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Autore: edwardsbeer    19/07/2013    1 recensioni
Amanda era una ragazza a cui piaceva studiare ma anche divertirsi, non era la classica secchiona. Aveva molti amici ma non frequentava ragazzi, non la trovavano attraente, soltanto perché usava vestiti larghi che non mettevano in risalto le sue figure. Non voleva sentirsi osservata.
Stava attraversando un brutto periodo, aveva iniziato ad usare il fumo come anti-stress e l’alcool per scordare i problemi. Credeva che potesse funzionare, ma non aveva pensato che la sua vita sarebbe potuta peggiorare.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hold On
chapter one



 

La ragazza dopo aver preso un caffè allo Starbucks si diresse, come ogni giorno, alla fermata dello scuolabus. Finì il suo caffè, entrò nella vettura gialla e si mise seduta a leggere il suo amatissimo libro. Sedeva sempre nella penultima fila, era quella presa meno d’occhio.
Le sue mattinate non erano particolarmente emozionanti, faceva sempre le stesse cose. Amanda era una ragazza a cui piaceva studiare ma anche divertirsi, non era la classica secchiona. Aveva molti amici ma non frequentava ragazzi, non la trovavano attraente, soltanto perché usava vestiti larghi che non mettevano in risalto le sue figure. Non voleva sentirsi osservata.
Stava attraversando un brutto periodo, aveva iniziato ad usare il fumo come anti-stress e l’alcool per scordare i problemi. Credeva che potesse funzionare, ma non aveva pensato che la sua vita sarebbe potuta peggiorare.

***


Quando arrivò a scuola, la Thomas Mills High School, chiuse il libro e scese dal bus. Si diresse verso il suo armadietto, posò lo zaino e prese il libro ed il quaderno di Biologia.
Quel giorno era particolarmente nervosa per il test di matematica, non adorava quella materia e non era neanche molto brava, così decise di andare nella caffetteria della scuola a prendere un altro caffè. Si sedette ad un tavolo e cercò di tranquillizzarsi.
-Tranquilla, il test è dopo il pranzo. Hai tempo per ripassare- Pensò tra sé e sé.
Mentre sorseggiava il suo caffè pensava a tutto ciò che le sarebbe potuto capitare, non riusciva a stare seduta così decise di “sgranchirsi” le gambe ed andò in classe. Buttò il bicchiere nel secchio e si mise al suo posto.
Non riusciva a concentrarsi, pensava soltanto che non sarebbe stata in grado di fare quel dannatissimo compito.

***

Era appena suonata la campanella della pausa pranzo, Amanda sgusciò via dall’aula velocemente, si diresse al suo armadietto e prese il libro di matematica per poi andare al bar della scuola. Non aveva fame così prese soltanto un altro caffè, ne stava bevendo troppo e ne era consapevole. Dopo aver pagato si diresse nel cortile per “studiare” un po’. Sapeva che non ci sarebbe mai riuscita ma volle tentare, almeno. Cercò un posto leggermente isolato per poter stare tranquilla.
Bevve un sorso di caffè e aprì il libro, iniziò a leggere ma qualcosa disturbò la sua attenzione o meglio qualcuno. Un gruppo di ragazzi si mise a giocare a calcio davanti a lei.
Cercava di provare a concentrarsi, ma non ci riusciva. Sapere che non era sola non la tranquillizzava così decise di ascoltare un po’ di musica. Accese il suo iPod e dalla riproduzione casuale uscì “off to the races” di Lana Del Rey. Amava quella cantante, riusciva a riconoscersi nelle sue canzoni, la sua musica era malinconica ma ad Amanda non importava. Finì la canzone ma si rese conto che non la aiutava molto così tirò fuori dalla borsa il tabacco e tutto l’occorrente per fare i drum.
Prese la sigaretta, la accese e la portò alla bocca. Inspirò. Sentì quel pizzicore alla gola che tanto amava, stava cercando di smettere ma ormai ne era dipendente.
Appena finì la sigaretta, la spense e continuò a bere il suo caffè, ormai freddo. Finalmente stava riuscendo a rilassarsi, ma non durò molto.
Una pallonata la colpì sul petto facendole rovesciare a dosso il caffè rimasto. Tutti i ragazzi si misero a ridere, tranne uno che si avvicinò ad Amanda.

“scusa” si sedette per terra accanto a lei “non ti avevo visto” aggiunse.
“tranquillo, nessuno si accorge mai di me” Si alzò e guardò la maglietta. –cazzo, ora come faccio- pensò tra sé-.
“No, sul serio mi dispiace di averti macchiato la maglia e fatto male”.
“sì, sì dicono tutti così” si alzò per andare verso il bagno.

Il ragazzo era dispiaciuto veramente, a differenza degli altri lui non era il solito spaccone. Si sentiva in colpa per quello che era successo e sapeva anche che la colpa non era la sua ma voleva andarsi a scusare.
La ragazza era in bagno a contemplare quell’orrore sulla sua maglia, bianca. Decise di uscire dal bagno e mettere il giacchetto sopra anche se aveva caldo.
Raggiunse il suo armadietto e prese le ultime cose per poi andare in classe, quando qualcuno le toccò la spalla.



Wee.

Che dire, ho scritto questa FF di getto
so che per ora non dice molto ma spero vi piaccia.
Se volete farmi sapere cosa ne pensate,
mi farebbe piacere.
Quindi alla prossima spero,
a meno che non vi piace ed elimino la storia.
  
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