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Autore: ElinorSpirk    30/06/2013    3 recensioni
E' terminata la missione quinquennale dell'equipaggio della USS Enterprise; il capitano James Tiberius Kirk è affetto da un malore preso in una ricognizione su Veridian 4; essendo in punto di morte registra una lettera per il suo amato Spock, sul proprio diario di bordo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: James T. Kirk, Spock | Coppie: Kirk/Spock
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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USS Enterprise (NCC-1701)

Data astrale 5907.8

Caro Spock,

spero che ascolterai questa registrazione all'interno del mio diario di bordo quando sarò già lontano da questi mondi. 
Ah, Spock, vecchio compagno di avventure, mio grande amico, quante ne abbiamo passate insieme? Ricordo ancora la prima volta che ti ho visto: ero appena entrato all'accademia della Flotta Stellare, e dovevo fare per la terza volta il test della Kobayashi Maru; ero stanco di ripetere quel dannato esame, volevo farcela e quindi ho, come noi diciamo sempre, "esagerato". Tu brutto infame, mi feci rapporto; sai cosa pensai io in quel momento? Quando sono stato portato davanti alla corte dell'accademia, e ho visto che eri tu ad accusarmi? "Chi accidenti è quel bastardo?". Per colpa tua non venni assegnato alla missione che avrebbe cambiato la mia carriera nella Flotta per sempre. Per fortuna c'era Bones, il quale era in debito con me, che mi fece salire sull'Enterprise (ah, se ci ripenso posso vedere ancora con disgusto e paura le mie povere mani che sembravano palloncini). Appena corsi in plancia, con McCoy al mio fianco che tentava di anestetizzarmi, per dire che dovevamo aspettarci un attacco romulano, tu pensasti solo al fatto che io ero lì e che non dovevo esserci. Il capitano diede retta a me; scommetto che ti arde ancora tutta quella storia! Ma pensa, se non fosse stato per la mia furbizia, per Bones e per il tuo dannato rapporto, ora non saremmo ciò che siamo. E adesso anche la nostra missione quinquennale è finita. Io come farò senza di lei, Spock? Come farò senza il vulcaniano più umano che io abbia mai conosciuto? Come farò senza colui che mi diceva sempre: "Non lo faccia, non è logico"? Ho imparato a conoscerti e ad amarti per come sei, mio Spock. Ora io sto partendo, sto partendo per un viaggio da cui non farò mai più ritorno, un viaggio in cui potrò finalmente conoscere e vedere mio padre, il famoso e venerato George Kirk, colui che salvò la vita di migliaia di persone in soli 12 minuti. Spero di averlo eguagliato. Pensa Spock, potrò correre da lui e dirgli: "Ehi padre! Sono tuo figlio e ti ho reso fiero di me!" e gli racconterò tutte le nostre più grandi avventure. 
Un'ultima cosa mio Spock: i Vulcaniani hanno solo un nome/cognome? Scusami, dubbi stupidi che mi perseguitano da sempre, dubbi che potrò risolvere tra molto tempo, quando anche tu giungerai ad una veneranda età e mi raggiungerai. Potrai conoscere la mia famiglia, Spock!
Io ora ti lascio,
sempre tuo,
                    
                                                                                                          Jim.

  
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