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Autore: Il cavallo di Brian    06/07/2013    1 recensioni
Gerard è un diciassettenne che deve affrontare i classici problemi di un adolescente che si trova davanti mille occasioni, ma che a volte non riesce a cogliere l'attimo e pensa troppo alle conseguenze. Però non è solo: al suo fianco ci sono i suoi migliori amici Jared e Alex, anche loro avviliti come Gerard in cerca di risposte.
[Dal primo capitolo]
Tutti e tre erano attanagliati da dubbi, problemi, ripensamenti e il nervosismo li uccideva dentro, costringendoli a sfoggiare sorrisi smaglianti quando in realtà si sentivano morire dentro e preferivano di gran lunga indossare questa maschera, piuttosto che piangersi addosso davanti ai loro amici, che tanto non avrebbero capito e si sarebbero limitati a rifilargli qualche frase fatta inconcludente che tanto non si adatta mai alla vita vera, alla vita di un diciassettenne !
Frerard, ma nella storia si intrecciano anche altri personaggi; spero le darete un'occhiata!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Spero con tutto il cuore che qualcuno abbia incominciato a leggere anche se lo ammetto sono capitoli vergognosamente brevi!
Comunque.. Il titolo del secondo capitolo è preso dalla canzone dei Panic! At The Disco: I Write Sins Not Tragedies.
RAGE AND LOVE, Gaia

2.The poor groom's bride is a whore.

-Jared ho sbagliato! Mi sto pentendo tantissimo, mi sto odiando con tutto me stesso, vorrei buttarmi da qui e aspettare che arrivi qualche cane feroce preso da cannibalismo e mi sbrani!-. I grandi occhioni blu di Jared erano fissi sul moro che stava con i gomiti sopra le ginocchia e le mani trai capelli corvini che ricadevano un po’ scompigliati sulla sua fronte; lo ascoltava attento, la mascella serrata e uno sguardo un po’ severo, uno sguardo che diceva chiaramente: TE L’AVEVO DETTO BRUTTO COGLIONE, ORA NON PUOI FARE PIU’ NIENTE. Gerard si sentiva ancora più sfigato in quel momento, aveva appena ricevuto una di quelle apparizioni celestiali, ma lo aveva fatto sentire solo peggio. Infatti Frank era apparso trotterellando tutto contento, appena uscito dal parrucchiere ed era andato ad abbracciare gli altri con un sorriso a trentadue denti mentre Gerard lo guardava con un’espressione da ebete e si sentiva le ginocchia tremare guardandolo, con i capelli corti, mentre buttava le braccia intorno al collo di  Jack, Ray e Bob che era arrivato proprio in quel momento col suo bizzarro pick-up arancione. Tutti lo fissavano mentre veniva coccolato tra le braccia dei suoi migliori amici e sperava con tutto se stesso che gli lanciasse almeno uno sguardo, che almeno controllasse se Gerard lo stesse guardando, ma non lo fece, o comunque il moro non ci fece caso e pensava veramente che stesse per svenire mentre salutava Jared e si buttava su Alex un po’ troppo affettuosamente. Lo faceva apposta! Quando era presente Gerard quel nano si buttava su Alex come una mosca sul miele solo per avere quel minimo di soddisfazione e sperava vivamente che l’altro ci rimanesse un po’ male dopo quello che gli aveva fatto. Frank non aveva tutti i torti. Lui e Gerard erano stati insieme per due anni, che erano volati ed erano sembrati non più di due settimane ! Si erano amati, Frank amava Gerard, lo amava moltissimo e anche il moro pensava lo stesso, glielo aveva detto anche lui, ma poi qualcosa in lui era incominciato a vacillare, aveva incominciato a sentirsi vuoto e incompleto e credeva che la presenza di Frank fosse inutile, non lo sentiva più presente come prima, aveva iniziato ad allontanarsi da lui e ad avvicinarsi a persone nuove, soprattutto a scuola.
L’anno era incominciato in modo strano: era in ritardo e fu costretto a separarsi da Hayley , una delle poche persone che riusciva a sopportare in quel buco infernale e a sedersi vicino all’unico posto libero, cioè vicino a Lindsey, o per gli amici Lyn-Z, bella, davvero una bella ragazza, divertente, spontanea e intelligente; avevano imparato a conoscersi soltanto l’anno precedente, ma Gerard aveva capito di essere attratto da lei, in fondo era una bella ragazza e dato che non abitavano nello stesso paese Frank non sarebbe mai venuto a conoscenza della sua esistenza. All’inizio c’era un po’ d’imbarazzo ovviamente, e Gerard non aveva idea di come comportarsi, perché effettivamente le piaceva, finchè la complicità non entrò in gioco e fece diventare tutto più semplice. E alla fine Gerard era riuscito ad ottenere quello che pensava di volere veramente. Ad una festa, prima di Natale, Lindsey aveva confessato a Gerard che le piaceva e lui ci era caduto con tutte le scarpe, pensando di aver raggiunto il paradiso grazie a quelle due belle paroline e lei gli era saltata praticamente addosso. Si trovavano sulla terrazza dell’abitazione dove si stava svolgendo la festa, Lindsey indossava un vestito nero molto attillato che le metteva in risalto il seno, mentre Gerard aveva un paio di pantaloni, una camicia con sopra un maglione e naturalmente la sua cintura con un pipistrello sopra,nascosta dal maglione perché non voleva che la ragazza realizzasse quanto fosse sfigato. Dopo che aveva smesso di parlare Gerard era rimasto in silenzio e prima che potesse aprire la bocca si stava già baciando con Lindsey, come se fosse la cosa più naturale che sapesse fare, come se fosse abituato a baciarla, a baciare le labbra di una ragazza così bella con cui praticamente stava stringendo un patto che come conseguenza prevedeva lo stare insieme. Solo quando se n’era andata sculettando il moro aveva realizzato quello che aveva appena fatto: era riuscito a mettersi insieme ad una ragazza senza neanche aprire bocca e tradire Frank, il suo piccolo Frank quello che diceva di amare e che non avrebbe lasciato mai e invece? In quel momento avrebbe voluto mettersi sotto terra e mentre tornava a casa gli scrisse un messaggio un po’ troppo freddo, concludendo con un “domani ti devo parlare, ti voglio bene”.

Gerard fu risvegliato improvvisamente dalla mano di Jared che aveva preso la sua e grazie a Dio gli aveva fatto smettere di ripensare ad una delle cose più brutte che avesse fatto nella sua breve ed inutile vita.
-Ehy andiamo? Mi sto innervosendo qua, voglio andare a casa !- la voce di Jared suonava un po' ovattata nelle orecchie di Gerard che come al solito era andato a farsi un bel viaggetto nel dannato paese dei ricordi.-Sì, andiamo. Non lo posso sopportare- concluse seccamente Gerard saltando giù dal muretto in pietra dove si trovava, e Alex li seguì a ruota camminando quasi all'indietro pur di non togliere gli occhi di dosso da Jack che se ne stava lì a ridere con Ray, Frank e Bob.
Lasciato Alex a casa e rimasti soli Gerard fece un sospiro, Jared aveva l'aria un scocciata, ma la verità era che gli mancava la sua nuova fiamma, partita per il mare con le amiche; purtroppo quando non la vedeva diventava nervoso e malinconico e l'ultima cosa che voleva Gerard era farlo incazzare ancora di più per motivi futili.
-Sta bene anche con i capelli corti- disse Gerard tutto d'un fiato anche un po' in imbarazzo torturandosi le mani, Jared gli lanciò uno sguardo accigliato e aggiunse -Che vorresti dire?! Ormai non puoi fare assolutamente niente!-. Il moro non disse più una parola, salutò l'altro e attraversò la strada che lo divideva dal vialetto di casa sua; mentre camminava estrasse il cellulare dalla tasca e scrisse un messaggio ad Alex dicendogli soltanto: è bello.
  
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