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Autore: martiu    08/07/2013    4 recensioni
[A volte la parte più difficile di essere innamorati è ammettere di esserlo..]
''Trunks?'' chiese Bra come se non fosse possibile. ''Tu non sai cucinare.'' disse incredula.
''Per la tua salvezza, Pan, dovresti sperare che si sbagli.'' la avvertì lui. […]
''Spero sia buona.'' gli bisbigliò nell' orecchio. Lui rabbrividì per il calore del suo respiro sul suo collo.
''Dimmelo tu.'' le disse, posando l' omelette in un piatto e rompendone un pezzo con le dita. Le mise le dita in bocca e lo fece scivolare sulla sua lingua. Pan chiuse la bocca sulle sue dita, succhiandole leggermente, non preoccupandosi affatto di assaporare le uova. Trunks dovette combattere la voglia urgente di coprire le labbra di lei con le sue, sbattendola contro la tavola. Marron si schiarì la gola e Trunks tirò fuori le dita dalla bocca di Pan. […] Masticò il pezzo di omelette e annuì. ''E' delizioso.''
''Specialmente con il sale aggiunto dalla sua pelle, eh?'' disse Marron aspramente.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bra, Bulma, Goten, Pan, Trunks | Coppie: Bra/Goten, Pan/Trunks
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 - Lacrime salate e false promesse (Parte I)

Pan atterrò sul prato all' inglese della Capsule Corp. e camminò fino alla porta.
Ci mise un secondo ad allisciare la sua larga maglietta e i suoi disordinati capelli, capelli che erano stati provati a essere addomesticati senza successo dalla sua bandana, nel tentativo di allisciarli. Non aveva funzionato.
Aggrottò la fronte, non aspettandosi veramente che funzionasse, e suonò il campanello.
Bulma Briefs arrivò in meno di un secondo e spalancò la porta.
Sembrava arrabbiata per qualcosa, la sua faccia di un rosso acceso come se fosse stata sul punto di esplodere.

''E' un brutto momento Bulma?'' Chiese Pan, leggermente preoccupata.
''Oh no Pan. Scusa. Vegeta sta facendo lo stron-'' Si fermò appena comprese le parole che erano volate dalla sua bocca a una ragazzina di 14 anni. ''Perdona il mio linguaggio.''
''Tutto ok.'' Bulma si scansò per lasciarla entrare. ''Bra è nella sua stanza?'' Chiese Pan non aspettando realmente una risposta. Stava già salendo le scale quando Bulma le rispose.
''No.'' Pan si fermò di colpo.
''Oh, allora è in cucina?'' Sentì cadere qualcosa in cucina e si voltò verso l' entrata, dopo il salotto.
''Vegeta! Ti ho detto di stare lontano dal forno! Vai da Trunks e chiedigli se ha già fatto la valigia.''
''Accidenti, donna. Perché non ci puoi andare da sola?''
''Ti ho detto di non parlarmi così! Attento a come parli, Pan è qui.'' Vegeta emise un grugnito e Pan sapeva che quello era il suo modo per dire 'ciao'.
''Ciao Veggie-chan.'' Sorrise, immaginando la smorfia che doveva essere comparsa sul suo volto.
Bulma si voltò per tornare a guardarla e Pan scese dalle scale.

''Oh, cosa mi avevi chiesto su Bra, Pan? Non importa,'' tagliò corto prima che Pan potesse parlare. ''Bra non è qui tesoro, aveva un' attività pomeridiana da fare con Marron.
''Giusto,'' Pan cominciava a ricordare, sentendosi completamente tagliata fuori.
Stavano provando a entrare nella squadra delle cheerleaders.
Era così eccitata di andare da Bra che se ne era dimenticata. A dir la verità quella era la ragione per cui voleva vedere Bra. Stava cercando di entrare nella squadra con Marron. Marron stava cercando di portarsi via la sua migliore amica. Se entrambe l' avessero fatto Pan sarebbe rimasta fuori al buio, così Pan stava venendo per persuadere Bra a non farlo. Ma erano già andate. Ai provini. Insieme. E non c' era modo per cui nessuna di loro non sarebbe entrata nella squadra. E allora Pan sarebbe rimasta tutta sola con nessuno con cui parlare.
Solo allora si rese conto di una cosa.

''Bulma, cosa volevi dire quando prima hai detto a Vegeta di vedere se Trunks aveva fatto i bagagli? Dove sta andando?'' Bulma si bloccò, stava pasticciando con qualche ciocca disobbediente di capelli, e guardò Pan come se fosse la persona meno informata sulla terra.
''Trunks non te l' ha detto?'' Pan scosse la testa.
''Detto cosa?'' 
''Bè, il nuovo anno scolastico è appena iniziato...'' Bulma cercava un modo per trovare le parole adatte.
''Si...'' Pan insistette che continuasse. 
''E sta per andare al college.'' Pan tirò un sospiro di sollievo e si rilassò visibimente.
''Oh, è tutto qui?'' lasciò una risata di sollievo. ''E dove va?''
''All' università... di Princeton...'' Pan rise.
''No, Bulma, veramente, dove va.''
''Princeton.'' ripeté Bulma.
''Non può andare là. E' negli Stati Uniti. Dovrebbe alzarsi ore prima delle lezioni per volare fin lì ogni giorno. E' ridicolo.''

''Lo è proprio, Pan-chan.'' Sentì Trunks dirle dalle scale. Rabbrividì a quel nome e strinse i pugni. Non aveva più 4 anni, non era carino. ''E' per questo che non starò in Giappone.''
''Che...che c-cosa...ch-cosa vuoi d-dire?'' Balbettò per tirare fuori quelle parole. Lui rise come se non potesse dire che le stava spezzando il cuore. Rise come se lei avesse detto la cosa più divertente su questo pianeta.
''Mi sto trasferendo in America!'' Tirò fuori uno dei suoi famosi 'sorrisi di Trunks' e scese per le scale. Il cuore di le cadde tra le ginocchia. Aveva sentito giusto? Stava andando in America? Sicuramente non era serio. Non stava veramente facendo i bagagli e partendo così.
Perché no? In fondo aveva 18 anni adesso. Questo è quello che facevano i diciottenni. Andavano via in college. Stavano via, creavano la propria famiglia, iniziavano la loro vita. Si raddrizzò e cominciò a sbattere velocemente le palpebre come sentì l' umidità alla coda degli occhi. Non avrebbe pianto. Non davanti a lui. Questo mai. Specialmente dopo che sembrava così spensierato sul fatto che stava partendo.
Lui intanto aveva sceso le scale ed era arrivato di fronte a Pan. Le mise una mano sulla testa e le diede un sorriso rassicurante.
''Su con la vita, Panny. Non noterai nemmeno che me ne sono andato.'' Lei roteò gli occhi. Come poteva davvero pensare che non lo avrebbe notato? Era il suo migliore amico. Bra veniva subito insieme a lui. Lui era il suo... tutto. Aggrottò la fronte.
-Se fossi almeno due anni più grande mi prenderebbe sul serio. Non sarebbe così felice di lasciarmi così subito.-
Lasciò il pensiero scivolar via.
 -Non sono due anni più grande. Perciò non importa. Lui è felice di andarsene, non lasciargli capire che non sei felice di vederlo andare via.-
Esalò un respiro e spinse gentilmente via la mano dalla sua testa.

''Probabilmente hai ragione.'' Sorrise ma le ci volse uno sforzo enorme. ''Avrò Bra...quando torna a casa, per giocare con me.'' Fece apposta per sembrare giovane e immatura. Se voleva trattarla in quel modo allora lei così si sarebbe comportata. ''Abbi una vita felice, Trunks.'' Il suo sorriso si allargò e provò il meglio per far sembrare le parole sincere. Era disturbata dal sentire Bulma tirare su col naso dietro di lei.
''Oh, Trunks. Non crescere e non lasciarmi.'' Gemette Bulma. ''Non voglio dirti 'abbi una vita felice' e lasciarlo essere il nostro addio. Promettimi che tornerai a casa e verrai a farci visita ogni tanto.''
''Certo.'' Trunks camminò verso la madre e le diede un ultimo abbraccio. ''Lo sai che tornerò, mamma. Ma se non mi sbrigo perderò il volo e devo portare tutta questa roba con me e volare fin lì da solo. Ed è un lungo volo mamma.'' Le diede un colpetto affettuoso con la mano, un bacio e si avviò verso la porta. Lei stava singhiozzando incontrollabilmente.
''Aspetta, Trunks.'' Riuscì a dire tra le lacrime. ''Vegeta vorrebbe dirti addio anche lui, lasciami andare a prenderlo.''
''Mamma,'' la fermò Trunks. ''Gli hai già detto di venire a controllare se avevo finito di fare i bagagli. Non l' ha fatto e probabilmente avev le sue ragioni.''
''Hai ragione. E' andato nella Gravity Room. Tutto questo sta distruggendo anche lui.'' Tirò su con il naso. Pan roteò gli occhi. Di certo lo stava distruggendo.
''Bè, spero tu non sia stato così riservato con Bra come lo sei stato con me.'' Interuppe Pan. ''Altrimenti non ti perdonerà mai per partire senza neanche informarla.''
''Mi dispiace Pan-chan. Sono stato occupato.'' Le scompigliò i capelli. ''Bra lo sa, l' ho salutata prima che uscisse prima. Adesso devo proprio andare. Ti voglio bene mamma.'' Le diede un bacetto sulla guancia e uscì dalla porta. Entrambe, la singhiozzante Bulma e la furiosa Pan lo guardarono mentre volava via nell' aria. Quando fu fuori vista, Pan sentì la realtà di tutto questo colpirla. Il suo migliore amico se ne era andato. Probabilmente non sarebbe mai tornato, avrebbe incontrato qualche sgualdrina e avrebbe avuto bambini e una vita e non ci sarebbe stato più posto per lei lì. I singhiozzi di Bulma furono eliminati gradualmente come il suo mondo le crollò addosso. Si sentì diventare debole nelle ginocchia, ma sapeva di non poter crollare lì. Non lì, in piedi all' entrata con Bulma, preoccupandosi di un ragazzo che non avrebbe mai potuto avere come un cucciolo malato d' amore. No, sarebbe andata a casa...ora.
Scappò in aria e salutò Bulma ''Dì a Bra che sono passata.'' Urlò Pan con tutto l' autocontrollo che le era rimasto. Calde lacrime salate scendevano lungo il suo viso mentre il vento le asciugava. Fu così per tutto il tragitto fino a casa.



  
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