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Autore: OpheliasCrown    19/07/2013    1 recensioni
- Se prendessi quella decisione, tu cosa faresti?
Love lo aveva guardato spalancando gli occhi, fissando poi a terra alzando le spalle.
- Ti seguirei, probabilmente.
E allora Death lo aveva toccato, desiderando sfiorare quel candore che tanto lo attraeva.
- Ti odio per costringermi a non saltare.
Leggera fu la lacrima che si depositò sulla guancia di Love quando la sua mano afferrò quella di Death, avvertendola fredda e nervosa.
- Amami perché ci stiamo sobbarcando il medesimo peso.
Death non disse più nulla, il cielo continuava ad essere soffocante.
[550 parole.]
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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When Love and Death embrace.












Un capolinea di una stazione ferroviaria.
Love attendeva seduto composto, la lunga sciarpa bianca gli copriva parzialmente il volto, ed un crisantemo vibrava leggero tra le sue dita.
Non sapeva da quanto stava aspettando, ma non se ne curava. Il tempo era superfluo, privo di significato.
Love era a conoscenza che ci sarebbero stati milioni di modi per impiegarlo, eppure per nessun motivo si sarebbe alzato da lì.
Perché Death sarebbe arrivato, ne era certo. Non importava che nessun altro, tranne lui, ci credeva.
Tutti deridevano Death, il suo modo di porsi, di parlare e perfino di guardare con malcelata sufficienza quelli che lo circondavano.
Tranne Love.
Lui era un'eccezione, nel mondo cupo e soffocante di Death, che non aveva conosciuto altro che la morte e la malattia.

- Voglio sparire, annullarmi. Si dovrebbe poter scegliere se venire o meno al mondo.
- Già, eppure si può sempre decidere di andarsene spontaneamente.
Profondo, triste Love. L'unico che, forse, lo aveva capito.
Perché tutti ci portiamo dentro una sofferenza da poter dividere perfettamente a metà, una volta trovata la parte mancante.
Ed è raro, eccome se lo è.
Ma è la fortuna più immensa, la più incomparabile. Cos'è il resto in confronto a tutto ciò?
Esiste davvero qualcosa che valga più del trovare l'anima gemella?
Non quella tanto decantata da poeti e scrittori, dal significato melenso e falsamente eterno.
Quella reale, che appena la guardi sai che è tua.
Perché è la medesima sensazione che si prova quando ci si specchia, riconoscendosi in qualcuno che non puoi toccare, ma a cui sai di essere irrimediabilmente, tragicamente legato.
Si può condividere tutto, con quell'anima. Dalla gioia al dolore, e non occorrono parole per capirsi.
Per questo Death non voleva ferire Love, per nessuna ragione al mondo.
Erano talmente simili da far male, ma al contempo anche incredibilmente diversi.
Death non aveva mai trovato, né avrebbe mai pensato potesse esistere, un essere così pieno di purezza.
Perfetta coesistenza di bianco e nero, mentre lui, di bianco, ne possedeva ben poco.
- Se prendessi quella decisione, tu cosa faresti?
Love lo aveva guardato spalancando gli occhi, fissando poi a terra alzando le spalle.
- Ti seguirei, probabilmente.
E allora Death lo aveva toccato, desiderando sfiorare quel candore che tanto lo attraeva.
- Ti odio per costringermi a non saltare.
Leggera fu la lacrima che si depositò sulla guancia di Love quando la sua mano afferrò quella di Death, avvertendola fredda e nervosa.
- Amami perché ci stiamo sobbarcando il medesimo peso.
Death non disse più nulla, il cielo continuava ad essere soffocante.

Un capolinea di una stazione ferroviaria.
Love attendeva da ore avvolto nella sua lunga sciarpa bianca.
Il crisantemo continuava a vibrare, i petali erano drasticamente diminuiti.
Le mani arrossate continuavano a stringere il gambo con forza.
- Death verrà.
Un passante solitario scosse appena la testa, gli occhi di Love si stavano facendo pesanti.
In quegli innumerabili minuti di dormiveglia sognò Death, la neve e unghie spezzate che scavavano dentro di essa.
Una figura avvolta in abiti scuri gli si avvicinò con lentezza, Love immaginò che gli avrebbe teso la mano, invece lo guardò solamente, ed il crisantemo scivolò dalle sue dita cadendo a terra.
Nemmeno provò a riprenderlo, si alzò seguendo il Nero, seguendo Death.
Camminarono l'uno di fianco all'altro sui binari, non si avvertiva il minimo rumore.



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Stavo ascoltando l'omonima canzone degli Him ed è venuto fuori ciò, nemmeno io so bene come. °_°
Forse non ha molto senso, difatti inizialmente neppure sapevo in quale sezione collocarla.
Dopo un tempo infinito sono riuscita a scrivere qualcosa di getto, per me significa molto, anche se il risultato è soltanto questo. X°D
  
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