come una colomba, con gli occhi più di un padre che di un amante.
Addio, mia dolce Lizzy. Addio per sempre, amore mio.