“Vieni a festeggiare con noi, sei sempre solo”mi scrisse il leader.  Solo… Quella parola.

 
In questo preciso momento dovrei essere con loro a festeggiare la fine del tour di Jiyong.
Eppure finisco il mio pacchetto di Marlboro e fisso il fiume, in un posto lontano da tutto il caos cittadino…
Sì,  ogni tanto faccio caso a questo fatto: delle volte fumo anche al di fuori dei servizi fotografici o dei film senza dire nulla a Hyun Seok sunbae. Si arrabbierebbe molto.
Non capirebbe mai che mi serve per rilassarmi.

 
Non amo molto festeggiare o stare in compagnia, anche se questa cosa delle volte mi fa star male.
Ecco perché non sono l’unico dei cinque che quando non è impegnato a far nulla sparisce.
Voglio molto bene a Jiyong. Mi piace lavorare con lui, è un buon amico e collega.
Si prende cura di tutti noi, anche di me, pur essendo più grande di lui.
E voglio bene anche al piccolo Seunghyun. Mi mette allegria anche se per pochi secondi.

 
Delle volte sembro un idiota.  
Il fatto è che mi sento solo lo stesso. Sono molto depresso. A volte mi odio.
Non riesco ad amare nessuno come vorrei, mi faccio paura da solo. E nessuno mi ama come avrei bisogno io.
Delle volte vorrei essere nato con un aspetto diverso. Magari più basso. Magari meno famoso.
Le VIPs mi vedono sempre come un disagiato, come il più divertente del gruppo.

 
Non c’è niente di divertente in me. Vedono Youngbae come ‘il forever alone’.
Eppure lui e Jiyong, che io sappia, sono quelli che hanno più conoscenze.
Amici… Al liceo ne avevo molti. E ora? Tutti spariti.
Ringrazio la mia band, sono loro i miei unici e veri amici.

 
Al di là di tutto sto bene così. Forse.