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Autore: Sickophilia    15/07/2013    5 recensioni
Ma chi vorrebbe una mela marcia?
Chi salverebbe uno scarafaggio da una morte vicina?
Chi sceglierebbe un brutto anatroccolo anziché una bella principessa.
Nessuno.
E nessuno l'ha mai salvata dalla sua pazzia lasciandola sprofondare nell'abisso, fino al punto di non ritorno.
(One-shot nonsense scritta per sfogarmi sulle note di ''Brain Damage'' dei Pink Floyd)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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BRAIN DAMAGE



''There's someone in my head but it's no me.''



Lei non era una bella persona, anzi si era sempre considerata brutta dentro e fuori. Dentro si sentiva proprio marcia, talmente marcia da farsi venire da vomitare. Però non aveva l'ipocrisia di nascondere tutto ciò dentro un bel corpo. E' l'unica sincerità che si è mai permessa.
Tante volte aveva cercato di essere come gli altri, di ridere scherzare e di non pensare a niente:non ce l'ha mai fatta. E' più forte di lei, odia parlare di cose inutili che, saperle o no non fa differenza.
Perchè si cerca sempre di riempire il silenzio con discorsi tanto articolati quanto senza senso e ipocriti?
-Ma che ne puoi sapere tu, sei stupida, non parli mai!-così le rispondono spesso. E allora lei ha imparato a non fare più domande perchè stupida forse lo era davvero e lo sentiva dentro anche lei quando capiva le frasi in ritardo. Inizialmente si giustificava dicendo che era perché pensava troppo e non stava attenta alle sciocchezze dette dagli  altri, ma ormai ha capito che lei è solo stupida.
Odia ascoltare la gente parlare, odia sentire segreti, paure e emozioni degli altri, ma sta in silenzio quindi sembra che ascolti. Poi alla fine magari dice una frase di consolazione sentita in qualche film ed ecco qua: le ''amiche'' dicono che è la migliore ascoltatrice del mondo.
Ma lei non le considera amiche, non gliene importa niente di loro, per lei nessuno ha importanza perché tutti sono inutili. Tutte le loro stupide paure aumentano la confusione nella sua testa e lei vorrebbe gridare per farle stare zitte, ma non può perché è stupida e non dice mai cose intelligenti.
Odia gli anziani perché a loro tutto è dovuto e non  devono fare niente in cambio. La mattina sull'autobus per andare a scuola i vecchi spingono per entrare e sgridano i giovani perché sono maleducati. Lei spesso è in ritardo alle lezioni perché non riesce a salire sul mezzo di trasporto.
Ha provato a dire a sua madre il motivo dei ritardi ma lei risponde sempre: -Ma sei stupida? Spingili anche tu e sali!
Odia che qualcuno le parli appena svegliata perché interrompono quel bel silenzio in cui è stata immersa tutta la notte. Non capisce chi le parla di  prima mattina e lei pensava che fosse una cosa normale, ma poi ha capito che succede perché è stupida.
Odia le ochette della propria scuola che parlano solo di vestiti e ragazzi. Ogni giorno dicono sempre le solite due cazzate messe in croce e strillano come pazze, anzi come oche perché i pazzi sono molto intelligenti e molto profondi rispetto a loro. Ogni volta loro la prendono in giro dicendo che lei non ha mai avuto un ragazzo. Ovvio che non ha un ragazzo. Chi starebbe mai con una stupida?
Lei però non vuole neanche un ragazzo perché sono tutti uguali e lei adora la sua libertà: sia in senso fisico sia di pensiero.
La sua libertà è l'unica cosa che ama al mondo, l'unica cosa per cui riuscirebbe ad uscire dal suo stato di continua apatia e per cui si batterebbe. La sua apatia però è solo apparente, solo in superficie perché in realtà nel profondo ha sempre covato un sentimento d'odio per tutti.
E' sempre stata quella strana lei; non sorrideva mai, e quando lo faceva era di fronte ad un uccellino ferito che lei torturava con un bastoncino per farlo morire più dolorosamente. Era sadica, ma lo nascondeva bene, perché non voleva che qualcuno le facesse del male per questo. Il suo motto era ''Fai agli altri  quel che non vuoi che sia fatto a te'' e lo rispettava ciecamente.
Stava sempre in casa a leggere, adorava solo i poeti maledetti perché anche lei era maledetta, l'ha sempre pensato se no non si spiegherebbe il suo comportamento, troppo strano per essere frutto della natura. La sua stessa nascita pensava fosse una maledizione perché non si spiegava il come si fosse creato un bambino simile dal frutto di una amore fra due  persone. Non aveva senso.
Come la sua vita.
Se solo le persone l'avessero osservata meglio e se avessero tentato un minimo di capirla, avrebbero compreso che il suo carattere fosse conseguenza di mancanza d'amore. Nessuno l'aveva mai amata, nemmeno i suoi genitori. Ma chi vorrebbe una mela marcia?
Chi salverebbe uno scarafaggio da una morte vicina?
Chi sceglierebbe un brutto anatroccolo anziché una bella principessa?
Nessuno.
E nessuno l'ha mai salvata dalla sua pazzia lasciandola sprofondare nell'abisso, fino al punto di non ritorno.
Ora è grande.
Non esce mai di casa.
Nessuno la conosce.
Sta morendo di fame.
Nessuno verrà a salvarla.
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Ciao a tutti!
Non ho niente da dire. Spero che vi piaccia.
Cliccando sul titolo verrete portati alla canzone di riferimento.
Grazie,
Ale


 
  
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