Distesa nel buio, Hanna ascolta rabbrividendo ogni scricchiolìo e ogni soffio di vento con la sensazione che le annunci la sua presenza: Caleb che si muove sul divano della cantina facendo cigolare le molle, Caleb che entra in cucina per mangiare qualcosa, Caleb che apre il rubinetto del bagno. Ogni fruscio le parla di lui e le sussurra il suo nome e Hanna ascolta silenziosamente, spasmodicamente, ansiosamente, gli occhi fissi sulla porta, come se si aspettasse di sentirlo salire le scale, percorrere il corridoio ed entrare piano nella sua camera.