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Autore: BebaTaylor    02/07/2013    1 recensioni
Un procione, o un gatto, ne era convinta. Potevano essere solo loro. “Sì,” pensò, “dev'essere un gatto o un procione.”
Uno dei due stava frugando nei sacchetti dell'immondizia che fuoriuscivano dal cassonetto.
Hannah strizzò gli occhi cercando di vedere nell'oscurità del vicolo davanti a lei.
Ancora quel rumore, quello di un qualcosa di plastica che veniva rotto, e poi un altro, più fastidioso ma Hannah non riuscì a capire cosa fosse.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Procioni

Un procione, o un gatto, ne era convinta. Potevano essere solo loro. “Sì,” pensò, “dev'essere un gatto o un procione.”
Uno dei due stava frugando nei sacchetti dell'immondizia che fuoriuscivano dal cassonetto.
Hannah strizzò gli occhi cercando di vedere nell'oscurità del vicolo davanti a lei.
Ancora quel rumore, quello di un qualcosa di plastica che veniva rotto, e poi un altro, più fastidioso ma Hannah non riuscì a capire cosa fosse.
Strinse la borsetta al petto e fece qualche passo nel vicolo, il rumore dei suoi tacchi le sembrò... così forte, come se fosse amplificato da una cassa acustica.
Si avvicinò al cassonetto e il rumore si ripeté, più forte questa volta. Hannah tremò, le era sembrato che assomigliasse ad un grattare di unghie su una superficie di metello.
Respirò profondamente e pensò che fosse normale, dopotutto sia i gatti che i procioni hanno le unghie.
Si avvicinò al cassonetto e prese il cellulare dalla tasca della minigonna.
Non aveva mai visto un procione frugare fra la spazzatura e ne voleva un ricordo da far vedere anche alle sue amiche, attivò la fotocamera e piegò in avanti la schiena.
«Vieni qui, bello,» mormorò, «su, fatti vedere, non voglio farti del male.»
Intravide una scatola di cartone con dentro un sacchetto rotto da cui proveniva un tanfo terribile e Hannah cominciò a respirare con la bocca.
«Ho delle caramelle alla frutta.» continuò, alla ricerca del gatto o del procione.
Ancora quel rumore, quello delle unghie.
La giovane si bloccò, questa volta era vicino, molto vicino. Proveniva dalla sua destra, dal cassonetto alla sua destra. E lei era a cinquanta centimetri dalla fonte del rumore.
Uno scalpiccio, piccoli passi e un grattare sordo.
Voltò la testa convinta di trovarsi davanti l'animaletto.
Ma né i procioni né i gatti indossano le scarpe, e tanto meno i vestiti. O hanno un viso con gli occhi coperti dalla visiera di un cappellino da baseball. E non avevano neppure mani coperte da guanti.
E non andavano in giro con una picozza da scalatore.
Hannah alzò il viso, spaventata.
E la picozza calò su di lei, l'ultima cosa che vide fu un procione scappare via con il resto di una coscia di pollo stretto fra i denti.

Salve! Grazie a chi ha letto questa flashfic. Non so da dove sia uscita sta roba xD
   
 
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