I’M.NOT.THERE.
<3
Heatcliff. Un nome strano, energico, luminoso.
Come chi lo portava. Come Heath.
Tratto dall’unico romanzo di Emily Bronte, a quanto dicono. Si nascondeva dietro pseudonimo.
Scriveva d’amore e destabilizzanti passioni
nella brughiera del North Yorkshire.
Heatchliff. Amava Catherine. Orfano dalla pelle bruna. Veniva da Liverpool masticando insulti. Trovato morto nel suo letto.
Come te.
Libero, forse.
Libero.
Volevi fare tante cose, Heath. Dicevi che recitare era solo un passatempo. Dicevi che quando non ti avrebbe più divertito saresti scomparso. Immancabilmente parlavi di tua figlia Matilda con amore negli occhi.
Avevi soltanto 28 anni.
“Talentuoso e pronto alle sfide”, dicevano. Raccoglievi l’eredità di pezzi grossi. Genuina modestia sul tuo franco sorriso da ragazzo di campagna. Occhi di sole d’agosto, che scotta violento la sabbia dorata e vi riflette vanesio la sua aurea di luce.
Ilare smorfia sul tuo splendido viso asserivi.
“Ho imparato ad aspettare il mio turno”.
Heath Andrew Ledger.
Nato a Perth nel 1979. Allettante promessa nel mondo del cinema.
Astro nascente di belle speranze diventerà certamente famoso abbiate fiducia.
Morto.
Nessuno può credere.
Morto. Nel tuo appartamento di Soho.
Addio. Addio all’irriverente Dan, al seduttore Casanova, all’ombroso Ennis del Mar.
Tu recitavi con l’anima. Non avevi paura di rischiare. Volevi soltanto crescere. Volevi soltanto essere un buon padre.
Ancora non credo. Mi si è stretto il
cuore, quando lo ho saputo.
Sospiro intriso di pianto. Chissà quanti sono i vuoti che hai lasciato. Il mondo scosso da improvvisa tragedia. Sei svanito.
La tua splendida, alta figura celata da metri di opacizzante traslucido nero. Rapide sconvolgenti immagini si susseguono impietose sullo schermo televisivo. Perché sei scomparso?
La tua fine è un mistero. Danno la colpa ai sonniferi. Ipotesi di suicidio.
“Non l’avrebbe mai fatto. Morte
accidentale”.
Tu amavi la vita.
La tua famiglia ora ha il vuoto negli occhi.
Heath. Tu non ci sei.
Non sei più qui.
Non sorridi più scanzonato ed ironico mentre qualche giornalista che detesti ti pone le solite domande rituali e ti sforzi proverbiale di far buon viso a cattivo gioco. Riposi in pace, forse.
Ti porteranno in molti dei fiori domandandosi sconvolti il perché.
Quale mai potrebbe essere la causa scatenante d’una tragedia improvvisa quanto ingiusta?
Troppo facile puntare il dito contro di te. Troppo facile imputarti gesti inconsulti senza sapere come realmente fosse la tua vita.
Se idilliaco o infernale teatro di studiate finzioni.
Noi siamo qui, Heath. A porci continue domande.
Senza di te.
Il tuo unico rimpianto, forse per la piccola Matilda che con tanto affetto abbracciavi. Con rimpianto penserai di non poterla crescere.
Ma mentre qui, inconsistente illusione materiale che hai drammaticamente lasciato, confusioni e paranoie dilagano, tu, ne sono sicura, fulgido miracolo dai ricci baciati di sole, di noi così spiazzati bellamente ridi.
Scuotendo il capo e guardandoci con interesse, forse. Da lassù.
Pensando che la vita è come la morte e che fa parte di essa lasciarsi svanire. Lo dicesti, no? Nella tua ultima intervista.
“Mi sento bene
pensando alla morte perché mi sento vivo attraverso di essa”. Belle
parole.
Audaci
dichiarazioni. Indice di coraggio. Manifestazione della forza interiore che in
tutto il suo splendore si palesava attraverso i tuoi intensi occhi
d’autunno.
Tu eri una
persona forte.
Resterai vivo,
Heath.
Sempre nei nostri
ricordi.
Negli occhi di
tua figlia, tra le braccia di tua moglie, sulle labbra di amici e colleghi che
ancora infinite parole di cordoglio ed ammirazione spenderanno ricordando il
tutto della tua quieta ed incisiva presenza.
Nel cuore di
ognuno dei tuoi fans.
E quando il
dolore della tua scomparsa sarà sul punto di sopraffarci, il ricordo volerà al
tuo gaio e luminoso sorriso, alla tua voglia di affrontare la vita in tutta la
sua pienezza, alle tue parole piene di fiducia nel
domani.
Forse non è del
tutto vero, sai?
Sei ancora qui.
In tutti noi c’è un pezzetto di te.
In tutti noi per
i quali resterai sempre l’eterno ragazzo dall’inossidabile buon cuore, che in
sella al suo destriero sogna ambizioso di divenire il più nobile dei
cavalieri.
E per chi ti ama,
è poco ma sicuro.
Ce l’hai fatta.
..Ora e per
sempre...
Lui era il mio
attore preferito. Sigh.