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Autore: Dakota Blood    28/06/2013    1 recensioni
Max non può vedere niente, non sa chi si nasconde nella stanza con lui, non capisce a chi appartenga quella voce, fino a quando.....
Genere: Drammatico, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Max Green , Ronnie Radke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La camera era talmente buia da non lasciar  trapelare nemmeno il più piccolo puntino di luce.
I suoni erano inesistenti, il silenzio regnava e l’atmosfera era umida, sporca e pesante, come le mura che circondavano la stanza.
Si sentiva solo un flebile respiro affannato, quello di un ragazzo spaventato che tastava il muro cercando con quel tocco di aggrapparsi ad un’ultima speranza: quella di trovare una via d’uscita.
 
‘Max, sono qui’
 
Si voltò vero la voce che lo chiamava, ma ovviamente, non vide niente, ne un viso, ne una mano, nulla.
Provò a replicare, ma mentre cercava di aprire la bocca, si rese conto di avere le labbra secche. Le inumidì passandoci sopra la lingua, frettolosamente, per poi deglutire numerose volte e spalancare gli occhi cercando così di abituarsi alla vista del buio totale.
Non rispose ancora a quella voce,e gli sembrò di sentire un lieve sussurro proprio alle sue spalle, seguito da una debole risata maligna.
 
‘ Max, tu non mi vedi, ma io sono qui proprio dietro di te ‘
Il ragazzo si voltò di scatto, la bocca era ormai una O spalancata di un orrore unico, le mani iniziarono a sudargli in una maniera incredibile e mentre cercava di tastare qualcosa, quasi perse l’equilibrio rischiando di cadere all’indietro.
Qualcuno rise di gusto, divertendosi un mondo.
Prese coraggio e parlò per la prima volta, quasi non credendo che quelle parole stessero uscendo dalla sua bocca.
‘C-chi sei?’
All’inizio ci fu solo un lungo, interminabile  silenzio, poi un rumore secco, troppo vicino alle orecchie di Max.
‘Buh’
Il ragazzo urlò e cercò di correre ma senza sapere esattamente dove si trovava, si ritrovò con la faccia rivolta verso il muro e si graffiò le ginocchia urlando dal dolore.
 
‘Chi diavolo sei?’
Lo disse con quanto più fiato aveva in gola, rischiando di farsi male e di ritrovarsi faccia a faccia con quello che ormai doveva essere il suo più temibile nemico.
‘Max, sono io’
‘Io chi?’
‘Io.. Ronnie, Max! E lo sapevi bene, è inutile che fai finta di non riconoscermi!’
‘Ron.. cosa.. cosa vuoi da me? Io.. io non ti amo più, lasciamo in pace, fammi vedere la luce del sole ti prego!’
 
Rise di gusto, Ronnie.
Rise fino a farsi quasi scoppiare le corde vocali,  e in quella risata così frastornante si mescolava l’odio e l’amore che provava per lui.
‘Vuoi sapere davvero cosa voglio? Lo vuoi sapere davvero Max?’
‘Si, lo voglio  e lo devo sapere’
‘Voglio soltanto un bacio, niente di più, niente di meno’
 
A sentire quelle parole, Max, iniziò a respirare faticosamente, come se fosse in preda all’ansia, e scosse energicamente la testa dichiarando che no! Non avrebbe mai baciato quello che ormai era il suo fottutissimo ex ragazzo. Sentì il peso del corpo di Ronnie, che si faceva sempre più vicino, sempre di più, fino a diventare fin troppo vicino e insistente. Quel corpo che tempo prima aveva desiderato che premesse contro il suo fin quasi a rimanerci incollato a vita, ora sembrava un dolore lancinante, una malattia contagiosa.
Quel corpo era un virus maledetto.
Sentì il respiro dolce e amaro del suo passato amore e non seppe più se fuggire o restare.
Il dubbio decise per lui e lo bloccò, quasi trasformandolo in una statua perfetta.
Ronnie si avvicinò paurosamente e sfiorò con un dito le labbra carnose di Max, provocandogli un gemito e un lungo brivido misto a paura ed estasi.
‘Ronnie, non..’
‘Sh.. è solo un bacio, che male può farci?’
Le sue labbra sottili premettero con insistenza su quelle di lui, quasi implorando un bacio che meritavano da decenni. Si sentì frastornato, assaporò quelle labbra che sapevano di droga, tabacco, amore, odio e altro ancora.
Ti potevano quasi far vedere la luce quelle labbra, la luce dell’infinito.
 
Lo aveva baciato, finalmente.
Erano un’unica cosa, quelle bocche che si erano a lungo cercate, di punto in bianco si erano trovate senza quasi volerlo.
Ma, il sapore di tabacco e droga, ora non era più lo stesso, adesso si stava trasformando in un gusto orrendo, troppo amaro e intenso, tanto da fargli perdere i sensi.
‘C..cosa mi hai fatto?’
Lo disse con una voce talmente debole e sottile da non poter essere quasi udito.
Ronnie sorrise, smise di baciarlo e gli accarezzò una guancia, mentre con una mano lanciava via, in un angolo indefinito di quella strana camera ‘oscura’ una boccetta marrone.
Veleno.
Baci avvelenati sulle labbra tanto amate.
‘Shh, non è niente Max, dormi tranquillo, non c’è niente che ti possa far male’
Max non rispose, ma gli scesero due lacrime che si dispersero nel buio.
Morì tra le braccia del’unico uomo che avesse veramente mai amato in vita sua e l’unico che ora lo aveva uccido solo per poter avere un suo ultimo bacio.
‘Addio, Max, ti amerò per sempre’
 
Prima di allontanarsi dal suo corpo privo di vita, gli tolse la benda, lo baciò proprio sulle palpebre e gli sorrise, come se ora finalmente potesse sentirsi davvero felice.
Uscì da quella che era sempre stata la loro camera da letto, e si richiuse la porta alle spalle.
Max ormai vagava nel buio eterno.
 
 

 

Ohh, eccomi qua con una fanfiction nuova di zecca, un pò horror e anche un pò romantica diciamo dai v.v
Mi raccomando splendori belli, se doveste per caso soffermarvi a leggermi, recensitemi ok?
Un bacio, Dak. 
   
 
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