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Autore: Hokori    22/01/2008    16 recensioni
Dannazione.
Sconfitto da un nanerottolo biondo e una stupida influenza. Che onta per il grande Eroe di Ishbar, il più giovane Colonnello degli ultimi anni, l’uomo in assoluto più sexy di Central City…
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimers: i personaggi non appartengono me, ma a Hiromu Arakawa, che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è scritta a scopo di lucro.

Illness



Accostò silenziosamente la porta della sua stanza, tendendo l’orecchio, in quel momento fin troppo sensibile, ma non gli giunse nessun suono sospetto, e lui si avviò con cautela verso le scale, aggrappandosi prudentemente al corrimano e scendendole piano.

Un passo. Un gradino. Un altro passo.

Improvvisamente la scena davanti ai suoi occhi si scurì per un istante, e il poveretto si aggrappò al corrimano anche con l’altra mano per evitare di rotolare giù in seguito al piccolo mancamento, dando inconsciamente un basso, brevissimo lamento. Che, purtroppo per lui, non passò inascoltato.

Una testa bionda e arrabbiata fece infatti capolino dal fondo della scala.

- Ecco, lo sapevo! Eppure mi sembrava di averti detto di non muoverti dal letto per nessun motivo, brutto idiota! Che stai combinando? - Ed marciò verso di lui nel suo grembiule macchiato, brandendo un cucchiaio di legno che, tra le sue mani, acquisiva un aspetto letale.

- Sono stufo di stare a letto, e sto benissimo, chiaro? - gracchiò di rimando Roy con una voce così roca che non poté riconoscerla come sua, e che lo fece innervosire e arrabbiare. Insomma, era il suo corpo, quello! Un po’ di controllo, e che diamine! Peccato che il suo controllatissimo corpo avesse deciso di tradirlo definitivamente proprio in quel momento, regalandogli un attacco di tosse bruciante che portò Ed ad alzare sarcasticamente gli occhi in direzione del soffitto.

- Certo, stai benissimo. E sei sano come un pesce, vero? Ora che hai appurato che il tuo nuovo record di fuga è di ben tre gradini, puoi tornartene in camera tua! - gli ordinò acidamente il ragazzo, agitandogli sotto il naso l'arnese da cucina stretto nel pugno d’acciaio, come a sottolineare che, se non gli avesse obbedito, ce l’avrebbe riportato lui con la forza, a letto. Roy inarcò irritato un sopracciglio.

- Non puoi darmi ordini, marmocchio! Devi ancora rispetto ai tuoi superiori, e soprattutto ai più grandi di te! Se io voglio alzarmi, lo faccio, e tu non devi permetterti di opporti! - ribatté Roy con voce roca, staccandosi dal corrimano e incrociando le braccia per sovrastare orgogliosamente il fagiolino biondo, che si trovava parecchi gradini sotto di lui. Il quale sembrò non gradire tutte le arie che si dava quello stupido Colonnello.

- Bene. Benissimo.

Ed avanzò di qualche gradino, infilandosi il cucchiaio in una tasca del grembiule e scrocchiandosi le dita in modo sinistro. Roy lo fissò, preoccupato suo malgrado, finché il ragazzo non lo raggiunse e gli si fermò esattamente davanti.

- Allora vorrà dire che riparleremo di quello che posso o non posso permettermi di fare quando sarai guarito e quindi un po’ più lucido. Forse. Per adesso… - ghignò minacciosamente, poi, con una mossa fulminea e degna del rinomato Alchimista d’Acciaio, se lo caricò su una spalla, incurante del fatto che il Colonnello fosse di certo ben più ingombrante di lui.

- Ehi… ehi! Cosa credi di fare?! Ma come ti permetti?! Fammi scendere! Ed! ED!

Roy si dimenò debolmente sulla spalla metallica del suo compagno, mentre quello, del tutto indifferente alla sfuriata, saliva gli ultimi gradini della rampa e si dirigeva verso la loro camera, spalancandola con una pedata.
Dannazione.
Sconfitto da un nanerottolo biondo e una stupida influenza. Che onta per il grande Eroe di Ishbar, il più giovane Colonnello degli ultimi anni, l’uomo in assoluto più sexy di Central City…

- E dai, Edward. Per favore. Ed! Sto parlando con te, sai, stupido Fagiolino?!

Lo stupido Fagiolino in questione lo rovesciò con malagrazia sul letto a due piazze, mordendosi la lingua per evitare di rispondere al terribile insulto che gli era stato rivolto. Dopotutto, Roy era capriccioso, e quando era malato era tre volte capriccioso, e probabilmente, cercò di convincersi, non era del tutto consapevole di quello che diceva. Sì, era certamente così.

- Roy…- sospirò stancamente - Io adesso vado di sotto, prima che la cena ci si carbonizzi sul fuoco. È inutile ricordarti che questa è il tuo quarto tentativo di fuga andato a vuoto, e che se continui ad affaticarti puoi scordarti di tornare in piedi entro breve. Devo davvero farti da cane da guardia, o mi posso fidare?

Roy, sdraiato scompostamente sulle lenzuola sfatte così com’era stato lanciato sul letto, non rispose, imbronciato e offeso nella penombra della stanza. Ed sospirò di nuovo, si sedette accanto a lui sul letto e gli scostò delicatamente le ciocche more attaccate alla fronte sudata, per poggiarvi gentilmente le labbra.

- La temperatura non si è ancora abbassata - mormorò, staccando la bocca ed accostando la fronte alla sua.

Roy sbuffò, ancora arrabbiato, evitando di guardarlo negli occhi, ma Ed intravide segni di cedimento, sorrise dolcemente e lo baciò piano sulle labbra, appoggiandogli la mano sinistra sulla guancia pungente di barba non fatta.

- Non può essere così noioso, ti ho anche portato dei libri…

- Non sei stato con me per tutto il giorno - lo interruppe inaspettatamente la bassissima voce risentita dell’uomo più vecchio. Ed sgranò gli occhi.
Era questo il problema…?

- Ma non è vero! Abbiamo pranzato insieme, e sono stato con te dopo pranzo…

Roy si voltò verso di lui, guardandolo con aria di rimprovero con i suoi occhi neri e lucidi di febbre e l’espressione di un bambino a cui era appena stato negato un grosso, dovuto regalo, e Ed si sarebbe anche sciolto, se solo il suo uomo non avesse parlato.

- Ci sei stato pochissimo! Poi sei scappato via dicendo che dovevi lavare i piatti, sistemare la cucina, fare questo, fare quello…

- Aaah, ma sei davvero impossibile!

Ed si sollevò dal corpo caldo di Roy, scuotendo la testa e scendendo dal letto, mentre l’altro ricominciava a tossire.

Ecco, ben gli sta! Così impara a parlare troppo quando non deve, e soprattutto a vanvera!

Era normale, dopotutto: loro si occupavano insieme della casa dove vivevano, e, non potendo contare sull’aiuto di Roy, aveva dovuto trafficare molto di più tutto il giorno per fare tutto da solo. Ma non pensava che gliel’avrebbe rinfacciato!

- Non muoverti da questo letto, chiaro? - gli disse autoritario, per poi uscire dalla stanza a passo di marcia, borbottando qualcosa di indistinto che assomigliava pericolosamente a ‘gliela do io l’influenza’, ‘assolutamente capriccioso’, ‘come se io mi stessi divertendo’.

Roy lo guardò uscire con rimpianto, conscio del fatto che si stava comportando da bambino e che lo aveva fatto innervosire. Ma, accidenti, era un malato! E i malati si coccolano, e lui voleva la sua dose di coccole e compagnia che gli era stata negata. Forse perché gli uomini grandi e grossi come lui non avrebbero dovuto averne bisogno? ...Che terribile ingiustizia!

Si mosse faticosamente sul letto, infilandosi sotto le lenzuola e imponendosi di dormire, un po’ per ingannare la noia, un po’ per guarire più in fretta, in modo da poter smettere di essere un peso malato per il suo paziente - forse anche troppo, considerata la consueta indole irrequieta che lo caratterizzava - compagno.

Pochi minuti dopo, dei passi felpati lo riscossero, proprio mentre cominciava a prendere sonno.

- Roy. Ti sei addormentato?

- Ed? - gracchiò lui in risposta. L'altro sorrise, e Roy non poté evitare di pensare a quanto fosse bello, con addosso quel suo maglione nero, un po’ troppo grande, che prima era coperto dal grembiule da cucina.

- Mangeremo più tardi, per ora ho spento i fornelli. Dai, fammi posto.

Roy lo guardò con tanto d’occhi, mentre si faceva spazio sotto le lenzuola e gli si accostava.

- Pensavo ti fossi arrabbiato…- sussurrò, stanco.

- Oh, ma io sono arrabbiato. Sono furibondo! È per questo che ho deciso di controllare più da vicino che tu non te ne vada a spasso anziché stare buono buono a letto - gli rispose l’altro, sogghignando appena. Roy non disse nulla, stupefatto.

- E in ogni caso, armeggiare tutto il giorno tra i fornelli e la casa da seguire mi ha davvero stancato. Penso che dormire un po’ non mi possa fare male.

Roy sorrise, incredibilmente felice anche solo per quel piccolo gesto, e si avvicinò per abbracciare il giovane.

- Grazie - mormorò, indebolito dalla febbre, affondando la testa nell’incavo della sua spalla e lasciando che lo circondasse con le braccia un po’ corte.

Ed lo strinse gentilmente, sentendolo fin troppo caldo e sudato per non preoccuparsi almeno un po’. Gli baciò una tempia, rendendosi conto che si era già addormentato e intenerendosi all’evidente livello di coccolume del suo Colonnello, ammalato e in cerca di affetto.
Sorrise tra sé e si ritrovò a pensare, egoisticamente, che non gli dispiaceva questa nuova versione del ‘Roy malato’.
E lentamente, tra le braccia dell'uomo che amava, si addormentò a sua volta.


Fine

Due note per finire (ovvero, precisazioni noiose che interessano solo all'autrice^^)
Quando ho scritto questa oneshot, una persona mi ha rivelato di aver trovato Roy OOC.
Ora, io non la vedo affatto così, perché spesso, quando siamo malati, tendiamo - o almeno capita a me - a ricercare più attenzioni da parte degli altri (le "coccole", per esempio). E, non so perché, ma Roy in un comportamento del genere lo vedo tantissimo.
Tuttavia, se ritenete che sia irrimediabilmente OOC, ditemelo, che aggiungo l’avvertimento^_^.

Passo a rispondere ai commenti che mi avete lasciato per "Waking". Grazie, per aver speso del tempo per dire la vostra.

eLiSeTtA: sei il mio primissimo commento, lo sai? *_* XD Sono contenta che tu l’abbia apprezzata, addirittura nei preferiti, sono molto lusingata^^. Spero che questa ti sia piaciuta altrettanto!

chibimayu: sai già che l’hai interpretata proprio nel modo giusto, vero? Era quello che volevo trasmettere, una sensazione di quotidianità e allo stesso tempo di dolcezza calda. Anche la faccenda del bacio imperfetto andava intesa proprio così: in fondo, due persone che stanno insieme, per quanto possano volersi bene, avranno dei momenti di screzio, e in ogni caso la loro non è esattamente la relazione più normale che si possa immaginare: da qui la metafora del bacio, dato appena svegli da due innamorati ancora un po’ nel dormiveglia.
Ti rilassa leggerla? In tal caso puoi capirne tranquillamente la genesi, perché io stessa l’ho scritta in un momento in cui avevo bisogno di rilassarmi XD!
E sono supercontenta anche io, per questo mio arrivo. Contentacontentacontenta, non sai quanto *_*.

elyxyz: spero di essere stata all’altezza della prima >.<’, è una cosa piuttosto diversa, questa XD. Guarda, non dovrei dirlo, ma ho amato quel raggio, ti confesso che mi sarebbe piaciuto renderlo un “personaggio” ancora più centrale. Ma alla fine è uscita così^^.
Buttarmi, io ci ho provato, per l’insicurezza, si fa quel che si può XD. Sono molto contenta che ti sia piaciuta^__^!

MiLiKa: io venero il RoyEd *_*, e non posso che concordare con te: è cosa buona e giusta diffonderlo in questo mondo di EdWin e RoyAi, sì! Sono contenta che ti piaccia il mio stile, e in particolare per le descrizioni. In genere ho sempre la sensazione di risultare prolissa Y_Y, e quindi mi fai davvero felice^^! Spero ti sia piaciuta anche questa, wow, addirittura tra i preferiti? *_*

chamaedrys: ti dirò, si può dire che la fic fosse partita (in un modo un po’ contorto che non sto a precisare XD) proprio dal pensiero che basta poco, in fondo, per essere felici: anche solo lo svegliarsi la mattina, e trovarsi accanto la persona che si ama, e da cui si è amati, è una cosa sufficiente a regalare un iniziale, energetico morsetto di felicità, no? Grazie! (è una vita che nessuno mi dice “sei forte”, che bello^^)

Roy Mustang sei uno gnocco (e non posso che concordare con il nick XD): sono contenta che ti sia piaciuta, e che ti abbia trasmesso delle emozioni. Qualsiasi cosa io scriva, in primo luogo me ne trasmette tante, per questo motivo sono molto affezionata ad ogni mia storia, anche la più sgrammaticata o banale^^. E quindi mi realizza il sapere che ne trasmette anche agli altri!

Bad Girl: sì, sono adorabili insieme, questi due *_*. Per adesso, la vena creativa c’è XD, quindi per un po’ infesterò in modo assiduo questo fandom, poi si vedrà! Anche tu tra le preferite, che onore >///< ! Ti ringrazio tanto^^!

Setsuka: mi fa davvero piacere che tu mi abbia lasciato un commento anche se la fic non ti è piaciuta. So che non era una storia dalla trama molto elaborata (V///V), e per quanto riguarda la musicalità della fic... ci farò più caso^^. Mi piace e mi viene naturale usare termini un po’ strani, magari che stonino volutamente con l'atmosfera, ma non avevo mai pensato che suonassero così male. Ci lavorerò su, e intanto spero che questa ti sia piaciuta di più, almeno un po' (e sennò pazienza, smontami pure "Illness" se lo ritieni necessario XD). Grazie ancora per i consigli, davvero^_^! (ma la mia mail ti è arrivata?°_°)



Finito!
Grazie per aver letto, e grazie a chi si prenderà la briga di recensire (ricordo che sono più che benaccetti anche pareri negativi, se motivati^^). E se vi servo, non esitate a contattarmi XD!

Alla prossima^^!


  
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