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Autore: Erc    08/07/2013    0 recensioni
Le cause della guerra ci sono sempre ignote, così come lo sono quelle dei pensieri ed azioni di molti uomini.
Genere: Guerra, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ehi amico vieni, c'è n’è una nuova oggi-
-Non mi va...-
-Ma che cavolo di problema hai!?... lo so che è dura, ma non te en pentirai oggi-
-Ok ok-
-Grande!- iniziò a farsi largo tra la folla -Scusami, scusami e fai passare!-
Arrivarono davanti al palco- Guarda e dimmi se non è un fottutissimo angelo arrapante- tutti si agitavano e battevano le mani. La donna iniziò a fissare l'unico punto tranquillo di quell'agglomerato di giacconi verdi
 
-Cos' è? Non ti è piaciuto il mio spettacolo?-
-...-
-Ah. Fai il prezioso-
L'uomo si infilò in tasca qualcosa -E' solo che non sono dell'umore giusto-
-Dopo sei mesi senza una donna, non sei dell'umore giusto?-
-Esatto. Ora se vuoi scusarmi...-
-No, no, no. No che non ti scuso. Ma lo sai che gli altri ti taglierebbero i coglioni anche solo per avvicinarsi a me-
-Gli altri sono solo sei mesi che sono soli, io è più di tre anni, quindi minuto più minuto meno. Non mi fa paura-
La donna accennò ad un sorriso profondo -Vuoi darti l'aria dell'eroe forte e solitario... non sei di certo il primo che mi capita-
-...-
Prese il bicchiere dalle mani dell'uomo e se lo portò alla bocca -Ma che cazzo... è benzina!? Pago io per stomaco d'amianto!- Il barista annuì.
 
-allora?-
-...-
-Ehi amico ci sei!?-
L'uomo si riscosse -Ah, sì sì-
-Allora? com'è andata?-
-Cosa?-
-Come sarebbe a dire cosa?-
-Lasciami in pace Geordie!-
Geordie sospirò rassegnato -Niente anche adesso. Ma come hai fatto a resistere!?- L'uomo si alzò ed andò via, ma Geordie non mollava -Ricordati che siamo in una guerra  senza fine, da un momento all'altro potresti essere cibo per i maialini!-
 
-Allora!? ti piace ciò che vedi!?- la donna era completamente nuda davanti a lui
-...-
-Sai che dovrei offendermi per questo silenzio... ma sei strano e anche per questo mi piaci così tanto!-
-Non me la sento- fece per alzarsi ma la donna lo spinse all'indietro sul letto
-faccio tutto io mio uomo misterioso- gli sbottono i pantaloni –E’ uno scherzo... ma come può essere!? esci …esci subito di qui- Scoppiò in lacrime, l'uomo si risistemò i calzoni coprendo le bruciature che gli rendevano le cosce come la pelle di un rospo rosa. Uscì.
 
-Oh mio dio, figliolo ma cos'hai fatto? Ehi ragazzo mi senti?... qualcuno conosce questo soldato?- gli tirò fuori dalla giacca militare le piastrine -Nigel Arsonist-
-Sì io signore- Georidie si fece largo tra gli infermieri, era restato per più di tre ore ad aspettare notizie del suo commilitone fori dall'infermeria -Eccomi io lo...- ma quando gli vide i calzoni calati si blocco.
-Sapevi di queste?-
-No signore-
-Come ha fatto un uomo in queste condizioni ad arruolarsi?...mah...forza non restate imbambolati! Ora pensiamo solo a salvargli la vita-
 
-Dove sono?-
-Stia calmo, ha subito un grosso shock- Nigel tentò di sollevarsi ma un dolore lancinante lo percorse. Aveva l'addome completamente fasciato e dall'inguine in giù era nudo
Dove sono i miei calzoni?-
-Non si preoccupi non ci impress...-
-DOVE SONO I MIEI PANTALONI?-
-Stia calmo, sappiamo delle sue ust...-
-Ti ho chiesto DOVE SONO?-
Aveva gli occhi iniettati di sangue, vederlo così fece spaventare Geordie -Li hanno buttati amico, prego signorina resto io con lui- L'infermiera fu ben contenta di lasciare quell'uomo -Quello che avevi addosso e lì, in quel cassetto-
Nigel lo aprì ed iniziò, incurante del dolore, ed iniziò a cercare: portafoglio, piastrine,sigarette, barrette di cioccolata, accendino, alcol disinfettante, poi eccola
-Ci tieni tanto a quella?-
-Sì- una calamita da frigo. Piccola e tonda. Sopra c'era una stampa
-Perché non mi hai mai detto delle tue gambe. Ora sono tutti furiosi con te e cercano quel genio di medico che ti ha concesso l'arruolamento- Ma Nigel era perso nei ricordi. Si girava e rigirava la calamita tra le dita, c'era stampato "AL MIO PAPA'", la frase era racchiusa in un cuore rosso.
-Ehi, mi senti?-
-Lasciami in pace Geordie!-
-... come vuoi amico, non ti disturberò più. Ma sappi che domani torno, non ti lascio così, da solo- Georie uscì dalla stanza lasciando Nigel a fissare il soffitto.
 
Il congedo fu immediato e Nigel tornò nel suo vecchio appartamento. Si sarebbe dovuto presentare di fronte al tribunale militare: una live sanzione giudiziaria.
 
Sotto alla porta comparve una busta, Nigle già sapeva di chi fosse: "Ti scrivo solo perché voglio il bene di tua figlia e proprio per questo bene tu non dovrai mai più provare a contattarla. Sei morto per me, non sei più "Nig mio fratello" ma un mostro.
Sai perfettamente ciò che è successo quella notte e Sammy era troppo piccola per per ricordarselo quindi se anche tu provi ancora qualcosa per lei dovresti capire che vivrà meglio senza di te.
Se ti rivedo o anche solo se Sammy mi dice di aver visto "quell'uomo con l'impermeabile", è così che ti chiama, ti farò trascorrere il resto della vita in una stanza imbottita"
/Sai perfettamente ciò che è successo quella notte/ era vero, Nigel ricordava ogni cosa: le fiamme, il calore, le urla di sua moglie, ma più di ogni altra cosa... ricordava il puzzo di benzina sulle sue mani.
Tirò fuori dalla tasca la calamita "AL MIO PAPA'" non riusciva a sopportare più la sua lontananza ed i ricordi di quell'unica, atroce, notte. Si mise la calamita sulla lingua es aiutandosi con sorso di scadente gin la mando giù.
La saliva iniziò a penetrare nella canna della pistola. Il suo ultimo pensiero fu per sua figlia e sua moglie, le persone che avesse mai amato di più ma che per colpa di qualcosa più forte di lui, aveva perso per sempre.
  
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