NdCrystalRose: Questa storia non ha né capo né coda
(soprattutto coda), spero di non giocarmi la vostra stima da pseudo-scrittrice,
insomma siate clementi :D
FITNESS TIME!
Nightwish Tourbus, US Tour, on the road, ore 14.40
Anette venne svegliata da un rumore inizialmente strano ma
che catalogò subito come le bacchette di Jukka che venivano tamburellate sul
tavolo.
Si voltò verso il corridoio con uno sguardo inferocito.
Odiava essere svegliata così.
Scese dal suo letto, che era il secondo nella colonna delle
cuccette, con un balzo. E sfregandosi le mani sugli occhi si diresse
sbadigliando nel salottino del tourbus.
-Si può sapere perché fai tutto questo casino?- chiese.
-Mi annoio- rispose il batterista.
-Io dormivo però!-
Si guardò intorno. Anche gli altri tre maschietti sembravano
presi dalla noia.
Marco giocava con la copertina pieghevole del suo iPad, Emppu
guardava fuori dal finestrino e sbuffava di tanto in tanto. Persino Tuomas era
inquieto. Era seduto sul divanetto a scrivere qualcosa ma continuava a cambiare
posizione. Proprio lui che quando si siede rimane seduto composto come un bravo
bambino.
-Ma insomma che avete tutti?-
-Ci annoiamo- rispose Emppu piatto.
-Non farete mica così tutto il tour vero? Perché io cambio
autobus! Vado su quello della crew, almeno lì sì che si divertono!-
-Certo con Tero e Mape che bevono dalla mattina alla sera!-
disse il tastierista tagliente.
-Ma almeno non sono musoni come voi quattro ora-
Non ottenne risposta.
Tipico dei finlandesi.
Tipico di quei quattro.
Tipico.
“Cosa posso
fargli fare? Tra poco arriviamo a New York…Ma chi li regge con queste facce per
un’altra ora?”
Pensa che ti ripensa, Anette ebbe l’illuminazione.
-Ci sono!-
-Lo vediamo che ci sei- disse Marco piatto.
-So cosa farvi fare- affermò con finto tono solenne.
-E cioè?- chiese Emppu voltandosi verso di lei.
-Andate a mettervi delle tute e le scarpe da ginnastica-
-Perché?- chiesero insieme i quattro uomini.
-Vi faccio fare ginnastica!- disse con un sorriso a trentadue
denti.
-Ma se non ci stiamo!- disse Jukka.
-Tu non preoccuparti. Su andate!-
-Io sono vecchio- brontolò Marco.
-Ho un po’ di mal di schiena- si lagnò Emppu
-Non ne ho bisogno…- replicò Tuomas suscitando l’ilarità del
gruppo.
Lui alzò lo sguardo verso gli altri. Sguardo assassino.
-Tuom hai messo su qualche chiletto ultimamente…-lo riprese
Marco.
-Qualche?- sghignazzò Jukka ricevendo un cuscino in pieno
volto, lanciato dall’interessato.
-Basta fare i bambini. Forza andate a cambiarvi!- tuonò
Nettie.
-Uff- sbuffarono tutti mentre si dirigevano, a passo
trascinato, verso la zona notte del bus.
Nel mentre Anette andò a scambiare quattro chiacchiere con
l’autista del bus, il suo piano era solo all’inizio. Mandò anche un sms a Ewo
che era sull’altro pullman e lo informava del suo piano malefico.
I ragazzi, tornati alla zona giorno in versione sportiva,
notarono che Anette aveva chiuso il tavolo da pranzo così da avere un po’ più
di spazio.
Lei li squadrò un attimo prima di avvicinarsi allo stereo.
Ridicoli.
Emppu non aveva un paio di pantaloni della tuta puliti così
si era messo quelli di Jukka rossi. Il risultato era che ci puliva per terra.
Il batterista era l’unico che aveva la tuta coordinata blu, compresa la
bandana. Marco aveva un paio di pantaloni blu logori nell’orlo e una maglietta
bianca. Tuomas i pantaloni di una tuta nera Adidas che usava per dormire e una
canottiera rossa.
Tutti e quattro con i capelli legati con una coda. Emppu era
il più ridicolo.
Anette era già vestita sportiva, aveva intenzione di andare a
correre appena scesa dal pullman.
-Allora, in fila qui, forza!-
I quattro si allinearono lungo il corridoio del tourbus.
-Non è che possiamo tirare giù le tendine? Almeno non ci
vedono da fuori- si lagnò il batterista.
La cantante sbuffando lo accontentò e poi si mise in piedi
sui divanetti dove pranzavano.
-Che stai facendo?- chiese Marco con gli occhi sbarrati.
-Controllo che facciate gli esercizi!- detto questo accese lo
stereo con il telecomando.
Lo stereo sparò fuori dalle casse musica dance.
-Cosa diavolo è questa roba?- disse Marco sbarrando gli occhi
terrorizzato.
-Jesse J, Laserlight- rispose
An.
-Chi?- risposero in coro i quattro uomini.
La cantante sbuffò.
-Mi sto per sentire male…- disse con un’espressione
disgustata Jukka.
-Lady Gaga no?- chiese Tuomas.
Gli altri tre uomini lo si voltarono a osservarlo stupiti.
-Holopainen ti sei rincoglionito?- chiese Jukka.
-No!!!....Chiedevo!-
-Ah ma allora è il cd di Lady Gaga che tieni nascosto in
auto!!- esclamò il chitarrista.
-Tuomas!- lo ripresero gli altri due.
-Ehi! Bisogna aprire i propri orizzonti...e poi non è stato
questo grande acquisto. Non era un granché…-
Anette prese un respiro profondo ad occhi chiusi.
-La volete smettere?- poi sbuffò e puntò il telecomando di
nuovo verso lo stereo.
La musica cambiò.
-Katy Perry!- esclamò Emppu entusiasta.
Gli altri tre si voltarono a guardarlo.
-Poi sono io che ascolto Lady Gaga!-
-Bè vuoi mettere con Katy Perry?!- disse il chitarrista
avvicinandosi al tastierista.
-Fa delle canzoni orecchiabili, tutta invidia-
-Almeno Katy non sembra la brutta copia di Madonna!-
La distanza tra i due si stava riducendo.
-Madonna è Madonna!- s’intromise Marco.
-Che cosa?- disse Jukka –Meglio Donna Summer!-
-Ascolti Donna Summer?- chiesero gli altri tre.
-Embè? Meglio delle tre che avete nominato-
Anette si picchiò una mano sulla fronte. Si sedette sul
divanetto aspettando che la discussione fra uomini finisse.
Dopo 15 minuti erano allo stesso punto. Anzi il tono delle
voci era aumentato.
-Saranno bravi i Metallica!-
-I Metallica non si toccano!- disse Tuom.
-Tu hai offeso i Guns- replicò Jukka.
“E ora come ci erano arrivati ai Metallica?” si domandò Nettan.
-I migliori sono i Sabbath- dichiarò Marco.
-No, scusate io preferisco gli HIM- tornò alla carica Jukka.
-Che c’entrano? Allora sono meglio i Sonata- disse Tuomas.
-Ma quali Sonata, sono meglio i Tarot!- replicò Marco.
-No i Brother Firetribe sono i migliori- si fece sentire
Emppu, ferito nell’orgoglio.
-Che stai dicendo?- disse Tuomas.
-Seh sarà bella la tua di band!-
-I Nightwish sono i migliori. Li ascolto da tanto- si difese il
tastierista, incrociando le braccia al petto e voltando la testa con fare
superiore, come i bambini.
-Ma se hanno un chitarrista incapace!- disse Emppu.
-Sarai bravo te!- disse Jukka.
-Certo!-
Nettan sbuffò. Spense lo stereo ed esclamò: -Branco di deficienti!
Vi siete talmente persi nei vostri discorsi idioti che vi siete dimenticati una
cosa..-
-Cosa?- chiesero i quattro voltandosi.
-Che i Nightwish siamo noi!-
-Ah è vero!- e scoppiarono a ridere.
“Ohmmmmm…….Ma cosa ho fatto di male per meritarmi questi
quattro??”
-Siamo arrivati a Central Park, come aveva chiesto signora
Olzon!-
-Grazie Peter!-
-Ora si scende a correre visto che mi avete sabotato la
ginnastica. Tranquilli Ewo sa tutto. Forza scendere!-
I ragazzi rassegnati scesero dal bus.
-E comunque sono meglio gli ABBA!!- esclamò An, scendendo per
ultima dal tourbus.
I quattro alzarono gli occhi al cielo.
La donna si mise in testa al gruppo e fece partire la corsa.
Dopo neanche la prima curva del parco si voltò.
Correvano peggio di un gruppo di ragazzini delle medie.
Chi faceva finta di correre, chi si teneva un fianco dal
male.
-Mio Dio come siete conciati male!-
Si mise dietro a loro per controllarli meglio.
-Passoooo!! Hop, hop!- urlava loro.
I ragazzi non avevano abbastanza fiato per replicare.
Ad un certo punto passò accanto a loro un gruppetto di
ragazze che correvano.
I quattro uomini si bloccarono di colpo ad ammirare il lato b
delle fanciulle.
Nettan, che si era distratta ad osservare una famigliola
seduta su una panchina, non si accorse che il gruppo era fermo e andò a cozzare
contro la schiena di Jukka.
-Ahioo!- si lamentò il batterista.
-Perché diavolo vi siete fermati?!-
Non ottenne risposta.
Guardò nella loro stessa direzione e poi sospirò.
-Muoversi! Che di ragazzine in preda a crisi ormonali ne
avrete in quantità stasera!-
Loro la guardarono terrorizzati.
Se c’era una cosa che temevano quei 4 erano le fangirl.
Specialmente Tuomas.
-Allora?- chiese Anette.
-Forse mi conviene riprendere a correre regolarmente…almeno
posso scappare dalle fan!-
-Già non ci avevo pensato…-disse Marco.
Gli altri due annuirono. Ripresero a correre come se stessero
facendo la 100metri.
Anette ridacchiò.
-Finalmente sola- si disse.
Si avvicinò a un chioschetto e comprò un gelato.
Si sedette su una panchina e aspettò che i quattro non ne
potessero più di correre.
FINE.
Spazio autrice:
Lo so, vi starete chiedendo: “Quindi?” Quindi nulla, ve l’avevo
detto che non aveva una fine.
L’avevo scritta a settembre, non avevo più trovato la
voglia/coraggio di postarla. Un po’ perché è ridicola, non ha né capo né coda,
poi perché An non fa più parte della band ( T.T ).
Vabbè ditemi cosa ne pensate, se vi va!! :D
Comunque sì
sono ancora viva, tranquilli! E' che da fine Aprile sono stata sommersa
da esami e quant'altro. La musa va e viene. Nel frattempo ho speso un
po' di tempo come lettrice furtiva di storie su EFP (forse avrete
notato un po' di storie tra le preferite/ricordate/ seguite che ho
aggiunto)
Ps: intanto sto scrivendo una nuova long per il "condominio NW", ma siccome sarà
un’introspettiva mi devo documentare su un po’ di cose quindi verso settimana
prossima riprenderò a scriverla seriamente (colpa degli esami e di una laurea
che non mi posso perdere XD ).
Un bacio :)
Lalla.