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Autore: Cheshire_Blue_Cat    07/07/2013    2 recensioni
Dopo questa storia credo seriamente che prendere troppo sole faccia molto male O.O e che mi piace torturare Justin Law.
Secondo me il poveretto avrebbe bisogno di due anni buoni dallo psichiatra dopo essersi svegliato la mattina e aver visto Gopher che beve alcolici, Giriko che cucina e Noah che diventa uno stinco di santo.
... i personaggi sono molto OOC
Hope you like it :D
Genere: Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Giriko, Gopher, Justin Law, Noah
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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SPAZIO ME

Non sono responsabile degli effetti che potrebbe avere sulla vostra psiche la scemenza scritta qui sotto O.O

Non sono molto pratica del genere, ma... Hope you like it

le recensioni sono ben accette ^_^

Bye Bye

 

Lirin_

 

 

Il giorno degli opposti

 

Mattina.

Si alzò con un pessimo umore, una pessima pettinatura, un pessimo mal di schiena e un pessimo presentimento.

Perché... che razza di mondo parallelo era quello dove Giriko si alzava prima di lui?! Solitamente smaltiva la sbronza del giorno prima con la schiena poggiata al muro, non si preoccupava neanche di trascinarlo sul divano che Noah, in uno scatto di gentilezza, o per meglio dire pietà, aveva loro concesso.

Un divano, non un letto o magari due. Si parlava sempre di Noah.

Cioè, non bastava che dovesse condividere i suoi spazi con Giriko, dovevano anche dormire sullo stesso schifosissimo divano! Aveva veramente una sfiga da Guinness.

Quindi, se la motosega ubriaca trovava più comodo il pavimento, niente da obbiettare.

Strascicò le suole fuori dalla stanza con la schiena che implorava pietà, era più che sicuro che se qualcuno quella mattina l'avesse provocato ci sarebbe stato sangue, anche se si fosse trattato di Noah in persona.

C'era sempre qualcosa che non quadrava.

Primo: Giriko si era svegliato per primo, cosa strana dato che sollevava al massimo una palpebra solo dopo mezzogiorno.

Secondo: ammettendo che forse quello citato sopra fosse un caso, perché Giriko non stava ancora sbraitando perché Gopher gli preparasse la colazione?

Terzo: perché si stava facendo tutte quelle domande la mattina presto? (Nda: Erano le 11.45 di mattina u.u)

Era evidente che non aveva ancora visto niente.

Entrò in quella stanza che avevano adibito a cucina, ma era un azzardo anche definirla tale dato che c'erano solo un tavolo, tre sedie e un cucinino elettrico che funzionava quando voleva. Si stravaccò sulla prima sedia libera: - Gopher la colazione. - ordinò con voce impastata neanche fosse la sua cameriera.

- Che hai detto prego? -

Si sforzò di guardare davanti a se e vide Gopher seduto comodamente nella sedia di fronte a non fare niente e con le gambe accavallate sul tavolo rigirandosi tra le mani una bottiglia d'alcolico. Era abituato a quello, solo se lo faceva Giriko.

Ma se lui era li perché il fornello era acceso?

Diede una rapida occhiata e rimase pietrificato: perché Giriko stava ai fornelli?

Quello non era capace neanche ad allacciarsi le scarpe da solo, figuriamoci a cucinare!

Per un attimo fu tentato di scappare.

- Justin ti senti bene? Sei diventato pallido come un lenzuolo. - commentò Giriko ponendogli davanti una tazza di tè fumante.

Non gli rispose e rimase a guardarlo incredulo mentre dava una tazza anche a Gopher e metteva la teiera su un vassoio insieme ad una tazzina probabilmente per portarlo nello studio di Noah. Come di solito faceva Gopher.

Non era neanche sulla porta che entrò in cucina nientemeno che... NOAH?! Non entrava mai lì, più che altro, era raro vederlo uscire dal suo studio.

- Le stavo portando il tè in studio. - disse Giriko.

O mio Dio! Ora si metteva pure a dargli del lei!

- Non ti preoccupare. Lo bevo qui. -

Per poco non gli cadde la tazza di mano, quello era il colmo, la situazione più paradossale in cui si fosse mai trovato.

Mille e una idee su come fosse finito in quella situazione cominciarono a saltargli in mente come conigli:

  1. Evidentemente era impazzito oppure la follia era veramente una simpaticona.

  2. Noah aveva fatto esperimenti su di lui, forse mentre dormiva, per spedirlo in una realtà parallela dove Giriko sapeva cucinare e Gopher beveva direttamente dalla bottiglia.

  3. Era solo un terribile incubo.

  4. Doveva essersi fumato tutta l'erba di una collina la sera prima e non se lo ricordava.

Eccetera eccetera... sarebbe invecchiato lì se continuava ad elaborare spiegazioni logiche a tutto quello.

Si sentiva sempre più a disagio avendo Noah di fianco che sorseggiava placidamente il suo tè, mollò la tazza mezzo vuota sul tavolo e si sventolò con la mano: - È una mia impressione o fa caldo? - azzardò.

In effetti si, stava sudando e di certo il posto che si erano scelti per “quartier generale” non era in mezzo ai tropici.

Infatti si erano sistemati in una vecchia chiesa in rovina in mezzo al niente, dove un giorno nevicava e l'altro pure e ovviamente lì non c'era il riscaldamento.

- Ho fatto installare il riscaldamento. - rispose tranquillamente Noah.

Justin lo fissò allucinato: - Cosa? - chiese sicuro di non aver capito bene.

Non aveva alcun senso!

Più continuava a chiederselo più non ne veniva a capo.

Cercò di alzarsi dalla sedia, ma era così rigido che finì per inciampare. Bella figura di merda!

Riaprì gli occhi e il pavimento era a pochi centimetri da lui, qualcuno doveva averlo tenuto: - Tutto ok? - chiese Noah tirandolo su per una mano.

- Si... - Justin ci pensò un attimo: - Kyaaaaaaa! - cacciò un urlo degno di un soprano togliendo la mano da quella dell'altro e uscì dalla stanza tutto trafelato.

Si rinchiuse nella propria stanza a tripla mandata, con la persiana dell'unica finestra abbassata e al buio in un angolino con le ginocchia tirate al petto a ripetersi: - Va tutto bene. - come un paranoico.

Se era un incubo voleva svegliarsi, ci mancava solo che Giriko bussasse gentilmente alla sua porta per chiedergli se si sentiva bene o se aveva bisogno di qualcosa: - No, non potrebbe mai succedere. - si concesse di sorridere per quella scemenza.

Due colpi alla porta appena accennati: - Ehi Justin, stai bene? Hai bisogno di qualcosa? -

- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!!! -

 

 

Intanto in cucina gli altri tre piangevano letteralmente dalle risate, persino Noah che, più cercava di darsi un contegno più rideva.

- Dovevate sentirlo! - rise Giriko asciugandosi le lacrime.

- Ne è valsa davvero la pena! - ammise Noah tentando di calmarsi.

- Vi prego, qualcuno mi dica che gli avete scattato una foto. - Gopher non la smetteva più di ridere, gli faceva male la pancia a momenti.

Giriko scosse la testa e con un gesto della mano attirò la loro attenzione, si schiarì la voce: - Si... - imitò la faccia sconvolta di Justin: - Kyaaaaaaa! - strillò rifacendo il suo acuto e gli altri due crollarono di nuovo sul tavolo a ridere come imbecilli.

- Davvero un bello scherzo, dovremo fargliene tutte le settimane. È stato geniale! -

- L'idea che dovevamo comportarci in modo opposto al solito è stata sua Noah-sama. -

- Davvero una bella trovata. - confermò Giriko, frenò una risata sul nascere: - Però mi sfugge una cosa. - si voltarono verso di lui: - Come diavolo ha fatto Gopher ad imbottirgli i vestiti di lana senza che se ne accorgesse?! -

Il ragazzo fece spallucce: - Gli ho preso abito e pantaloni quando era sotto la doccia e ci ho messo due strati di imbottitura all'interno, ma sono così sottili che non se n'è accorto. -

Momento di silenzio e scoppiarono a ridere di nuovo.

Dopotutto ne era valsa davvero la pena, per vedere l'espressione del prete.

  
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