Un giorno qualunque, o meglio il giorno qualunque, ascoltai per la prima volta la sua voce.
Per sbaglio, per fortuna, non saprei. So solo che quella voce da bambino arrivò alle mie orecchie stampandosi a fuoco nella mente.
I primi giorni dal 'contagio' canticchiavo la melodia e a volte spiccicavo qualche parola, ma non ricordavo neanche il nome della canzone, ma la sua voce si.
I mesi passavano, e più aumentavano le visualizzazioni ai suoi video più lo sentivo parte di me, più aggiungeva video più credevo di fare parte di qualcosa più grande di me.
Dopo un anno era droga. La mia droga.
Ascoltavo le sue canzoni neanche fossero ossigeno puro e a mia insaputa quegli occhi color nocciola stavano rubando la mia povera anima.
Anni. Tre anni sono passati da quel giorno qualunque, e niente è cambiato.
Amo la sua voce, i suoi occhi, le sue parole poggiate su della musica. I suoi poster sono la mia nuova carta da parati e si, lui è la mia nuova vita.
Magari a volte lo sento lontanissimo, piango fino a svenire perché non è con me, non può capire come mi sento. Ma io so dov’è.
 Lui è sempre lì, dove nessuno a parte io posso vederlo: nel mio cuore.
 

ben ritrovate :)
ho deciso di fare una raccolta, una specie di diario, con tutti i miei sentiment, quasi girono per giorno. non sono messi in ordine cronologico, potete leggere la data nel titolo della storia.

spero vi piaccia :)

con amore, -Andrea.