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Autore: Cara_Sconosciuta    23/01/2008    5 recensioni
Il colore dei suoi occhi è troppo, troppo difficile da rendere. Nemmeno un artista professionista ci riuscirebbe. Eppure mi sembra quasi di sentirla… lei che sorride e dice che è un disegno bellissimo, migliore della modella. Perché lei è così, lei trova tutto bello, tranne se stessa. E me, ovviamente.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryan Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nuova storiella, sempre nata da un’ispirazione di 3 minuti e mezzo fa…

Nuova storiella, sempre nata da un’ispirazione di 3 minuti e mezzo fa…. La canzone è “How do you talk to an angel?” di Bryan Adams. Il tutto si svolge prima di hsm2.

Niente di particolarmente profondo… per quello è in lavorazione una shot su “Twilight”.

Ah, se può interessare, sto lavorando a una long su hsm intitolata “The Phantom of the Stage”…. Chissà che ne uscirà……

Ora vi lascio alla lettura…

Commentino? *.*

Temperance

 

Come si parla ad un angelo?

 

I hear her voice in my mind

 

Il colore dei suoi occhi è troppo, troppo difficile da rendere.

Nemmeno un artista professionista ci riuscirebbe.

Eppure mi sembra quasi di sentirla… lei che sorride e dice che è un disegno bellissimo, migliore della modella.

Perché lei è così, lei trova tutto bello, tranne se stessa.

E me, ovviamente.

A dire il vero, non so se mi trovi bello o meno. In effetti, non so nemmeno se abbia una qualche opinione, su di me.

Sì, perché io sono qui che dipingo un suo ritratto senza nemmeno una foto davanti, talmente chiaro è il suo viso nella mia mente, mentre lei probabilmente nemmeno si ricorda che esisto.

 

I know her face by heart

 

Cioè, no, quello se lo ricorda…. Peccato che il me che vede lei è lontano anni luce dal vero Ryan Evans.  Il ragazzo che lei conosce, che tutti, a scuola, conoscono, è uno la cui massima aspirazione è farsi prendere a insulti da sua sorella.

Io non sono una persona speciale, non sono nemmeno una persona forte… sono quello della cui assenza non si accorge mai nessuno, una semplice appendice della temibile Regina di Ghiaccio.

Un oggetto di arredamento.

Lei invece… lei è fantastica…

Solo a pensarla, mi vengono i brividi e il mio cuore inizia a ballare meglio di quanto io abbia mai fatto.

Perché nei suoi occhi c’è tutto il mondo… ed è il mondo più bello che si possa desiderare.

 

Heaven and Earth are moving in my soul

 

Vorrei parlarle… anche solo un saluto mi basterebbe, però non so come fare.

Ogni parola mi sembra inadeguata e poi il sospetto che lei abbia capito ciò che provo è sempre presente.

Come posso iniziare un discorso se mi manca il fiato solo a guardarla negli occhi?

 

I don’t know where to start

 

D’altronde, non mi ero mai innamorato, prima.

Non così, per lo meno.

Voglio dire, tutti sanno della cotta che avevo per Gabriella ma questo è qualcosa di totalmente diverso, qualcosa che non so definire.

Insomma, amore è una parole grande da usare… troppo grande, quando si hanno solo diciotto anni e un’esperienza pari a zero.

Amare qualcuno vuol dire vivere per vederla sorridere, morire quando lei soffre, sentire la sua mancanza ogni volta che si è lontani da lei… tutte cose che io provo, effettivamente…

Non lo so.

La amo sul serio?

Forse.

Di certo i miei sentimenti sono forti.. così forti che a volte sembra vogliano fuggire dal mio petto per andare a rifugiarsi sul comodino della sua stanza, per poterla guardare anche mentre dorme.

Come si chiama quest’emozione?

 

Tell me tell me the word to define

The way I feel about someone so fine

 

Appoggio il pennello sulla scrivania e mi sdraio sul tappeto.

Come si parla a qualcuno come lei?

Come faccio a dirle che lei per me è la cosa più importante?

Come faccio a farle capire che esisto e che esisto per lei, per starle vicino?

Come si parla ad un angelo?

 

How do you talk to an angel?

 

Vorrei dirle che provo per lei un sentimento del quale non conosco il nome, ma che è di certo il più forte che possa esistere.

Vorrei stringerla forte tra le mie braccia quando le si legge in volto che si sente sola, che è triste, che qualcosa non va.

Vorrei ridere con lei, quando c’è qualcosa per cui essere felici e piangere con lei quando il mondo sembra non volerne sapere di andare per il verso giusto.

 

How do you hold her closet o where you are?

 

Vorrei esistere per lei.

Vorrei, vorrei, vorrei.

Posso volere quanto voglio, ma finchè non mi do una mossa, non posso fare altro che vederla camminare per i corridoi, sentire il suo braccio che sfiora il mio senza che lei nemmeno si accorga che ci sono anche io.

Finchè non riesco nemmeno a dirle ciao, lei non sarà mai mia al di fuori di quei meravigliosi sogni che popolano ogni mia notte.

Sogni così reali che mi sembra di poter sentire il suo profumo nell’aria.

Sogni crudeli che illudono le mie labbra con lo zucchero delle sue, per poi farmi svegliare al mattino con in bocca solo l’amaro della delusione.

Sogni, appunto.

Niente di più.

 

At night I dream that she’s in here

And I can feel her in the air

 

 

 

Mattina.

La scuola è piena, come sempre, ma per me esiste solo lei.

Ho deciso che oggi lo farò, oggi le parlerò.

Non posso più aspettare, o rischio di diventare patetico.

Non riesco nemmeno più a ballare… ed è colpa sua.

Anzi, no, è colpa mia, colpa del mio stupido cuore che si è messo in testa di poter amare lei, la creatura più incredibile che io abbia mai conosciuto.

Cuore, pretendi troppo!

È come voler acchiappare una cometa.

Non si può fare, ma questo non impedisce ai pazzi di tentare.

E io sono assolutamente, definitivamente e irrecuperabilmente pazzo.

 

How do you talk to an angel?

It’s like trying to catch a falling star

 

Eccola.

É lì, in fondo al corridoio e si avvicina a me.

Troppo velocemente, a dire il vero.

Non so che fare, è come se il mio cervello si fosse spento.

Tutto ciò che vedo sono i suoi occhi, resi ancora più grandi dalle lenti degli occhiali, e i suoi ricci scuri, che danzano sotto il cappello al ritmo dei suoi passi.

Scommetto che quando Shakespeare ha scritto che siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, era a una donna come lei che pensava.

E io cosa faccio ora?

 

How do you talk to an angel?

 

É qui, a pochi passi da me.

Sola, come sempre.

Sola con la sua musica, il suo tesoro, che stringe tra le braccia come fosse oro colato.

Sola e sorridente, perché lei è così e non potrebbe essere migliore.

Così lontana da me… ma così vicina, anche…

 

It’s like trying to catch a falling star

 

Lei è il mio angelo musicista.

Lei è la più piccola stella del mio cielo, eppure la più luminosa.

Lei è lei e lei è mia.

Perché anche io sono suo.

Perché, ora che la vedo, ora che è qui, anche i miei sentimenti hanno un nome e quel nome è amore.

Oggi catturerò la mia stella.

Beh, almeno ci proverò…

E ci riuscirò.

Non so come, ma ci riuscirò.

 

How do you talk to an angel?

 

Ciao, Kelsi” Sento uscire dale mie labbra, senza nemmeno capire come quelle parole abbiano fatto a raggiungere l’aria fuori dalla mia bocca.

Lei si volta.

Sembra stupita, ma sorride sempre.

“Ciao, Ryan.” Risponde.

E allora sorrido anche io.

Come un ebete, probabilmente, ma almeno faccio qualcosa.

“Abbiamo tutti e due matematica, ora. Andiamo insieme in classe?”

Sta parlando con me?

Ryan….tutto ok?”

Sì, sta decisamente parlando con me.

Cercando di non spiccare il volo, mi avvicino a lei e le prendo lo zaino.

“Certo.” Dico semplicemente.

Una sola parola, che però per me è una grande vittoria.

Ce l’ho fatta.

 

Ho parlato con il mio angelo.

 

   
 
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