Chi era Axel? Axel era un biondo accattivante dai tratti caucasici e volgari, con gli zigomi e la mascella per pronunciati e due occhi color nocciola vivaci e sempre attenti alle cose e alle persone che aveva intorno. Aveva dei capelli biondo scuro che fungevano da cornice perfetta a quello splendido quadro che era il suo viso. Le spalle larghe evidenziavano la sua predisposizione al nuoto, così come il fisico scolpito e i pettorali che risaltavano quando si metteva delle magliette aderenti. Insomma, Axel era una specie di dio, un dio che non prendeva neanche in considerazione il fatto che, tra i suoi seguaci, ci fosse un sedicenne scarno e timido quale era Shaine.

Axel era al quarto anno e aveva 19 anni. Forse era stato bocciato. Ma poco importava. La sua virilità e la sua tendenza a guardare le ragazze ,erano talmente evidenti che Shaine si sentiva a disagio a fissarlo per più di cinque secondi. E poi, anche se fosse stato gay, non sarebbe mai andato dietro ad uno che aveva tre anni in meno di lui e che era... come era Shaine. Lui avrebbe potuto avere tutti i maschi che voleva. E Shaine lo sapeva anche fin troppo bene. Sarebbe stato magnifico anche solo sapere, che Axel era gay, ma non poteva esserlo.

Shaine lo guardava attentamente parlare con i suoi amici all' intervallo o allenarsi nella palestra della scuola, quando accompagnava Caterina agli allenamenti di ginnastica, prima di ritornare a casa, e non riusciva proprio ad immaginarselo a darsi da fare con un altro maschietto. Al contrario, se lo immaginava intento a farsi una ragazza, magari una che faceva ginnastica con Caterina, nel cervello gli apparivano immagini e scene fin troppo nitide, che allo stesso momento lo disgustavano ed attraevano.

Lo attraeva l' idea di vedere, anche soltanto con l'immaginazione, il suo corpo nudo, con una visuale che prima si concentrava sul viso, sulle pupille dilatate e sul sudore che gli scendeva sulla fronte, poi sui pettorali e sugli addominali, per scendere sulla parte sottostante gli addominali, la parte della zona pelvica e coccigea.

Sì, lo eccitava. Shaine si sentiva eccitato da quel ragazzo su cui si sentivano storielle di avventure con due o tre ragazze, con Vanessa, la ragazza più bella ( almeno così la definivano ) e più popolare della scuola, con le due gemelle Genesio, ma mai con un altro nuotatore bello e volgare quanto lui. E questo gli faceva male. Ma, d' altronde, cosa poteva fare? C'è chi appartiene ad una sponda e chi ad un' altra, mio caro Shaine – si diceva quando lo guardava – e lui non appartiene alla tua. Non sta neanche nel mezzo fra le due sponde. Non è colpa sua, e neanche tua.

Shaine non conosceva Axel di carattere, si sentiva attratto solo fisicamente da lui, ma avrebbe voluto tanto parlarci o passarci un po' di tempo insieme. Quando lo vedeva sorridere , sentiva il cuore battergli forte dentro al petto e, come se non bastasse, gli prendevano i crampi allo stomaco. Era amore? Shaine non sapeva rispondersi. Era una delle poche domande che lo mandavano in tilt, che gli incasinavano il cervello e che lo facevano stare male.

Shaine. Shaine, innamorato. No, non era possibile.

Quel ragazzo all'apparenza così fragile , era capace di provare un sentimento così forte? Neanche a pensarci.

Il suo corpo sarebbe potuto esplodere in mille frammenti, quando i battiti del cuore acceleravano e le farfalle che aveva nello stomaco sbattevano le ali a più non posso.