Life
is unfair:
Happy
Endings are childish dreams;
Loneliness
Is our only spouse;
Death
is the only meaning…
Hai corso da sola nella notte buia, lasciandolo alle tue spalle.
Hai chiuso gli occhi cercando di ricordare il sapore delle sue labbra.
Hai cercato di ricreare il suo profilo nei tuoi sogni.
Ma non riesci a ricominciare da capo.
Gli hai fatto promettere che ti avrebbe ritrovata.
Gli hai promesso di non dimenticarlo.
Vi siete promessi l’amore.
Ma le promesse sono fatte per essere infrante.
<< Dove sei ora, Michael? >> Ti chiedi dopo 10 anni di interminabile silenzio.
<< Mi pensi ancora, Sara? >> Si chiede guardando la luna attraverso le tristi sbarre di una prigione.
<< Scappi ancora? >> Ti domandi guardando gli origami spiegazzati sulla mensola del salotto.
<< Sei sola ora? >> Si domanda, immaginando di poterti stringere ancora tra le braccia.
<< Mi cercherai? >> Quasi ti aspetti una risposta, mentre le lacrime scorrono nell’attesa.
<< Ti troverò. >> Risponde ad una domanda che 1000 volte ancora ti sei posta. Ma non puoi sentire la risposta quando le urla silenziose ti invadono l’anima.
Non esiste piano contro il dolore di un cuore infranto.
Non esiste maniera di evadere dall’amore che corrode l’animo.
Non esiste persona tanto cara al Mondo, da farti scordare quell’unica per cui saresti morta.
… Ed in fondo piano piano stai
morendo.
La morte è subdola, ha un tempo ed un modo per ognuno.
Non il più giusto, magari, ma che importa? Cosa puoi contro la morte?
Lei dirige la danza sfrenata, lei più decidere di far soffrire per mesi un malato prima di condurlo con sé, oppure di prendere la vita di una giovane ragazza in procinto di sposarsi.
Allo stesso modo, la vita, può dare tanto a chi non merita, e levare tutto alle persone che hanno lottato per ricevere qualcosa.
La vita punisce i malvagi, ma facendolo punisce anche i giusti.
La vita qualche volta punisce solo i giusti.
Ma entrambe, vita e morte, ridono osservando la povertà dell’animo umano.
Non puoi sfuggire a Moira*…
La notte chiudi gli occhi rannicchiata tra le coperte e pensi alla luce che un tempo splendeva nella tua vita. Cosa ti è rimasto di quel periodo?
Gli origami sulla mensola del salotto.
La notte, quando tenta di allontanare dalle orecchie le urla dei novellini brutalmente seviziati dai bruti del carcere, cosa ricorda?
Una scia di profumo ancora impressa nella memoria.
Michael, Sara, cosa rimane di quel tempo?
Gli anni non passano.
Non c’è Sona, non c’è
nessuno squallido appartamento.
C’è un parco in una
giornata di sole. C’è una bambina che sale sull’altalena.
Nei suoi occhi azzurri
si vede il mare caraibico, e nei suoi capelli
rossicci svolazzano i colori dell’autunno.
Si odono risa, una
donna con addosso un vestito bianco inforca un paio di
occhiali scuri.
<< Michael, attento alla bambina! >> Rimprovera un uomo
che parla al telefono.
<< Scusami, Jeremy, mia moglie mi sta
chiamando. Ti richiamo stasera. >> Si scusa imbarazzato chiudendo la
chiamata e avvicinandosi alla donna.
Le loro labbra si
sfiorano castamente, e la mano sinistra di lei, sul cui anulare brilla una fede
dorata, s’intreccia alla mano destra di lui.
<< Possibile che
pensi sempre al lavoro? >> Domanda sorridendo.
Com’è possibile
pensare al lavoro quando tua moglie ti osserva con
tanta dolcezza? La bacia nuovamente.
<< Scusa.
>> Replica lui chinando il capo.
<< Non sono
arrabbiata. >> Sorride lei, nei suoi occhi si legge
l’amore.
Michael, Sara, sarebbe potuta andare così?
Forse, ma sognare ora non ha alcun significato.
Ti risvegli con il sole che brilla sulle tue membra stanche. Una lacrima ti scende sul viso come ogni mattina. Ti alzi e ripensi alla tua vita, senza significato quando lui non c’è.
Si risveglia con le urla dei secondini, trattiene da 10 anni le lacrime. In prigione non puoi piangere. Se piangi sei una donnetta. La puttana di turno, per intenderci. E intanto si chiede quanto sei cambiata in questi 10 anni.
Sembrava così reale, la bambina che dondolava sull’altalena.
Sembrava così reale la pressione dell’anello sulle dita.
Sembrava così reale il calore del sole.
Ma tutto è finzione.
Nulla è reale.
There’s a place in the darkness
Where the lovers can find themselves
Dream just for tonight
Because the Sunset always come
And you’ll cry, like everytime
* Nella mitologia Greca Moira è
il Fato.